Tardiva diagnosi oncologica e danno da perdita di chance

In tema di responsabilità medica, la tardiva diagnosi di una recidiva oncologica dà luogo ad un danno da perdita di chance autonomamente risarcibile. In particolare, la chance è intesa sia come possibilità di una vita migliore, che come possibilità di sopravvivere più a lungo rispetto a quanto effettivamente vissuto. Le possibilità di sopravvivenza, calcolate secondo criteri statistici e in misura percentuale, assumono rilievo ai fini della liquidazione in via equitativa del danno.

Non era stato consigliato o indicato al paziente alcun controllo da eseguire dopo l’intervento, che se fosse stato invece effettuato avrebbe permesso di scoprire la recidiva in un momento anteriore rispetto a quello in cui venne in effetti rilevata, consentendo così la somministrazione tempestiva della chemioterapia (che avrebbe ritardato la morte di uno o due anni).

(Tribunale di Milano, sentenza 4 settembre 2017, n. 8940)