Mantenimento figli: l'obbligazione a carico degli ascendenti deve considerarsi come assolutamente eccezionale
L'obbligo degli ascendenti di fornire ai genitori i mezzi necessari affinché possano adempiere i loro doveri nei confronti dei figli - che investe contemporaneamente tutti gli ascendenti di pari grado di entrambi i genitori - va inteso non solo nel senso che l'obbligazione degli ascendenti è subordinata e, quindi, sussidiaria rispetto a quella primaria dei genitori, ma altresì nel senso che agli ascendenti non ci si possa rivolgere per un aiuto economico per il solo fatto che uno dei due genitori non dia il proprio contributo al mantenimento dei figli, se l'altro genitore è in grado di mantenerli.
(Cassazione Civile, 30 marzo 2023, n. 8980)
Sinistro stradale: il risarcimento anche al convivente more uxorio
Il diritto al risarcimento del danno da fatto illecito concretatosi in un evento mortale va riconosciuto - con riguardo sia al danno morale sia a quello patrimoniale allorquando emerga la prova di uno stabile contributo economico apportato, in vita, dal defunto al danneggiato - anche al convivente more uxorio del defunto.
(Cassazione Civile, ordinanza, 28 marzo 2023, n. 8801)
Il meccanico senza partita IVA deve essere comunque pagato
Nel caso di lavoratore autonomo, nella specie meccanico, ciò che rileva al fine del riconoscimento del corrispettivo per il lavoro prestato è la conclusione del contratto di lavoro autonomo, in quanto la nullità prevista dall'art. 2231 c.c. ricorre soltanto quando la prestazione espletata dal professionista rientri tra quelle riservate in via esclusiva ad una determinata categoria professionale, il cui esercizio sia subordinato per legge all'iscrizione in apposito albo o ad abilitazione: al di fuori di tali attività, vige, infatti, il principio generale di libertà di lavoro autonomo o di libertà di impresa di servizi, a seconda del contenuto delle prestazioni e della relativa organizzazione. Pertanto, nel caso in esame, trattandosi di opera artigiana, non vi è alcuna norma di legge che subordina il diritto al compenso del meccanico all'iscrizione ad un albo: ne consegue che il lavoratore autonomo ha diritto di richiedere il pagamento per l'opera svolta, anche se privo di partita IVA, in quanto le eventuali violazioni di carattere tributario non incidono sugli aspetti civilistici.
(Cassazione Civile, 24 marzo 2023, n. 8450)
I finanziamenti di società tramite fiduciaria non sono esercizio abusivo del credito
Difettano tutti i presupposti caratterizzanti l'esercizio abusivo di una attività creditizia, se le operazioni di finanziamento oggetto di accertamento vengono effettuate da società fiduciarie, comunque, riconducibili alla proprietà di un soggetto nei confronti di società sempre riferibili al medesimo soggetto (e non anche di una generalità di soggetti) e sono prive di finalità speculative, non essendo stata data la prova di rimborsi, con aggravio di interessi.
(Cassazione Civile, ordinanza, 21 marzo 2023, n. 8071)
Escluso il diritto di frequentare e far visita al cane in assenza di una famiglia di fatto
Il diritto di frequentazione dell’animale d’affezione, acquistato dalla coppia durante una breve relazione affettiva durata 4 mesi, non può trovare accoglimento in mancanza di prove che dimostrino l’esistenza di un legame affettivo consolidato e stabile con il cane. Tale prova risulta esclusa a causa della brevità della relazione con l’animale, nonché dalla mancanza di prove circa la sussistenza di una comproprietà dell’animale con l’ex partner.
(Cassazione Civile, ordinanza, 24 marzo 2023, n. 8459)
Il tenore di vita matrimoniale è ancora rilevante ai fini del contributo di mantenimento
La separazione personale, a differenza dello scioglimento o cessazione degli effetti civili del matrimonio, presuppone la permanenza del vincolo coniugale, sicché i "redditi adeguati" cui va rapportato, ai sensi dell'art. 156 c.c., l'assegno di mantenimento a favore del coniuge, in assenza della condizione ostativa dell'addebito, sono quelli necessari a mantenere il tenore di vita goduto in costanza di matrimonio, essendo ancora attuale il dovere di assistenza materiale, che non presenta alcuna incompatibilità con tale situazione temporanea, dalla quale deriva solo la sospensione degli obblighi di natura personale di fedeltà, convivenza e collaborazione, e che ha una consistenza ben diversa dalla solidarietà post-coniugale, presupposto dell'assegno di divorzio.
