Figlio maggiorenne e mantenimento mediante sostegno sociale
Il figlio di genitori divorziati, che abbia ampiamente superato la maggiore età, e non abbia reperito una occupazione lavorativa stabile o che, comunque, lo remuneri in misura tale da renderlo economicamente autosufficiente, non può soddisfare l'esigenza a una vita dignitosa, alla cui realizzazione ogni giovane adulto deve aspirare, mediante l'attuazione mera dell'obbligo di mantenimento del genitore, quasi che questo sia destinato ad andare avanti per sempre; egli deve far fronte al suo stato attraverso i diversi strumenti di ausilio, ormai di dimensione sociale, che sono finalizzati ad assicurare sostegno al reddito; resta ferma solo l'obbligazione alimentare, da azionarsi nell'ambito familiare per supplire a ogni più essenziale esigenza di vita dell'individuo bisognoso.
(Cassazione Civile, ordinanza, 7 ottobre 2022, n. 29264)
Il venditore-costruttore non è appaltatore nei confronti dell'acquirente
La circostanza che il venditore sia anche il costruttore del bene compravenduto non vale ad attribuirgli le veste di appaltatore nei confronti dell'acquirente con la conseguenza che quest'ultimo non acquista la qualità di committente nei confronti del primo. L'acquirente non può pertanto esercitare l'azione per ottenere l'adempimento del contratto d'appalto e l'eliminazione dei difetti dell'opera a norma degli artt. 1667 e 1668 c.c., spettando tale azione, di natura contrattuale, esclusivamente al committente nel contratto d'appalto, diversamente da quella prevista dall'art. 1669 c.c. di natura extracontrattuale operante non solo a carico dell'appaltatore ed a favore del committente, ma anche a carico del costruttore ed a favore dell'acquirente (fattispecie relativa alla richiesta di risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali da parte di due acquirenti, che avevano acquistato un immobile con un impianto di condizionamento d'aria non funzionante).
(Cassazione Civile, 10 ottobre 2022, n. 29349)
Valide anche le multe con autovelox a noleggio
Nel caso di rilevamento di velocità di veicoli a mezzo di apparecchiature noleggiate, il contratto intercorso tra il Comune e la società di noleggio non si inserisce nella sequenza procedimentale che sfocia nella rilevazione dell’infrazione rilevata e contestata all’utente della strada e non condiziona la sussistenza della violazione accertata tramite tali apparecchi di rilevazione.
(Cassazione Civile, 4 ottobre 2022, n. 28719)
Il distacco parziale della verniciatura dell'auto usata è causa di risoluzione
Il distacco parziale manifestatosi nella verniciatura di un auto è difetto che ne impedisce il normale utilizzo della autovettura, che per quanto usata deve essere conforme alle caratteristiche dovute del prodotto (accolta, nella specie, la richiesta di risoluzione del contratto di compravendita di una autovettura usata con conseguente restituzione della somma versata quale prezzo di acquisto).
(Cassazione Civile, 3 ottobre 2022, n. 28583)
Va radiato il legale che si appropria di somme di pertinenza dei suoi assistiti
Va radiato l'avvocato che si appropria di somme di pertinenza del suo cliente, omettendo di informarlo dell'esito di un processo che lo aveva visto vittorioso o comunque trattenendo somme che gli erano state affidate per altri scopi e nell'interesse dell'assistito.
(Cassazione Civile, Sezioni Unite, 30 settembre 2022, n. 28468)
Le clausole che delimitano il rischio vanno intese in senso sfavorevole all’assicuratore
Le clausole di polizza che delimitano il rischio assicurato non possano prescindere dalle condizioni generali, condizioni che sono in ogni caso soggette al criterio ermeneutico posto dall'art. 1370 c.c. e, pertanto, nel dubbio devono essere intese in senso sfavorevole all'assicuratore.
(Cassazione Civile, 28 settembre 2022, n. 28173)
Distanza minima di 10 metri tra le pareti finestrate di edifici antistanti
L'obbligo di rispettare una distanza minima di 10 metri tra pareti finestrate e pareti di edifici antistanti, previsto dall'art. 9, d.m. 1444/1968, vale anche quando la finestra di una parete non fronteggi l'altra parete (per essere quest'ultima di altezza minore dell'altra), tranne che le due pareti aderiscano in basso l'una all'altra su tutto il fronte e per tutta l'altezza corrispondente, senza interstizi o intercapedini residui.
(Cassazione Civile, 27 settembre 2022, n. 28147)
Installazione della canna fumaria nel muro condominiale
Legittima la collocazione a cura di alcuni condomini di una canna fumaria nel muro condominiale (in corrispondenza della proprietà di altro condomino) atteso l’accertamento, mediante ctu, che la canna in questione era stata installata in un precedente condotto che già fungeva da collettore di fumi, che essa non dirigeva fumi verso la proprietà vicina e che risultava inesistente la compromissione statica dell’edificio.
(Cassazione Civile, ordinanza, 27 settembre 2022, n. 28158)
Sulla natura composita dell’assegno divorzile
Ai fini del riconoscimento dell'assegno divorzile, il giudice del merito deve tenere conto sia dell'impossibilità per l'ex coniuge richiedente di procurarsi mezzi economici adeguati a condurre una vita libera e dignitosa, sia del contributo apportato dallo stesso alla costruzione del patrimonio familiare e dell'altro coniuge, valutando in particolare l'incapacità di procurarsi detti mezzi in relazione alle scelte compiute in vista della realizzazione della vita familiare, che abbiano comportato la perdita di opportunità formative o il sacrificio di aspirazioni professionali.
(Cassazione Civile, 23 settembre 2022, n. 27948)
Nessuna omologazione del piano se la percentuale ai creditori è irrisoria
Nell'ambito delle procedure di sovraindebitamento disciplinate dalla legge 3/2012 il piano del consumatore non può essere omologato dal Tribunale se la percentuale offerta ai creditori chirografari è di 'assai esigua entità. In tal modo, infatti, il piano difetta della causa concreta consistente nella regolamentazione della situazione di sovraindebitamento mediante il soddisfacimento effettivo, seppur parziale, dei creditori (nel caso di specie la percentuale offerta ai chirografari era 3,82% e il debitore era un professionista giovane con possibilità di incrementare in futuro la propria consistenza patrimoniale e reddituale).
(Cassazione Civile, 26 settembre 2022, n. 28013)