L’incapacità a testimoniare del trasportato

La vittima di un incidente stradale, pure se già risarcita, risulta incapace a testimoniare nel giudizio che pende tra un'ulteriore vittima ed il responsabile. Il danneggiato in un sinistro, infatti, ha sempre un interesse giuridico, e non di mero fatto, all'esito del contenzioso introdotto da un'altra vittima contro un soggetto potenzialmente responsabile verso il testimone.

(Cassazione Civile, 17 luglio 2019, n. 19121)


Sul rapporto tra diritto all'oblio, diritto di cronaca e storiografia

In tema di rapporti tra il diritto di riservatezza (nella sua particolare connotazione del c.d. diritto all'oblio) e il diritto alla rievocazione storica di fatti e vicende concernenti eventi del passato, il giudice di merito - ferma restando la libertà della scelta editoriale in ordine a tale rievocazione, che è espressione della libertà di stampa e di informazione, protetta e garantita dall'art. 21 Cost. - ha il compito di valutare l’interesse pubblico, concreto ed attuale, alla menzione degli elementi identificativi delle persone che di quei fatti e di quelle vicende furono protagonisti.

(Cassazione Civile, Sezioni Unite, 22 luglio 2019, n. 19681)


I limiti al dovere di controllo del revisore contabile

Quando il revisore contabile, nell'ambito della revisione del bilancio di una società di assicurazioni è chiamato ad esprimere il giudizio di correttezza sulla valutazione, compiuta dall'attuario revisore, circa l’adeguatezza delle riserve tecniche previste dalla normativa sulle predette società, e più in generale in ogni caso in cui il revisore contabile debba valutare i risultati di specifiche operazioni di verifica e controllo affidate ad organi di controllo endosocietari o a terzi incaricati dalla società oggetto della revisione, la verifica deve estendersi al controllo delle modalità con cui le predette operazioni specifiche sono state condotte e deve esplicitare il metodo valutativo utilizzato dal revisore, le operazioni in concreto compiute e le motivazioni del giudizio finale di adeguatezza o di non adeguatezza.

(Cassazione Civile, 21 giugno 2019, n. 16780)


Pubblicità obbligatoria della vendita dell'immobile staggito

In una procedura di vendita forzata, qualora il professionista delegato pubblicizzi la vendita dell'immobile su un sito internet diverso da quelli di indicazione ministeriale, la vendita, proprio perché attuata in modo non conforme alle disposizioni del codice e alla delega del giudice, è da ritenere omessa. Ne restano perciò travolti l'aggiudicazione e il decreto di trasferimento del bene.

(Cassazione Civile, 9 luglio 2019, n. 18344)


Sovraindebitamento e possibilità di dilazionare il credito ipotecario

La proposta di accordo può contemplare una moratoria fino ad un anno dall’omologazione per i creditori privilegiati; ciò analogamente a quanto previsto dall'art. 186 bis, comma 2, lett. c) legge fallim. in tema di concordato preventivo in continuità aziendale. Tuttavia, è possibile prevedere il pagamento dei creditori privilegiati entro un termine più lungo di quello previsto dalla legge; in tal caso l'orizzonte temporale di soddisfacimento in misura superiore all'anno si compensa con l'attribuzione del diritto di voto sulla proposta di concordato, da commisurarsi alla perdita economica sofferta per effetto del ritardo.

(Cassazione Civile, 3 luglio 2019, n. 17834)


Sulla individuazione del soggetto responsabile in caso di danno arrecato da animali

Se è vero che l'art. 2052 c.c. configura una responsabilità oggettiva a carico del proprietario o dell'utilizzatore dell'animale, e che il danneggiato deve limitarsi a provare il nesso eziologico tra il comportamento dell'animale e il danno, incombendo sul danneggiante la prova del fortuito ma è altresì vero che, in mancanza di un fattore esterno idoneo ad interrompere il nesso di causalità tra il comportamento dell'animale e l'evento lesivo, comprensivo del fatto del terzo o del fatto colposo del danneggiato, la responsabilità resta imputata a chi si trova in relazione con l'animale perché ne è proprietario o perché ha comunque un rapporto di custodia sul medesimo (nella specie in esame, la Corte di merito aveva accertato, con apprezzamento insindacabile in Cassazione, che il cane che aveva assalito un bambino fuoriuscendo da un convento non aveva una apprezzabile relazione con il responsabile del luogo, sicché la responsabilità era da imputare alla sua collaboratrice, proprietaria dell'animale).

(Cassazione Civile, 19 luglio 2019, n. 19506)


Obblighi informativi dell’avvocato

Nell'adempimento dell'incarico professionale conferitogli, l'obbligo di diligenza da osservare ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176, comma 2 e 2236 c.c. impone all'avvocato di assolvere, sia all'atto del conferimento del mandato che nel corso dello svolgimento del rapporto, anche ai doveri di sollecitazione, dissuasione e informazione del cliente. Egli è tenuto a rappresentare a quest'ultimo tutte le questioni di fatto e di diritto, comunque insorgenti, ostative al raggiungimento del risultato o comunque produttive del rischio di effetti dannosi, di richiedergli gli elementi necessari o utili in suo possesso, a sconsigliarlo dall'intraprendere o proseguire un giudizio dall'esito probabilmente sfavorevole.

(Cassazione Civile, 19 luglio 2019, n. 19520)


Danni da ritardata restituzione

Il mero ritardo del conduttore nella riconsegna della cosa locata, legittima soltanto la condanna generica al risarcimento del danno da occupazione oltre il limite di durata indicato in contratto, ogni differente danno, sia esso derivante da danneggiamento dell’immobile o da perdita di opportunità di vendita-locazione, deve essere adeguatamente provato.

(Cassazione Civile, 16 luglio 2019, n. 18946)


Il percorso psicologico imposto dal giudice al genitore

In tema di affidamento dei figli minori, deve essere annullato il decreto con cui il giudice, nell'ambito di una controversia tra due genitori per l'affidamento della figlia minore, abbia imposto alla madre di intraprendere un percorso psicologico di sostegno alla genitorialità, trattandosi di una innegabile lesione del diritto all'autodeterminazione.

(Cassazione Civile, 5 luglio 2019, n. 18222)


L’abuso di dipendenza economica

La dipendenza economica è valutata tenendo conto anche della reale possibilità per la parte che abbia subìto l’abuso di reperire sul mercato alternative soddisfacenti. L’abuso può consistere nella imposizione di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose o discriminatorie, nel rifiuto di vendere o di comprare, nella interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto, con risarcimento del danno contrattuale.

(Tribunale di Roma, 2 luglio 2019, n. 13840)