Trasfusione con sangue infetto: la mancata tracciabilità della sacca inchioda l’ospedale
È legittima la richiesta di risarcimento danni avanzata nei confronti della struttura sanitaria dalla persona che, a seguito di una trasfusione, ha contratto l’epatite B, qualora sia impossibile tracciare la sacca di sangue trasfusa. La mancata annotazione nella cartella clinica del referto di accompagnamento del centro emo-trasfusionale comporta una irregolarità nella tenuta della cartella stessa, cui può ricollegarsi l’affermazione di responsabilità della struttura.
(Cassazione Civile, ordinanza 17 gennaio 2020, n. 852)