Responsabile l’hosting provider passivo che non rimuove i contenuti illeciti

Nell’ambito dei servizi della società dell’informazione, la responsabilità del cd. caching, prevista dall’art. 15 del d.lgs. n. 70/2003, sussiste in capo al prestatore dei servizi che non abbia provveduto alla immediata rimozione dei contenuti illeciti, pur essendogli ciò stato intimato dall’ordine proveniente da un’autorità amministrativa o giurisdizionale.

(Cassazione Civile, 19 marzo 2019, n. 7709)