Fallimento della start-up innovativa

Non è soggetta a procedure concorsuali diverse dal sovraindebitamento, e non è quindi fallibile, la start up innovativa iscritta ininterrottamente per cinque anni nell'apposita sezione del registro delle imprese, ai sensi dell’art. 31 d.l. n. 179/2012.

(Corte d’Appello di Bologna, 24 ottobre 2018, n. 2686)


Estinzione di società di persone e successione dei soci

L’estinzione di una società di persone comporta la successione illimitata dei soci nei rapporti obbligatori facenti capo all’ente, compresi i debiti tributari e previdenziali: deve ritenersi valida la notifica di atti impositivi effettuata a mani di uno dei soci della società in nome collettivo dopo la sua estinzione.
Quanto alla successione dei soci, nelle società in nome collettivo tutti i soci rispondono illimitatamente delle obbligazioni sociali, ex art. 2291 c.c., nei confronti dei terzi, salvo patto contrario.

(Tribunale di Milano, Sez. Specializzata, 18 dicembre 2018)


Contabilità semplificata e spese processuali della fase prefallimentare

Nell'ipotesi di impresa non tenuta al deposito dei bilanci, il creditore, ex dipendente del debitore, non è in grado di conoscere l’eventuale superamento delle soglie di fallibilità di cui all'art. 1 legge fall. e non può pertanto essere condannato alla rifusione delle spese processuali sostenute dal resistente se, nell'ambito dell’istruttoria prefallimentare, emerga il mancato superamento di dette soglie o dell’ammontare complessivo dei debiti di cui all'art. 15 L.F..

(Tribunale di Mantova, 7 marzo 2019)


Trasferimento di residenza del genitore ed interesse della prole

Nel caso in cui la madre si trasferisca in un comune diverso da quello in cui si trova la casa coniugale (ove la figlia ha sempre vissuto, frequenta la scuola, ha le sue amicizie e si dedica allo sport), l'affidamento a settimane alterne a ciascun genitore potrebbe non rivelarsi la soluzione più idonea a tutelare la minore, quando ciò dovesse comportare tempi di spostamento troppo lunghi per frequentare la scuola e rendere difficoltosa la pratica dello sport che, se gradita, deve essere incentivata, in quanto produce effetti positivi sulla stato di salute e dell'interazione sociale con i coetanei.

(Tribunale di Civitavecchia, 9 aprile 2018)


Compravendita immobiliare in più fasi

L'accordo denominato come preliminare, con il quale i contraenti si obbligano alla stipula di un successivo contratto preliminare, è valido solo ove emerga la configurabilità dell'interesse delle parti ad una formazione progressiva del contratto, basata sulla differenziazione dei contenuti negoziali.

(Cassazione Civile, ordinanza 20 marzo 2019, n 7868)


Assegno divorzile e inerzia colpevole del coniuge

A prescindere dal divario reddituale e patrimoniale fra i coniugi, non vi può essere spazio per l’attribuzione dell’assegno divorzile quando non si ravvisa un apprezzabile sacrificio di un coniuge, durante la vita coniugale, che abbia contribuito alla formazione e all'aumento del patrimonio dell’altro e quando l’età e il titolo di studio della parte consente un reinserimento nel mondo del lavoro e si ravvisa una inerzia colpevole nel reperire una occupazione.

(Tribunale di Treviso, 8 gennaio 2019)


Sì all’assegno periodico anche se a finire è l’unione civile

In tema di unioni tra persone dello stesso sesso, per l'assegno previsto in caso di scioglimento dell'unione civile, trovano applicazione i medesimi principi fissati in tema di assegno divorzile per le coppie eterosessuali. Nella specie, il Tribunale ha riconosciuto un assegno periodico alla parte economicamente più debole, prendendo all'uopo in considerazione lo squilibrio tra le condizioni economiche delle due parti, dovuto anche a scelte di vita fatte dalla parte economicamente più debole, che ha cambiato città per vivere con la compagna, lasciando il lavoro ed optando per un'altra occupazione meno retribuita. Il Tribunale ha considerato, altresì, il periodo successivo all'unione civile, nonché il periodo di convivenza precedente all'unione medesima.

(Tribunale di Pordenone, ordinanza, 13 marzo 2019)


Braci sotto la sabbia, ustioni per un ragazzino: il Comune è responsabile

Va riconosciuta la responsabilità del Comune, gestore della spiaggia, per i danni occorsi ad un ragazzo ustionatosi a causa dei resti di un falò presenti sull'arenile e non correttamente rimossi, atteso che le braci costituiscono rifiuto solido il cui smaltimento rientra negli obblighi del Comune (la presenza delle braci era frutto del mancato rispetto della regola cautelare di pulire l’arenile, e perciò non può considerarsi fatto imprevedibile ed inevitabile poiché si sarebbe evitato il danno, pulendo adeguatamente).

(Cassazione Civile, 15 marzo 2019, n. 7362)


Responsabilità da cose in custodia e caso fortuito

La prova della presenza di una macchia d’olio sull'asfalto, di recente formazione, non è prevedibile e quindi non risulta evitabile da parte del Comune, in virtù della circostanza di essersi formata poco prima del sinistro. In quanto prova di un fatto esterno al rapporto tra il custode e la cosa, e come tale in grado di costituire di per sé causa del danno, grava sullo stesso Comune - custode, il quale ha l’onere di allegare elementi, anche se semplicemente fonti di presunzioni, tali da consentire di affermare l’incidenza del caso fortuito nella causazione del sinistro.

(Cassazione Civile, 15 marzo 2019, n. 7361)


Violazione del dovere di fedeltà coniugale

La violazione del dovere di fedeltà, sebbene possa indubbiamente essere causa di un dispiacere per l'altro coniuge, e possa provocare la disgregazione del nucleo familiare, non automaticamente è risarcibile, ma in quanto l'afflizione superi la soglia della tollerabilità e si traduca, per le sue modalità o per la gravità dello sconvolgimento che provoca nell'altro coniuge, nella violazione di un diritto costituzionalmente protetto, primi tra tutti il diritto alla salute o alla dignità personale e all'onore.

(Cassazione Civile, 7 marzo 2019, n. 6598)