Sulla regolamentazione dell’uso dei posti auto condominiali

La riassegnazione dei posti auto nel cortile comune è modificabile solo con il consenso di tutti i condomini. Non è sufficiente il raggiungimento in assemblea della maggioranza dei voti.

(Cassazione Civile, ordinanza, 16 maggio 2022, n. 15613)


Sulla responsabilità del notaio che non effettua le verifiche nei registri immobiliari

Ricorre la responsabilità solidale ex art. 2055 c.c. pur se il fatto dannoso sia derivato da più azioni od omissioni, dolose o colpose, costituenti fatti illeciti distinti, e anche diversi, sempre che le singole azioni o omissioni, legate da un vincolo di interdipendenza, abbiano concorso in maniera efficiente alla produzione dell'intero danno. Ne consegue che deve ritenersi sussistente il vincolo della solidarietà tra il notaio rogante l'atto di compravendita ed il venditore dell'immobile nell'ipotesi in cui l'acquirente abbia subito l'evizione del bene in forza di un pignoramento trascritto e della cui esistenza il notaio non lo aveva informato.

(Cassazione Civile, ordinanza, 16 maggio 2022, n. 15512)


Responsabilità degli amministratori per la mancanza di scritture contabili

La mancanza di scritture contabili, ovvero la sommarietà di redazione di esse o la loro inintelligibilità, non è in sé sufficiente a giustificare la condanna dell'amministratore in conseguenza dell'impedimento frapposto alla prova occorrente ai fini del nesso rispetto ai fatti causativi del dissesto. Essa presuppone, invece, per essere valorizzata in chiave risarcitoria nel contesto di una liquidazione equitativa, che sia comunque previamente assolto l'onere della prova circa la l'esistenza di condotte per lo meno astrattamente causative di un danno patrimoniale; sicché il criterio del deficit fallimentare resta sì applicabile, ma soltanto come criterio equitativo, per l'ipotesi di impossibilità di quantificare esattamente il danno in conseguenza dell'affermazione di esistenza della prova - almeno presuntiva - di condotte di tal genere.

(Cassazione Civile, 12 maggio 2022, n. 15245)


Condominio: sistema di videosorveglianza anche senza unanimità

Le deliberazioni concernenti l'installazione su parti comuni di impianti volti a consentire la videosorveglianza di essi sono approvate dall'assemblea con la maggioranza di cui all'art. 1136, comma 2, c.c., ossia con un numero di voti che rappresenti la maggioranza degli intervenuti e almeno la metà del valore dell'edificio.

(Cassazione Civile, 15 maggio 2022, n. 14969)


L’ex moglie, sebbene autonoma, ha diritto all'assegno divorzile per gli anni dedicati alla famiglia

Nel valutare la spettanza dell'assegno divorzile si deve tenere conto della funzione non solo assistenziale ma anche perequativa e compensativa di tale contributo; ovvero, i vari criteri sono da ritenere equiordinati, essendo lo squilibrio economico-reddituale una precondizione di fatto della decisione sulla spettanza dell'assegno divorzile; sicché, ove il coniuge richiedente, dopo essersi dedicato nei primi anni del matrimonio esclusivamente alla famiglia, abbia intrapreso un'attività lavorativa a tempo parziale, occorre accertare il momento in cui è maturata tale decisione e le ragioni della stessa, nonché verificare se essa sia stata effettuata in autonomia o concordata con l'altro coniuge e se l'attività sia stata fin dall'origine a tempo parziale, considerando infine se, anche in relazione all'età del richiedente, detta scelta debba considerarsi ormai irreversibile, oppure se quest'ultimo possa ancora incrementare il proprio reddito, optando per la prestazione di lavoro a tempo pieno (confermato, seppur in misura ridotta, l'assegno divorzile per l'ex moglie, risultando decisivo il riferimento al contributo offerto dalla donna, nei primi anni di matrimonio, alla conduzione della famiglia e all'accudimento dei figli).

