Il mero divario reddituale non giustifica il versamento dell’assegno di divorzio

In tema di assegno divorzile il divario reddituale con il marito, facoltoso professionista, non giustifica il riconoscimento dell’esborso al fine di far mantenere alla moglie (occupata stabilmente) il pregresso tenore di vita in quanto quest’ultimo parametro non è più utilizzabile (l’assegno di divorzio non può divenire quasi un prelievo forzoso delle risorse dell’uno come se si trattasse di un vitalizio per l’altro coniuge, anche laddove non ci siano concrete esigenze economiche).

(Cassazione Civile, ordinanza 7 ottobre 2019, n. 24934)