Se la domanda di servitù non è trascritta, la sentenza non è opponibile all’acquirente del fondo servente

Nel caso in cui colui che agisce per l'accertamento o la tutela di un proprio diritto di servitù prediale che assume violato, non trascriva la relativa domanda giudiziale, la sentenza che definisce tale giudizio non è opponibile, a norma del combinato disposto degli artt. 111, quarto comma, c.p.c. e 2653, n. 1, c.c., a chi acquista il fondo servente nel corso del processo ed abbia trascritto il suo titolo, senza che possa rilevare che a suo tempo sia stato regolarmente trascritto l'atto costitutivo della servitù, con la conseguenza che il terzo acquirente è legittimato a proporre contro la detta sentenza pronunciata in un giudizio, a cui è rimasto estraneo, l'opposizione di terzo ordinaria prevista dallo art. 404, primo comma, c.p.c..

(Cassazione Civile, 17 ottobre 2023, n. 28779)


Sinistri stradali: risarcibili le spese mediche sostenute presso strutture private

Dal risarcimento del danno derivante da un sinistro stradale non possono essere escluse in automatico le spese mediche sostenute presso una struttura privata, affermando che si sarebbe dovuto ricorrere al Servizio sanitario nazionale.

(Cassazione Civile, 23 ottobre 2023, n. 29308)


Sulla quantificazione del danno non patrimoniale subito dalla figlia per la totale assenza della figura paterna

La violazione dei doveri conseguenti allo status di genitore non trova la sua sanzione necessariamente e soltanto nelle misure tipiche previste dal diritto di famiglia ma, nell'ipotesi in cui provochi la lesione di diritti costituzionalmente protetti, può integrare gli estremi dell'illecito civile e dare luogo ad un'autonoma azione volta al risarcimento dei danni non patrimoniali, ai sensi dell'art. 2059 c.c. (fattispecie relativa alla quantificazione del danno non patrimoniale subito dalla figlia per la totale assenza della figura paterna).

(Cassazione Civile, ordinanza, 13 ottobre 2023, n. 28551)


Piscine private a uso collettivo: non sussiste l’obbligo di assistenza ai bagnanti

Sono esonerate dall’obbligo di mettere un assistente a disposizione dei bagnanti le strutture aventi al loro interno piscine private qualificabili come a uso collettivo, a differenza delle strutture che gestiscono piscine pubbliche o private qualificabili come aperte al pubblico. Il responsabile della piscina deve però informare adeguatamente gli utenti circa l’assenza dell’assistenza ai bagnanti.

(Cassazione Civile, ordinanza, 13 ottobre 2023, 28538)


Mantenimento del figlio: l’obbligo persiste sin dalla procreazione

Il contributo dato dal padre putativo poi disconosciuto non costituisce un'esenzione per chi è stato dichiarato padre dal dovere di mantenimento, fin dalla nascita del figlio, che discende dalla procreazione, ma viene in rilievo come una situazione di fatto che ha determinato una riduzione delle esigenze di mantenimento di cui il figlio aveva necessità ed alle quali gli effettivi genitori dovevano provvedere.

(Cassazione Civile, ordinanza, 13 ottobre 2023, n. 28442)


Convivenza protrattasi per oltre 3 anni dalle nozze: nessuna nullità del matrimonio ecclesiastico

La convivenza come coniugi, ove protrattasi per almeno tre anni dalla celebrazione del matrimonio concordatario, integra una situazione giuridica di ordine pubblico italiano ostativa alla dichiarazione di efficacia della sentenza di nullità pronunciata dal Tribunale ecclesiastico per vizio genetico del matrimonio.

(Cassazione Civile, 10 ottobre 2023, n. 28308)


Vendita di alloggi in edilizia agevolata: in attesa delle tariffe comunali non c’è inadempimento del promittente alienante

In tema di vendita di alloggi in regime di edilizia agevolata, la subordinazione dell’effetto traslativo alla definitiva approvazione comunale delle tariffe di determinazione dei prezzi di cessione, secondo le prescrizioni del contratto preliminare che ad esse rinviano, non costituisce inadempimento imputabile al promittente alienante.

(Cassazione Civile, ordinanza, 9 ottobre 2023, n. 28256)


Grave ritardo del treno: sì al risarcimento del danno esistenziale

La tutela riparatoria del danno non patrimoniale, estesa a situazioni giuridiche soggettive di rango costituzionale lese senza condotte integranti reato, può nel caso essere avallata proprio perché ciò che sostanzialmente era stato allegato, risponde alla tutela della libertà di autodeterminazione e di movimento che trova riconoscimento nella superiore normativa della Carta costituzionale; naturalmente, lo scrutinio, proprio del giudice di merito in fatto, deve superare non solo l'identificazione della situazione soggettiva lesa, e in specie della correlativa qualità, ma anche della soglia di sufficiente gravità e serietà, individuata quale limite imprescindibile della tutela risarcitoria (confermata, nella specie, la decisione dei giudici del merito secondo cui il viaggio di oltre 24 ore su un treno regionale in defatiganti condizioni di carenza di cibo, necessario riscaldamento e possibilità di riposare, costituiva un'offesa effettivamente seria e grave, tale da non tradursi in meri e frammentati disagi, fastidi, disappunti, ansie o altro tipo di generica insoddisfazione).

(Cassazione Civile, 9 ottobre 2023, n. 28244)


Sull’azione risarcitoria contro il condominio per i danni derivanti dal degrado del lastrico solare in uso esclusivo

Il titolare di una unità immobiliare compresa in un edificio condominiale può esperire azione risarcitoria contro il condominio, in base all'art. 2051 c.c., per i danni derivanti dalle condizioni di degrado di un lastrico solare di uso esclusivo, ancorché tali difetti siano imputabili già all'originario venditore, unico proprietario pro indiviso dell'edificio, e siano stati oggetto di transazione con i condomini acquirenti al momento della costituzione del condominio, con esclusione della garanzia contrattuale ai sensi dell'art. 1490, comma 2, c.c., in quanto il condominio non subentra quale successore a titolo particolare nella responsabilità posta a carico del venditore, ma assume dal momento della sua costituzione l'obbligo, quale custode dei beni e dei servizi comuni, di adottare tutte le misure necessarie affinché tali cose non rechino pregiudizio ad alcuno.

(Cassazione Civile, ordinanza, 9 ottobre 2023, n. 28253)


Perdita del bagaglio: il vettore deve risarcire anche il danno non patrimoniale

L'art. 22 della Convenzione di Montreal ha lo scopo di stabilire una limitazione della responsabilità del vettore aereo e che l'indennità di 1000 diritti speciali di prelievo (unità convenzionale il cui valore, legato alle quotazioni dell'oro, è rilevabile giornalmente, ai sensi delle tabelle ufficiali predisposte dal Fondo monetario), da esso previsto in caso di perdita totale del bagaglio registrato, ricomprende tutte le voci di danno rivendicate dal passeggero (e, dunque, non soltanto il danno patrimoniale derivante dai beni perduti e dal costo per l'acquisto dei nuovi beni necessari, ma anche il danno non patrimoniale). Il passeggero deve fornire un elenco dei beni contenuti all'interno del bagaglio soltanto nel caso in cui voglia ottenere un risarcimento maggiore di quello consentito dalla Convenzione.

(Cassazione Civile, 6 ottobre 2023, n. 28200)