Legittimo non pagare le bollette se il fornitore non ha trasferito la linea telefonica
L'onere di provare l'inesistenza dei disservizi allegati dal somministrato, ovvero l'inesistenza dell'inesatto adempimento, è a carico del somministrante, sicché quest'ultimo deve dimostrare di avere reso la prestazione che giustifica l'obbligazione di pagamento della controparte; lo stesso onere sussiste nel caso di eccezione d'inadempimento, risultando, in tal caso, invertiti i ruoli delle parti in lite, poiché il debitore eccipiente si limiterà ad allegare l'altrui inadempimento, ed il creditore dovrà dimostrare il proprio adempimento (fattispecie relativa al mancato trasferimento di una linea telefonica).
(Cassazione Civile, 15 febbraio 2024, n. 4197)
La sanzione per divieto di sosta permanente può essere reiterata ogni ventiquattro ore
La sanzione per la protrazione del divieto di sosta permanente può essere reiterata ogni ventiquattro ore; quella relativa alla sosta limitata o regolamentata è irrogabile alla fine di ogni fascia oraria. Il periodo di protrazione della violazione, che consente la reiterazione della sanzione, non si riferisce alla sosta autorizzata per il periodo determinato dal pagamento effettuato dall'utente o indicato nel disco orario esposto, bensì alla protrazione della sosta oltre la fascia di vigenza giornaliera - o infragiornaliera - della sosta, non del disco orario né della regolamentazione tariffaria selezionata dall'utente.
(Cassazione Civile, 15 febbraio 2024, n. 4187)
Servizi telefonici: la fatturazione a 28 gg lede i diritti dei consumatori
Costituisce pratica ingannevole e quindi vietata quella da parte dell'operatore telefonico che stabilisce una cadenza di pagamenti ogni quattro settimane, anziché mensile. Nella somministrazione a carattere continuativo il prezzo è pagato secondo le scadenze d'uso; l'uso nel mercato delle comunicazioni era quello di fatturare mensilmente e la compagnia, stabilendo una fatturazione quadri-settimanale, avrebbe tratto ingiusto vantaggio dai suoi utenti.
(Cassazione Civile, 15 febbraio 2024, n. 4182)
Difformità dell’opera: spetta all’appaltatore dimostrare che sono state approvate dal direttore dei lavori
Nel caso in cui il committente abbia tempestivamente eccepito la difformità dell'opera rispetto al progetto di contratto e abbia coltivato ritualmente l'eccezione anche in grado d'appello, spetterà all'appaltatore eccepire e provare trattarsi di variante approvata dal direttore dei lavori.
(Cassazione Civile, 14 febbraio 2024, n. 4077)
Addebito della separazione: è possibile utilizzare come prova la relazione investigativa
Nell'ambito dei giudizi in cui uno dei coniugi chieda dichiararsi l'addebito della separazione a carico dell'altro, la relazione investigativa può essere utilmente impiegata, ai fini dell'accertamento della violazione dell'obbligo di fedeltà, rientrando tra le prove atipiche liberamente valutabili nel giudizio civile ai sensi dell'art. 116 c.p.c., di cui il giudice è legittimato ad avvalersi, atteso che nell'ordinamento processuale vigente manca una norma di chiusura sulla tassatività dei mezzi di prova. In tema di efficacia probatoria delle riproduzioni fotografiche, il disconoscimento delle fotografie non produce gli stessi effetti del disconoscimento previsto dall'art. 215, secondo comma, c.p.c., perché mentre questo, in mancanza di richiesta di verificazione e di esito positivo di questa, preclude l'utilizzazione della scrittura, il primo non impedisce che il giudice possa accertare la conformità all'originale anche attraverso altri mezzi di prova, comprese le presunzioni.
(Cassazione Civile, ordinanza, 14 febbraio 2024, n. 4038)
Legittima la costituzione della servitù di parcheggio su fondo altrui
In tema di servitù, lo schema previsto dall'art. 1027 c.c. non preclude la costituzione, mediante convenzione, di servitù avente ad oggetto il parcheggio di un veicolo sul fondo altrui purché, in base all'esame del titolo e ad una verifica in concreto della situazione di fatto, tale facoltà risulti essere stata attribuita come vantaggio in favore di altro fondo per la sua migliore utilizzazione e sempre che sussistano i requisiti del diritto reale e in particolare la localizzazione.
(Cassazione Civile, 14 febbraio 2024, n. 3925)
Nessuna adozione per l'ex compagna della madre che non aveva avuto un ruolo nella fecondazione
Va respinta la richiesta avanzata da una donna per ottenere l'adozione "speciale", quale genitore di intenzione, del figlio biologico dell'oramai ex compagna se si appura che, nonostante gli oltre due anni di convivenza come famiglia di fatto, il rapporto tra lei e il bambino è stato ed è poco intenso.
(Cassazione Civile, 12 febbraio 2024, n. 3769)
Phishing: Poste Italiane deve risarcire il correntista che ne è vittima
La possibilità della sottrazione dei codici al correntista attraverso tecniche fraudolente è una eventualità rientrante nel rischio d'impresa; la banca per liberarsi dalla propria responsabilità, deve dimostrare la sopravvenienza di eventi che si collochino al di là dello sforzo diligente richiesto al debitore (nella specie, relativa ad un truffa informatica ai danni di un correntista di Poste Italiane, la Corte ha sottolineato che era onere di Poste Italiane dover provare di aver adottato soluzioni idonee a prevenire o ridurre l'uso fraudolento dei sistemi elettronici di pagamento, sulla base di un principio di buona fede nell'esecuzione del contratto. In assenza di tale prova, per la Corte è corretta la decisione di imputare alla banca il rischio professionale della possibilità che terzi accedano ai profili dei clienti con condotte fraudolente).
(Cassazione Civile, 12 febbraio 2024, n. 3780)
La transazione disconosciuta non sottoposta a verificazione è inutilizzabile dalle parti
La mancata proposizione dell'istanza di verificazione di una scrittura privata disconosciuta equivale, secondo la presunzione legale, ad una dichiarazione di non volersi avvalere della scrittura stessa come mezzo di prova, con la conseguenza che il giudice non deve tenerne conto e che la parte che ha disconosciuto la scrittura non può trarre dalla mancata proposizione dell'istanza di verificazione elementi di prova a sé favorevoli.
(Cassazione Civile, ordinanza, 8 febbraio 2024, n. 3602)
Nel processo il minore ha diritto di esprimere la propria opinione e di partecipare in prima persona
L'ascolto del minore è disegnato dall'art. 315-bis c.c. non come un atto istruttorio, ma come un diritto, esercitato dal minore capace di discernimento, di esprimere liberamente la propria opinione in merito a tutte le questioni e procedure che lo riguardano, vale a dire alle questioni che hanno incidenza sulla sua vita e sulla relazione familiare. Si tratta di un diritto personalissimo, della persona minore di età, attraverso il quale è assicurata, a prescindere dall'acquisto della capacità di agire, la libertà di autodeterminarsi, di esprimere la propria opinione e di partecipare in prima persona, e non solo tramite rappresentante, al processo.
(Cassazione Civile, ordinanza, 8 febbraio 2024, n. 3576)