Assegno divorzile: il giudice deve valutare la storia coniugale ed effettuare prognosi futura

L’assegno divorzile, in ragione delle finalità assistenziali, perequativa e compensativa, deve garantire all’ex coniuge istante un livello reddituale adeguato al contributo dal medesimo fornito, attraverso la complessiva ponderazione dell’intera storia coniugale e della prognosi futura, tenendo conto finanche delle eventuali attribuzioni, ovvero degli introiti che abbiano compensato il sacrificio delle aspettative professionali dell’istante, quindi realizzato l’esigenza perequativa.

(Cassazione Civile, ordinanza, 25 gennaio 2022, n. 2140)