Foro del consumatore per il fideiussore estraneo all'attività d’impresa
Per individuare il requisito soggettivo della qualità di consumatore nel fideiussore è inconferente il solo richiamo alla posizione del debito garantito; in mancanza di elementi di fatto idonei a verificare se vi siano collegamenti funzionali tra garanzia prestata e debito se il fideiussore non ha sottoscritto l’atto di coobbligazione nella veste di professionista e risulti estraneo all'attività imprenditoriale esercitata dal debitore principale, si deve ritenere che egli rivesta la qualità di consumatore.
(Tribunale di Milano, 29 novembre 2018)
L’azione del socio per danno da perdita della quota
Ove il socio agisca in giudizio per ottenere il risarcimento di danni, come la perdita di valore della sua quota di partecipazione sociale, quale riflesso patrimoniale ascrivibile al comportamento colposo dell’amministratore, indipendentemente dalla fondatezza della richiesta, non può formularsi domanda ai sensi dell’art. 2476, comma 6, c.c., poiché tale rimedio è esperibile solo ove sia stata dedotta l’esistenza di un danno direttamente subito e non anche di un danno patrimoniale indiretto.
(Tribunale di Roma, sezione impresa, 22 ottobre 2018, n. 20164)
Stima della quota della casa coniugale e valore dell’assegnazione
Se la comunione sulla casa coniugale viene sciolta mediante attribuzione della quota al coniuge già assegnatario, dalla stima dell’immobile ai fini di determinare il valore di mercato del bene, non va detratto il valore dell’assegnazione.
(Cassazione Civile, ordinanza, 20 dicembre 2018, n. 33069)
Onere di attivazione dell’indirizzo pubblico informatico
Ogni imprenditore iscritto al registro delle imprese è tenuto a dotarsi di indirizzo PEC e ha l’obbligo di attivarlo, tenerlo operativo e rinnovarlo nel tempo dal momento di iscrizione al registro stesso e fino ai 12 mesi successivi all'eventuale cancellazione.
(Cassazione Civile, ordinanza, 26 novembre 2018, n. 30532)
Il curatore può vendere l’azienda anche prima del programma di liquidazione
Nei casi in cui il ritardo derivante dalle tempistiche necessarie per la redazione e la conseguente approvazione del programma di liquidazione impedisca il miglior realizzo del complesso aziendale, il curatore fallimentare può farsi autorizzare dal giudice delegato, previo parere del comitato dei creditori, ad alienare l’azienda al di fuori dal programma di liquidazione.
(Tribunale di Reggio Emilia, 24 maggio 2018)
Omessa diagnosi
Tiene una condotta colposa il medico che, dinanzi a sintomi aspecifici, non prenda scrupolosamente in considerazione tutti i loro possibili significati, ma senza alcun approfondimento si limiti a far propria una sola tre le molteplici e non implausibili diagnosi.
(Cassazione Civile, 30 novembre 2018, n. 30999)
Sulla difettosità di un prodotto sicuro
Posto che, in materia di responsabilità da prodotto difettoso, un certo rischio di rottura è compatibile con la natura non difettosa del prodotto e rientra nella soglia del c.d. rischio tollerato, non può considerarsi difettosa la protesi d’anca, danneggiatasi a distanza di sette anni dall'impianto per lacerazione della testina protesica, in ragione della bassissima statistica di rottura, che consente di ritenere dimostrato ex ante il livello di sicurezza che il consumatore può legittimamente attendersi dal prodotto.
(Tribunale di Rimini, 9 aprile 2018)
Legittimo il sequestro preventivo delle quote di una società appartenenti a persona estranea al reato
È legittimo il sequestro preventivo delle quote di una società appartenenti a persona estranea al reato, qualora sussista un nesso di strumentalità tra detti beni ed il reato contestato ed il vincolo cautelare sia destinato ad impedire, sia pure in modo mediato e indiretto, la protrazione dell'ipotizzata attività criminosa, ovvero la commissione di altri fatti penalmente rilevanti, attraverso l'utilizzo delle strutture societarie. Quando si procede per reati tributati commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, è legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, dei beni dell'imputato sul presupposto dell'impossibilità di reperire il profitto del reato nel caso in cui dallo stesso soggetto non sia stata fornita la prova della concreta esistenza di beni nella disponibilità della persona giuridica su cui disporre la confisca diretta.
(Cassazione Penale, 12 novembre 2018, n. 51345)
Rimborso finanziamento soci e bancarotta fraudolenta per distrazione
In tema di reati societari, qualora il socio creditore si identifichi con l’amministratore della società, la condotta di quest’ultimo, volta alla restituzione, in periodo di dissesto, di finanziamenti precedentemente concessi, integra il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e non quello di bancarotta preferenziale, poiché la restituzione assume un significato diverso e più grave, in un simile contesto, rispetto alla mera volontà di privilegiare un creditore in posizione paritaria rispetto a tutti gli altri creditori.
(Cassazione Penale, 7 novembre 2018, n. 50495)
Responsabilità oggettiva e solidale tra intermediario e promotore
La responsabilità solidale tra l’intermediario e il promotore finanziario, per i danni causati da quest’ultimo a terzi, ex art. 31, comma 3, TUF, si configura, avuto riguardo alla posizione dell’intermediario, come responsabilità oggettiva, funzionalmente volta alla tutela dei terzi e del mercato: indipendentemente dalla sussistenza di un rapporto di lavoro subordinato e dal carattere di continuità dell’incarico affidato all'agente, ai fini della sussistenza di tale responsabilità dell’intermediario è sufficiente che l’attività illecita del promotore sia stata agevolata o resa possibile dall'intervento di quest’ultimo nell'attività di impresa.
(Cassazione Civile, ordinanza 22 novembre 2018, n. 30161)