Falsificare un assegno non trasferibile è (solo) illecito civile

La falsità commessa su un assegno bancario munito della clausola di non trasferibilità configura la fattispecie di cui all'art. 485 c.p., abrogato dal D.Lgs. 15 gennaio 2016, n. 7, art. 1, comma 1, lett. a), e trasformato in illecito civile.

(Cassazione Penale, SSUU, 10 settembre 2018, n. 40256)


Nesso causale tra res e danno

Sussiste la colpa esclusiva della danneggiata, integrante gli estremi del fortuito incidentale (che di per sé elide il nesso causale tra la res ed il danno), allorquando la caduta di una donna da una scala sia stata provocata (non da una difetto strutturale della scala stessa, ma) dal suo errato posizionamento (e cioè precisamente da una collocazione della scala, che non aveva tenuto conto del giusto grado di inclinazione), che ne aveva provocato l'improvviso slittamento.

(Cassazione Civile, 27 giugno 2018, n. 23203)


Responsabile il liquidatore che non agisce per la riscossione dei crediti

I soci di una s.a.s. possono agire nei confronti del liquidatore per il risarcimento del danno subito a seguito dell’inerzia nel recupero dei crediti sociali, incombendo sul liquidatore l’onere di dimostrare di aver adempiuto ai doveri inerenti la gestione liquidatoria della società.

(Tribunale di Genova, 30 maggio 2018, n. 1542)


Notifica via pec dopo le ore 21

La notifica effettuata via PEC dopo le ore 21 si perfeziona, sia per il notificante che per il notificato, il giorno successivo, con tutte le conseguenze del caso sull'eventuale improcedibilità dell'atto notificato per la scadenza del termine.

(Cassazione Civile, 27 settembre 2018, n. 23225)


Posizionamento dell’autovelox e nullità del verbale

All'ente proprietario della strada incombe l'assunzione di una serie di obblighi che prevedono, in particolare, la necessità del preventivo avviso dell'installazione dell'autovelox posizionato ad una congrua distanza dal prescritto segnale che lo deve anticipare, della leggibilità e immediata percepibilità della relativa segnalazione, della preventiva adozione di apposito decreto prefettizio per l'autorizzazione all'installazione degli autovelox sulle strade in cui è propriamente consentito al fine di rendere legittima la contestazione differita delle violazioni riferite all'art. 142 c.d.s.. Sulla scorta di questi presupposti deriva che, qualora il decreto amministrativo autorizzi il posizionamento di un apparecchio autovelox (appositamente omologato e sottoposto alla necessaria taratura) lungo il lato di una sola carreggiata di un tipo di strada riconducibile ad uno di quelli previsti dal citato art. 4 del D.L. n. 121/2002, diventa, conseguentemente, obbligatorio - in funzione della legittimità della complessiva attività di accertamento delle indicate violazioni amministrative - che l'ente proprietario della strada appronti i predetti necessari adempimenti di garanzia per gli utenti (circa la preventiva segnalazione dell'installazione dell'apparecchio elettronico e la visibilità del segnale che lo preannuncia sullo stesso lato e, quindi, per il corrispondente senso di marcia), anche al fine di tutelare le indispensabili esigenze di sicurezza pubblica connesse a siffatta attività di rilevamento. Pertanto, qualora - come verificatosi nella fattispecie - il decreto prefettizio abbia previsto la legittima installazione lungo un solo senso di ed, invece, l'accertamento sia stato effettuato mediante la rilevazione di un autovelox posizionato sul contrapposto senso di marcia, ne consegue che - difettando a monte l'adozione di uno specifico provvedimento autorizzativo - il relativo verbale di contestazione differita della violazione di cui all'art. 142 c.d.s. debba ritenersi affetto da "illegittimità derivata".

