Risarcimento del danno da lesione del diritto di proprietà

In materia di responsabilità civile, in particolare di responsabilità extracontrattuale ex 2043 c.c., nel cui paradigma è inquadrabile la responsabilità dello Stato per lesione di diritti soggettivi, la tutela dei diritti di proprietà e iniziativa privata costituisce una manifestazione significativa della tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica. L’occupazione abusiva di un intero compendio immobiliare non lede i soli interessi della parte proprietaria, ma lede anche il generale interesse dei consociati alla convivenza ordinata e pacifica e assume una inequivoca valenza eversiva. L’esecuzione degli sgomberi forzati può determinare immediati, ma evidenti e limitati turbamenti dell’ordine pubblico; la tolleranza delle occupazioni abusive, al contrario, può determinare situazioni di pericolo meno evidenti, ma decisamente più gravi nel medio e lungo periodo.

(Tribunale di Roma, 4 luglio 2018, n. 13719)


Mancato deposito presso il registro imprese ed attendibilità dei bilanci

Per dimostrare di essere sottratta alle procedure concorsuali, ai sensi dell’art. 1, comma secondo, l.fall., è necessario che la società produca i bilanci approvati dall'assemblea dei soci per il triennio rilevante; il giudice di merito, non può ritenere inattendibili detti bilanci, solo perché non risultano essere stati depositati presso il registro delle imprese, dovendo invece, una volta accertato che i detti bilanci siano stati approvati, motivare espressamente sulle ragioni che inducono ad una valutazione di non attendibilità di siffatti documenti.

(Cassazione Civile, ordinanza 18 giugno 2018, n. 16067)


Negligente il curatore che tarda a fare l’inventario

Posto che il curatore fallimentare deve adempiere ai doveri del proprio ufficio con la diligenza richiesta dalla natura dell'incarico (art. 38, comma 1, l. fall.), la violazione del dovere di speditezza, desumibile dagli artt. 87 e 104-ter l. fall., non può che essere qualificato come condotta illecita e negligente.
L’attività di inventario è rimessa integralmente alla responsabilità del curatore, il quale deve attenersi, nel suo svolgimento, al canone della massima celerità, assumendo ogni iniziativa utile o necessaria a tal fine.

(Tribunale di Roma, 6 giugno 2018)


Responsabilità ex art. 2051 c.c. degli enti proprietari/gestori delle strade

Nell'ipotesi di sinistro stradale determinato dall'inattesa ed imprevista presenza di un animale selvatico sulla carreggiata di un’autostrada, la società di gestione autostradale, titolare del potere di custodia della cosa, per vincere la presunzione di responsabilità dalla quale è gravata ex art. 2051 c.c., deve dare la prova positiva che la presenza dell’animale è stata determinata da un fatto imprevedibile e inevitabile, idoneo ad interrompere il nesso di causalità tra l’evento dannoso e la cosa in custodia, non essendo all'uopo sufficiente la dimostrazione della mera presenza di una recinzione, ancorché integra, in corrispondenza del tratto interessato dall'incidente, atteso che tale circostanza, non avendo in concreto impedito alla cosa di esplicare comunque la propria potenzialità dannosa, conferma l’inefficace esercizio dei poteri di sorveglianza su di essa.

(Cassazione Civile, 12 maggio 2017, n. 11785)


Risoluzione del contratto con il professionista

Nel contratto d'opera intellettuale, qualora li committente non abbia chiesto la risoluzione per inadempimento, ma solo il risarcimento dei danni, il professionista mantiene il diritto al corrispettivo della prestazione eseguita, in quanto la domanda risarcitoria non presuppone lo scioglimento del contratto e le ragioni del committente trovano in essa adeguata tutela.

(Cassazione Civile, 10 luglio 2018, n. 18086)


Assegno divorzile: il Giudice deve dare particolare rilievo al contributo fornito dall'ex coniuge alla formazione del patrimonio comune e personale

Nel determinare l’assegno a favore del coniuge economicamente più debole si deve procedere alla valutazione comparativa delle rispettive condizioni economico-patrimoniali, dando particolare rilievo al contributo fornito dall'ex coniuge richiedente alla formazione del patrimonio comune e personale, in relazione alla durata del matrimonio, alle potenzialità reddituali future ed all'età dell’avente diritto. Il parametro così indicato si fonda sui principi costituzionali di pari dignità e di solidarietà che permeano l’unione matrimoniale anche dopo lo scioglimento del vincolo.

(Cassazione Civile, sez. unite, 11 luglio 2018, n. 18287)


La “scarificazione dell’asfalto” non è insidia e non viene risarcita

La condotta del danneggiato, che entri in interazione con la cosa, si atteggia diversamente a seconda del grado di incidenza causale sull'evento dannoso, in applicazione, anche ufficiosa, dell'art. 1227, primo comma, cod. civ., richiedendo una valutazione che tenga conto del dovere generale di ragionevole cautela, riconducibile al principio di solidarietà espresso dall'art. 2 della Costituzione. Ne consegue che, quanto più la situazione di possibile danno è suscettibile di essere prevista e superata attraverso l'adozione da parte del danneggiato delle cautele normalmente attese e prevedibili in rapporto alle circostanze, tanto più incidente deve considerarsi l'efficienza causale del comportamento imprudente del medesimo nel dinamismo causale del danno, fino a rendere possibile che detto comportamento interrompa il nesso eziologico tra fatto ed evento dannoso, quando sia da escludere che lo stesso comportamento costituisca un'evenienza ragionevole o accettabile secondo un criterio probabilistico di regolarità causale, connotandosi, invece, per l'esclusiva efficienza causale nella produzione del sinistro.

(Cassazione Civile, 3 luglio 2018, n. 17324)


Anche il sinistro in cantiere è “sinistro stradale”

L'azione diretta nei confronti dell'assicuratore del responsabile spetta al danneggiato quando il sinistro sia avvenuto in un'area che, sebbene privata, possa equipararsi alla strada di uso pubblico, in quanto aperta a un numero indeterminato di persone, che vi hanno accesso giuridicamente lecito, pur se appartenenti a una o più categorie specifiche e pur se l'accesso avvenga per finalità peculiari e in particolari condizioni.

(Cassazione Civile, 28 giugno 2018, n. 17017)


Appalto e responsabilità del committente per cose in custodia

Il contratto di appalto di lavori sulla pubblica via non priva l'amministrazione committente della responsabilità da custodia finché perduri il potere di fatto sulla cosa e, dunque, fino a che l'area non sia completamente enucleata e delimitata nonché interdetta al passaggio del traffico veicolare e pedonale: solo a quel punto la custodia sarà affidata esclusivamente all'appaltatore. Inoltre, se il cantiere occupa solo parte della strada, mentre la restante parte rimane aperta al pubblico, in relazione a quest'ultima la responsabilità ex art. 2051 c.c. in capo all'ente pubblico persiste; anche in relazione a quella zona non asfaltata posta tra i margini tra la carreggiata ed i limiti della sede stradale (banchina).

(Cassazione Civile, ordinanza 12 luglio 2018, n. 18325)


Autovelox ed obbligo di taratura

L’autovelox, quale strumento di rilevazione dei limiti di velocità, deve essere omologato e sottoposto a taratura periodica. In presenza di un certificato di taratura, emesso dall'amministrazione competente, il Giudice, esprimendosi sulla validità di un verbale di accertamento della violazione del codice stradale, non deve spingere il proprio esame sino alla verifica delle modalità con le quali la stessa taratura è stata effettuata.

(Cassazione Civile, 12 luglio 2018, n. 18354)