Termine per la comunicazione dei dati relativi alla patente del conducente
L'obbligo di comunicazione previsto dall'art. 126 -bis, comma 2, codice della strada è indipendente dagli esiti di una concorrente impugnativa attinente alla legittimità dell'accertamento dell'illecito presupposto, con la conseguenza che il termine per la comunicazione delle generalità del conducente decorre dal momento della richiesta dell'autorità.
(Cassazione Civile, 24 novembre 2017, n. 28136)
Responsabilità della banca su operazioni non riconosciute dal correntista
La responsabilità contrattuale dell’istituto di credito in caso di operazioni bancarie “non ‘riconosciute’’ dal correntista è esclusa soltanto ove la banca provi il dolo di questi o l’adozione di comportamenti talmente incauti da non poter essere fronteggiati in anticipo. In mancanza di tale prova, il rischio è posto a carico dell’istituto di credito che, agendo secondo la diligenza professionale dell’avveduto banchiere, valutata tenendo conto di tutti i rischi tipici delle specifiche attività poste in essere, è tenuto a prevederlo e gestirlo.
(Cassazione civile, Sez. I, 3 febbraio 2017, n. 2950)
Risarcimento danno per adulterio
La condotta del coniuge consistente in un adulterio prolungato nel tempo e caratterizzato dalla nascita di un figlio al di fuori del matrimonio, figlio che solo successivamente e per iniziativa dell’altro coniuge venga accertato giudizialmente come concepito al di fuori del matrimonio, rappresenta una chiara e grave violazione dei doveri di fedeltà e reciproca lealtà che derivano dal matrimonio, fonte di un danno non patrimoniale.
(Tribunale di Torino, 15 ottobre 2016)
Cessione del credito ed accettazione
L’accettazione della cessione del credito da parte del debitore ceduto è dichiarazione di scienza e non assume la natura di ricognizione del debito, ne´ tale natura può desumersi dal silenzio del debitore atteso che l’obbligo di diligenza del debitore di cui all’art. 1176 c.c. è imposto solo nell’adempimento della prestazione, mentre non può essere esteso sino ad includere l’informazione dettagliata delle ragioni del rifiuto di adempiere.
(Cassazione civile, Sez. III, 18 febbraio 2016, n. 3184)
Liquidazione interessi maggiorati
In materia di interessi legali ai sensi dell’art 1284, comma 4, c.c., la liquidazione degli interessi “maggiorati” non è subordinata alla specifica richiesta del creditore, essendo sul punto sufficiente una mera domanda di pagamento degli interessi legali. (art. 1284 4° comma: Se le parti non ne hanno determinato la misura, dal momento in cui è proposta domanda giudiziale il saggio degli interessi legali è pari a quello previsto dalla legislazione speciale relativa ai ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali).
L’individuazione della disciplina degli interessi concretamente applicabile alla fattispecie è un’operazione di qualificazione giuridica della domanda di esclusiva pertinenza dell’autorità giudicante, da orientare secondo il parametro lex specialis derogat lex generalis.
(Tribunale di Firenze, 24.01.2017)
Nullo il mutuo cosiddetto di scopo se il denaro viene utilizzato per fini diversi
Il mutuo di scopo è nullo, e la nullità può essere fatta valere da chiunque vi abbia interesse, quando sia stato stipulato con l'accordo, tra l'istituto di credito e il mutuatario, della utilizzazione della provvista per una diversa finalità, ivi compresa quella di estinguere debiti in precedenza contratti dal sovvenuto verso lo stesso istituto mutuante.
(Cassazione Civile 19.10.2017 n. 24699)
Tardiva diagnosi oncologica e danno da perdita di chance
In tema di responsabilità medica, la tardiva diagnosi di una recidiva oncologica dà luogo ad un danno da perdita di chance autonomamente risarcibile. In particolare, la chance è intesa sia come possibilità di una vita migliore, che come possibilità di sopravvivere più a lungo rispetto a quanto effettivamente vissuto. Le possibilità di sopravvivenza, calcolate secondo criteri statistici e in misura percentuale, assumono rilievo ai fini della liquidazione in via equitativa del danno.
Non era stato consigliato o indicato al paziente alcun controllo da eseguire dopo l’intervento, che se fosse stato invece effettuato avrebbe permesso di scoprire la recidiva in un momento anteriore rispetto a quello in cui venne in effetti rilevata, consentendo così la somministrazione tempestiva della chemioterapia (che avrebbe ritardato la morte di uno o due anni).
(Tribunale di Milano, sentenza 4 settembre 2017, n. 8940)
Nell’appalto “a corpo” gli extra sono dovuti “a misura”
In tema di appalto di opere pubbliche, pur essendo il prezzo «a corpo» fisso ed invariabile, in quanto riferito all'opera globalmente considerata, l'appaltatore ha diritto ad un compenso ulteriore per i lavori aggiuntivi eseguiti su richiesta del committente o per effetto di varianti, il quale dev'essere calcolato «a misura» limitatamente alle quantità variate.
(Cassazione civile, sez. I, ordinanza 25.09.2017, n. 22268)
Revocato l’assegno di mantenimento al figlio fuori corso che rifiuta un impiego
In tema di divorzio, va revocato l’assegno di mantenimento disposto in favore del figlio maggiorenne cui sia imputabile il mancato conseguimento dell’indipendenza economica (nella specie, la corte ha accertato la colpevole inerzia della figlia, ventisettenne, che dopo dieci anni, non aveva ancora conseguito la laurea triennale in psicologia e che aveva anche rifiutato una congrua offerta di lavoro procuratale dal padre, onerato dell’assegno, oltretutto compatibile con la prosecuzione degli studi).
(Corte d’Appello di Catania, decreto 13.07.2017)
La cambiale priva di data e di luogo vale come promessa di pagamento
Il titolo cambiario invalido, o comunque privo dell’efficacia sua propria, può essere fatto valere ex art. 1988 c.c. come chirografo contenente una promessa unilaterale di pagamento, non solo dal prenditore contro l’emittente, ma anche dal giratario contro il proprio girante, e, nei rapporti interni tra questi ultimi, anche quando il beneficiario non sia stato indicato nel titolo.
(Cassazione civile, Sezione VI, 19.07.2017 n. 17850)