(Cassazione Civile, 1 ottobre 2018, n. 23726)


Addebito della separazione tra investigatore e Garante Privacy

I dati incorporati nelle immagini prodotte al fine di esercitare il diritto istruttorio ad offrir prova delle circostanze di fatto allegate a sostegno della domanda di addebito della separazione sono dati che esprimono la vita sessuale del ricorrente e, in quanto tali, sono soggetti alla disciplina dettata dall'art. 26 codice della privacy, con la conseguente inutilizzabilità dei medesimi in difetto della prescritta autorizzazione del garante.

(Tribunale di Larino, 9 agosto 2017, n. 398)


Se il giudice dimentica la liquidazione delle spese legali nel dispositivo

A fronte della mancata liquidazione delle spese nel dispositivo della sentenza, anche emessa ex art. 429 c.p.c., sebbene in parte motiva il giudice abbia espresso la propria volontà di porle a carico della parte soccombente, la parte interessata deve fare ricorso alla procedura di correzione degli errori materiali di cui agli artt. 287 ss. c.p.c. per ottenerne la quantificazione.

(Cassazione Civile, SS.UU., 21 giugno 2018, n. 16415)


Concorso di responsabilità contrattuale ed extracontrattuale

In materia di compravendita, in caso di inadempimento o inesatto adempimento del venditore, oltre alla corrispondente responsabilità contrattuale, è configurabile anche la responsabilità extracontrattuale del venditore stesso, ma solo quando il pregiudizio arrecato al compratore abbia leso interessi di quest’ultimo che siano sorti al di fuori del contratto ed abbiano la consistenza di diritti assoluti. (In applicazione del suddetto principio, la S.C. ha ritenuto inipotizzabile, a carico del venditore, il doppio titolo di responsabilità, ove il compratore lamenti il danno derivante dal fatto che un fondo compravenduto sia risultato inquinato ed abbia avuto bisogno di opere di bonifica, atteso che tale danno è conseguenza diretta del minor valore della cosa venduta o della sua distruzione o di un suo intrinseco difetto di qualità, che resta nell'ambito della responsabilità contrattuale, con azione soggetta a prescrizione annuale).

(Cassazione Civile, 6 luglio 2017, n. 16654)


Danno all'immagine della persona fisica e giuridica

In tema di risarcimento dei danni patiti da una associazione, nel caso di specie una Onlus impegnata nella tutela e nell'assistenza dei minori, deve essere riconosciuto in capo all'amministratore, responsabile di appropriazione indebita, l’obbligo di risarcire il pregiudizio cagionato alla Onlus per aver tenuto una gestione personalistica del denaro della stessa. Deve inoltre riconoscersi, pur trattandosi di un’associazione, anche il danno per lesione del diritto all'immagine costituito, come danno cd. conseguenza, dalla diminuzione della considerazione della Onlus, sia sotto il profilo della incidenza negativa che tale diminuzione comporta nell'agire dei soggetti che ricoprano gli organi dell’associazione, sia sotto il profilo della diminuzione della considerazione da parte dei consociati in genere o di settori o categorie di essi che dovrebbero interagire con la Onlus.

(Tribunale di Milano, 5 marzo 2018)


Patologia dell’animale d’affezione e termine per la denuncia dei vizi

Non v’è ragione per negare all'acquirente di un animale da compagnia la maggior tutela riconosciuta dal Codice del consumo, laddove viene stabilito che il consumatore decade dalla garanzia per i vizi della cosa venduta se non denuncia al venditore il difetto di conformità entro il termine di due mesi dalla data in cui ha scoperto il difetto. Ciò significa che al padrone dell’animale che, diverso tempo dopo l’acquisto, ne ha scoperto la grave cardiopatia deve applicarsi non il breve termine di decadenza di otto giorni dalla scoperta del vizio previsto dall'art. 1495 del codice civile, ma il più lungo termine di due mesi dalla scoperta, previsto dall'art. 132 del codice del consumo.

(Cassazione Civile, 25 settembre 2018, n. 22728)