Responsabile la Pubblica Amministrazione per i danni subiti da un imprenditore a causa degli errori commessi da ispettori fiscali
L'attività della pubblica amministrazione, anche nel campo della pura discrezionalità, deve svolgersi nei limiti posti dalla legge e dal principio primario del neminem laedere, codificato nell'art. 2043 c.c., per cui è consentito al giudice ordinario accertare se vi sia stato da parte della stessa pubblica amministrazione, un comportamento doloso o colposo che, in violazione di tale norma e tale principio, abbia determinato la violazione di un diritto soggettivo. Infatti, stanti i principi di legalità, imparzialità e buona amministrazione, di cui all'art. 97 Cost., la pubblica amministrazione è tenuta a subire le conseguenza stabilite dall'art. 2043 c.c., atteso che tali principi si pongono come limiti esterni alla sua attività discrezionale (fattispecie relativa a grossolani errori commessi da due ispettori che avevano portato all'avvio di due procedimenti penali a carico di un imprenditore, conclusi però con l'annullamento; da qui la condanna degli ispettori al risarcimento dei danni subiti dall'imprenditore ex art. 2043 c.c.).
(Cassazione Civile, 28 febbraio 2023, n. 5984)
Nessun indennizzo per l'automobilista ubriaco
Un tasso alcolemico in misura dell'1,88 grammi per litro integra una ipotesi di ubriachezza, sicché è legittima l'esclusione dell'indennizzo dall'assicurazione per l'automobilista risultato ubriaco in occasione di un sinistro che lo aveva reso tetraplegico con invalidità al 100 per cento, atteso che in base alle condizioni di polizza, lo stato di ubriachezza comportava l'esclusione della garanzia assicurativa.
(Cassazione Civile, 28 febbraio 2023, n. 5859)
Crollo del controsoffitto e responsabilità del conduttore
Il conduttore di un immobile ad uso diverso da quello abitativo, il quale, in presenza di un accertato pericolo di crolli, poi effettivamente verificatisi, abbia subito un danno, può essere considerato esclusivo responsabile del danno soltanto qualora, a seguito dell'offerta del locatore ex art. 1207 cod. civ. di procedere all'esecuzione dei lavori di manutenzione, necessari per eliminare il pericolo, accompagnata dall'offerta di un provvisorio trasferimento del godimento per lo svolgimento della sua attività in altro locale messogli a disposizione del locatore, abbia rifiutato ingiustificatamente di trasferirsi provvisoriamente.
(Cassazione Civile, 24 febbraio 2023, n. 5735)
Difetti di insonorizzazione del terrazzo: spetta il risarcimento danni a favore degli acquirenti
L’acquirente di un immobile ha diritto al risarcimento del danno anche per il difetto di insonorizzazione del terrazzo. I parametri di insonorizzazione degli edifici erano applicabili a tutte le superfici delle unità immobiliari, sia con riguardo alle terrazze che con riferimento ai locali non abitabili, tenuto conto, per le prime, della propagazione del rumore attraverso le murature su cui appoggiano e si innestano, della circostanza che esse non sono destinate solo all’affaccio e, per i secondi, che essi costituiscono comunque ambienti interni alle abitazioni, destinati alla permanenza delle persone.
(Cassazione Civile, ordinanza, 22 febbraio 2023, n. 5487)
Fideiussione con firma falsa: il debitore che se ne avvale ristora il garante
Nella polizza fideiussoria, la falsificazione della firma del legale rappresentante della società garantita non salva il debitore dall'obbligo di restituzione al fideiussore di quanto versato in sua vece qualora essa se ne sia comunque avvalsa.
(Cassazione Civile, 22 febbraio 2023, n. 5479)
Per l’assegno devono essere valutate le aspettative sacrificate e le possibilità di miglioramento economico ancora esistenti
In tema di assegno divorzile, il giudice del merito ha la possibilità di riconoscere e di quantificare il contributo col fine di consentire al coniuge più debole non il conseguimento dell'autosufficienza economica sulla base di un parametro astratto, bensì il raggiungimento in concreto di un livello reddituale adeguato al contributo fornito nella realizzazione della vita familiare, anche tenendo conto delle aspettative sacrificate e delle possibilità di miglioramento economico ancora esistenti (nella specie, la Corte ha ritenuto che non potesse essere trascurata la riconducibilità della modesta condizione economica della donna alla comune determinazione del suo ruolo e di quello dell'allora marito in famiglia, dando altresì rilevanza al fatto che la donna aveva iniziato a lavorare solo a 35 anni e si trovava in una precaria condizione di salute).
(Cassazione Civile, 21 febbraio 2023, n. 5395)
Immobili da costruire e mancato rilascio di fideiussione: se il bene è ultimato non può essere esperita l’azione di nullità
La domanda di nullità del contratto preliminare di vendita di immobili da costruire, per mancato rilascio della garanzia fideiussoria del D.Lgs. n. 122 del 2005, ex art. 2, non può essere accolta, per violazione della clausola di buona fede oggettiva e per carenza di interesse ad agire, allorché essa sia proposta dopo l'ultimazione dei lavori e senza che nelle more si sia manifestata l'insolvenza del promittente venditore ovvero che risulti altrimenti pregiudicato l'interesse del promissario acquirente, alla cui tutela è preposta la nullità di protezione prevista dalla norma in esame.
(Cassazione Civile, ordinanza, 8 febbraio 2023, n. 3817)
Non è consumatore l'avvocato che acquista un cellulare per uso professionale
L’avvocato che acquista uno smartphone per la sua attività professionale non è qualificabile come consumatore solo sulla base della mancata fatturazione dell’acquisto, nemmeno in ipotesi di uso non esclusivo, salvo tuttavia che l’uso professionale sia da considerarsi del tutto marginale.
(Cassazione Civile, ordinanza, 17 febbraio 2023, n. 5097)
La doppia striscia non è sufficiente a qualificare la strada come “urbana di scorrimento”
Il provvedimento prefettizio di individuazione delle strade lungo le quali è possibile installare apparecchiature automatiche per il rilevamento della velocità senza obbligo di fermo immediato del conducente, previsto dal D.L. n. 121 del 2002, art. 4 può includere soltanto le strade del tipo imposto dalla legge mediante rinvio alla classificazione di cui all'art. 2, commi 2 e 3, C.D.S., e non altre, dovendo ritenersi necessaria l'esistenza delle caratteristiche minime per la configurazione di una strada urbana come "a scorrimento veloce" per rendere legittimo il posizionamento dell'apparecchio fisso di rilevazione elettronica della velocità (nella specie la Corte ha escluso che l'esistenza di una doppia striscia fosse sufficiente per qualificare la strada come strada a due carreggiate).
(Cassazione Civile, 17 febbraio 2023, n. 5078)
Il risarcimento in caso di danno lungo latente
In caso di danno c.d. lungolatente (nella specie, contrazione di epatite C, asintomatica per più di venti anni, derivante da trasfusione), il diritto al risarcimento del danno biologico sorge solo con riferimento al momento di manifestazione dei sintomi e non dalla contrazione dell'infezione, in quanto esso non consiste nella semplice lesione dell'integrità psicofisica in sé e per sé considerata, bensì nelle conseguenze pregiudizievoli per la persona, sicché, in mancanza di dette conseguenze, difetta un danno risarcibile, altrimenti configurandosi un danno "in re ipsa", privo di accertamento sul nesso di causalità giuridica (necessario ex art. 1223 c.c.) tra evento ed effetti dannosi.
(Cassazione Civile, 17 febbraio 2023, n. 5119)