(Cassazione Civile, 9 maggio 2022, n. 14582)


Legittimo il divieto imposto di registrare le lezioni tenute in classe

La voce di una persona registrata da un apparecchio elettronico costituisce un dato personale se e in quanto essa consente di identificare la persona interessata. Nella registrazione della lezione che si svolge in una classe possono essere contenuti interventi degli studenti, la cui persona è facilmente identificabile, trattandosi di una comunità ristretta. Ne deriva che legittimamente la dirigenza scolastica, richiesta dagli alunni di adottare provvedimenti, ha disposto la cessazione delle registrazioni delle lezioni da parte del professore.

(Cassazione Civile, sez. lavoro, 5 maggio 2022, n. 14270)


Psicoterapia per elaborare il lutto: no al risarcimento

Il ricorso a sedute di psicoterapia non comporta un eccezionale rimedio al danno, integrando piuttosto una tipica situazione di elaborazione del lutto. Per ottenere una maggiorazione del danno è necessario motivare la ragione per cui il ricorso a quelle sedute di psicoterapia ha costituito una eccezionale condizione rispetto a quelle che normalmente conseguono all'illecito (cassata, nella specie, la decisione dei giudici del merito che avevano riconosciuto una maggiorazione del cinquanta per cento del danno a favore della vedova di un cacciatore rimasto ucciso durante una battuta di caccia, in quanto la donna aveva avuto la necessità di sottoporsi a sedute di psicoterapia per elaborare il lutto subito).

(Cassazione Civile, 9 maggio 2022, n. 14549)


Sulla riduzione dell’assegno divorzile dovuto dal marito risposato (e deve sostenere maggiori spese)

Le maggiori spese affrontate dall'ex marito a causa della convivenza con la seconda moglie non possono legittimare la sua richiesta di vedere eliminato o, almeno, ridotto l'assegno divorzile riconosciuto all'ex moglie (va respinto il reclamo proposto dall'uomo e mirato ad ottenere «l'eliminazione o la riduzione del suo obbligo di assegno divorzile, quantificato in 400 euro mensile» in favore dell'ex moglie).

(Cassazione Civile, ordinanza, 4 maggio 2022, n. 14162)


Urto del traghetto contro il pontile: da provare il risarcimento al viaggiatore

Nel contratto di trasporto di persone, il viaggiatore danneggiato ha l'onere di provare, oltre all'esistenza ed all'entità del danno, il nesso esistente tra il trasporto e l'evento dannoso, mentre incombe al vettore, al fine di liberarsi della presunzione di responsabilità posta a suo carico dall'art. 1681 c.c., comma 1, la prova che l'evento dannoso era imprevedibile e non evitabile usando la normale diligenza, ferma restando la possibilità che l'eventuale condotta colposa del danneggiato assuma rilievo ai sensi della previsione dell'art. 1227 c.c..(escluso, nella specie, il risarcimento richiesto dalla vittima di un sinistro verificatosi a seguito dell'urto del traghetto su cui stava viaggiando contro un pontile, atteso che il danneggiato non aveva fornito prove sufficienti della modalità del sinistro e del nesso causale tra lo stesso e le lesioni subite).

(Cassazione Civile, 3 maggio 2022, n. 13958)


Il numero dei tovaglioli è rilevante per l’accertamento del reddito di impresa

L'accertamento induttivo del reddito, ai sensi del d.P.R. n. 600 del 1973, art. 39, comma 1, lett. d), operato mediante la determinazione dei ricavi di un'impresa di ristorazione in base al consumo unitario dei tovaglioli utilizzati (risultante per quelli di carta dalle fatture o ricevute di acquisto e per quelli di stoffa dalle ricevute della lavanderia), è legittimo, in quanto costituisce un dato assolutamente normale quello secondo cui per ciascun pasto ogni cliente adoperi un solo tovagliolo e rappresentando, quindi, il numero di questi un fatto noto idoneo, anche di per sé solo, a lasciare presumere il numero dei pasti effettivamente consumati, pur dovendosi ragionevolmente sottrarre dal totale una certa percentuale di tovaglioli normalmente utilizzati per altri scopi, quali i pasti dei dipendenti, l'uso da parte dei camerieri e le evenienze più varie per le quali ciascun cliente può essere indotto ad utilizzare più tovaglioli.

(Cassazione Civile, 27 aprile 2022, n. 13169)