(Cassazione Civile, 22 marzo 2023, n. 8254)
Disabile cade dal pulmino: sono responsabili l’Ausl e la Cooperativa
La condizione giuridica dell'interdetto è modellata su quella del minore, sebbene la minore età e la malattia mentale non siano situazioni equiparabili dal punto di vista naturalistico: nello specifico, deve riconoscersi che la giurisprudenza formatasi in merito al trasporto degli alunni delle scuole muove da una considerazione comune a quella delle persone con disabilità, data dal fatto che anche gli alunni sono considerati privi della sufficiente capacità di autodisciplina per età, inesperienza e naturale esuberanza e che, per tale ragione, necessitano di tutte quelle idonee cautele, che, in concreto, si rendano necessarie per la sicurezza del trasporto e del servizio nel suo complesso e della commisurazione nella predisposizione delle misure occorrenti al limitato affidamento che può ragionevolmente farsi sul grado di prudenza e di disciplina degli scolari, comprendendo l'accompagnamento tramite lo scuolabus anche la responsabilità dell'autista del veicolo tutte le volte che non abbia cura di adottare le ordinarie cautele, suggerite dalla normale prudenza, in relazione alle specifiche circostanze di tempo e di luogo senza che possano costituire esimenti della responsabilità le eventuali disposizioni date dai genitori (quale quelle di lasciare il minore in un determinato luogo) potenzialmente pregiudizievoli per il pericolo che da esse può derivare all'incolumità dello stesso minore.
(Cassazione Civile, 20 marzo 2023, n. 7922)
Le società esercitate da un soggetto di diritto pubblico (società in house) possono fallire
Va confermata l'assoggettabilità delle società in house alla disciplina fallimentare l'art. 1 l. fall., nell'escludere dall'area della concorsualità gli enti pubblici ma non le società pubbliche, esprime la scelta del legislatore di consentire l'esercizio di determinate attività a società di capitali per perseguire l'interesse pubblico, ma ciò comporta che le stesse assumano i rischi connessi alla loro insolvenza.
(Cassazione Civile, ordinanza, 16 marzo 2023, n. 7646)
Nessuna scriminante per il guidatore che non dimostri lo stato di necessità
Ai fini della sussistenza della scriminante dello stato di necessità, è indispensabile che ricorra un'effettiva situazione di pericolo imminente di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero - quando si invochi detta esimente in senso putativo - l'erronea persuasione di trovarsi in tale situazione, provocata non da un mero stato d'animo, ma da circostanze concrete e oggettive che la giustifichino. In applicazione di tale principio è stato affermato che, in tema di violazione al codice della strada, non vale ad escludere la responsabilità del conducente lo stato di necessità invocato in ragione di un malore lamentato da un passeggero, qualora non si riscontri che egli versasse in una situazione di effettivo pericolo e non risulti l'impossibilità di provvedere diversamente al suo soccorso (confermata la sanzione irrogata al ricorrente che si era messo alla guida nonostante la patente sospesa, sostenendo che tale condotta fosse dovuta alla necessità di fa soccorrere la fidanzata che lamentava un presunto malore).
(Cassazione Civile, ordinanza, 15 marzo 2023, n. 7457)
Il danneggiato deve dimostrare la spesa sostenuta per l’auto sostitutiva
Il danno da fermo tecnico di un veicolo incidentato deve essere allegato e dimostrato, non essendo sufficiente la prova della mera indisponibilità del veicolo; il danneggiato deve infatti dimostrare la spesa sostenuta per procurarsi un altro veicolo sostitutivo o la perdita subita per la rinuncia forzata ai proventi ricavabili dall'uso dell'auto (nella specie, la Corte ha ritenuto errata l'affermazione del giudice di merito che aveva richiesto anche la dimostrazione della necessità della spesa, pur essendo stata fornita la prova dell'esborso effettuato).
(Cassazione Civile, 14 marzo 2023, n. 7358)