Responsabilità per omessa vigilanza dell’Ente Pubblico
La responsabilità per i danni cagionati da cose in custodia prescinde dall’accertamento del carattere colposo dell’attività o dal comportamento del custode e ha natura oggettiva, necessitando per la sua configurabilità, del mero rapporto eziologico tra cosa ed evento. La Pubblica Amministrazione, per liberarsi dall’obbligo risarcitorio, deve provare l’esistenza di un fattore idoneo ad interrompere il nesso causale; inoltre, per ottenere l’esonero dalla responsabilità, il custode deve provare che il fatto abbia i requisiti dell’autonomia, dell’eccezionalità, dell’imprevedibilità e dell’inevitabilità e che sia, quindi, idoneo a produrre l’evento, escludendo fattori causali concorrenti.
(Tribunale di Napoli, 22 luglio 2021, n. 6775)