Il genitore deve vigilare ed educare il minore al corretto utilizzo di whatsapp
I pericoli cui è esposto il minore nell'uso della rete telematica rendono necessaria una sua tutela, che comporta un dovere di vigilanza e controllo da parte dei genitori al fine di evitare che tali strumenti possano essere utilizzati in modo non adeguato (un minore, utilizzando la chat istantanea di whatsapp, minacciava una sua coetanea con messaggi continui tanto da generarle uno stato di ansia e di preoccupazione e indurla di conseguenza a modificare le sue abitudini di vita, pertanto è stata disposta un’attività di monitoraggio e supporto del giovane e della madre al fine di verificare le effettive capacità educative e di vigilanza da parte della stessa).
(Tribunale di Caltanissetta, 8 ottobre 2019)
Unico credito contestato in sede giudiziale
Va rigettata l’istanza di fallimento proposta dall'unico creditore istante il cui credito risulti contestato in sede giudiziale con motivazioni prima facie fondate, non essendo in tale ipotesi ravvisabile la legittimazione di cui all'art. 6 L.F. a richiedere il fallimento.
(Tribunale di Rimini, 6 dicembre 2019)
Sulla possibilità per il curatore di sciogliere il vincolo nascente dal preliminare
Il curatore fallimentare mantiene, anche in caso di domanda di esecuzione in forma specifica del contratto preliminare di compravendita immobiliare, il potere di sciogliersi da tale vincolo contrattuale. Laddove però il promissario acquirente/attore abbia trascritto la domanda prima della trascrizione della sentenza dichiarativa di fallimento nel registro delle imprese, la dichiarazione di scioglimento del curatore non avrà effetti nei suoi confronti.
(Cassazione Civile,16 dicembre 2019, n. 33238)
Illegittimo il posizionamento dell’autovelox nell’opposto senso di marcia
Deve ritenersi illegittima la sanzione amministrativa emessa per violazione dei limiti di velocità rilevata da un autovelox posizionato nel senso opposto di marcia.
(Cassazione Civile, 2 dicembre 2019, n. 31411)
La domanda di concordato e l’obbligo di deposito degli ultimi tre bilanci
Nel caso di domanda di pre-concordato presentata da un imprenditore individuale non obbligato - come tale - alla redazione dei bilanci, il ricorrente deve, a pena di inammissibilità del ricorso, produrre quanto meno le scritture contabili obbligatorie e le dichiarazioni dei redditi relative agli ultimi tre esercizi (eventuali bilanci redatti tardivamente e non pubblicati nel R.I. sono inattendibili, non potendo il Tribunale riscontrarne la conformità alle scritture contabili ed alle dichiarazioni fiscali non allegate).
(Tribunale di Novara, decreto 24 ottobre 2019)
Preventiva informazione circa la possibilità di risolvere la lite in mediazione
È annullabile il contratto di incarico professionale stipulato tra cliente ed avvocato, nonostante il difensore - che aveva omesso di assolvere l'obbligo informativo di cui all'art. 4, comma 3, d.lg. n. 28/2010 in materia di mediazione - abbia richiesto la corresponsione del proprio compenso solo in virtù della redazione di una semplice bozza di atto giudiziale mai più depositato.
(Cassazione Civile, 5 dicembre 2019, n. 31852)
Destinazione dei fondi rischi
Nel concordato in continuità il debitore è sì tenuto, per ragioni di elementare prudenza, ad indicare fondi rischi in caso di sopravvenienza di passività, ma non è certamente tenuto a destinare i fondi eventualmente non utilizzati al pagamento dei creditori in misura eccedente alla proposta concordataria.
(Tribunale di Aosta, 22 ottobre 2019)
Prova della sussistenza del contratto sociale
Al fine della dichiarazione di fallimento di una società di fatto, la sussistenza del contratto sociale può risultare, oltre che da prove dirette specificamente riguardanti i suoi requisiti (affectio societatis, costituzione di un fondo comune, partecipazione agli utili ed alle perdite), pure da manifestazioni esteriori della attività del gruppo, quando, per la loro sintomaticità e concludenza, evidenzino l'esistenza della società anche nei rapporti interni; sì che, finanziamenti e fideiussioni in favore dell'imprenditore, se non sono di per sé idonei ad evidenziare il rapporto sociale, fra quest'ultimo ed il finanziatore o garante, specie se giustificabili in relazione a vincoli di coniugio o parentela, possono costituire, pure in tal caso, indici rivelatori del rapporto stesso, qualora, alla stregua della loro sistematicità e di ogni altra circostanza del caso concreto, siano ricollegabili ad una costante opera di sostegno dell'attività dell'impresa, qualificabile come collaborazione del socio al raggiungimento degli scopi sociali..
(Cassazione Civile, 28 ottobre 2019, n. 27541)
Notifica a mezzo PEC del ricorso per dichiarazione di fallimento alla società cancellata dal Registro Imprese
E’ valida la notificazione effettuata all’indirizzo PEC della società fallita e cancellata dal registro delle imprese. Infatti, la disattivazione dell’indirizzo PEC non costituisce un effetto automatico della cancellazione dell’impresa dal sopradetto registro, ma è conseguenza di un’espressa richiesta di chiusura del contratto rivolta al gestore della casella PEC.
(Cassazione Civile, ordinanza 27 novembre 2019, n. 31052)
Sulla domanda di nullità del preliminare per mancanza della garanzia fideiussoria
La proposizione della domanda di nullità del contratto preliminare per mancanza della garanzia accessoria di cui all’art. 2 d.lgs. n. 122/2005, una volta che sia stata rilasciata la garanzia medesima successivamente alla stipula del contratto, «e senza che nelle more si sia manifestata l’insolvenza del promittente venditore ovvero che risulti altrimenti pregiudicato l’interesse del promissario acquirente alla cui tutela è preposta la nullità di protezione prevista dalla norma in esame», costituisce abuso di diritto e non può pertanto essere accolta.
(Cassazione Civile, 22 novembre 2019 n. 30555)