Posti auto condominiali: limiti ai poteri della delibera

Né il regolamento di Condominio in senso proprio, né una deliberazione organizzativa approvata dall’assemblea possono validamente disporre l'assegnazione nominativa, in via esclusiva e per un tempo indefinito, a favore dei singoli condomini di posti fissi nel cortile comune per il parcheggio della loro autovettura.

(Cassazione Civile, 21 marzo 2022, n. 9069)


Cambio della sede lavorativa e riduzione dell’assegno all’ex coniuge

Il trasferimento della sede lavorativa, con l’avvicinamento a casa dell'ex coniuge beneficiario dell'assegno di divorzio, deve essere preso in considerazione dal giudice ai fini della quantificazione dell'assegno stesso.

(Cassazione Civile, 16 marzo 2022, n. 8577)


Il comportamento imprevedibile del pedone esclude la responsabilità dell’automobilista investitore

La responsabilità del conducente che investa il pedone è esclusa non solo in ragione dell'attraversamento della strada fuori dalle strisce pedonali, ma solo se sia dimostrata la ricorrenza di un comportamento imprevedibile ed anormale dell'investito tale che l'investitore non abbia l'oggettiva possibilità di avvistarlo e di evitare l'evento, ricorrendo ad una manovra salvifica, sempreché all'investitore non sia rimproverabile la violazione delle regole della circolazione stradale e quelle di comune prudenza (nella specie, il repentino attraversamento della strada - congestionata dal traffico - , compiuto dal pedone uscito dalla vegetazione di un'aiuola e lontano dalle strisce, escludeva l'automobilista da ogni responsabilità per l'investimento).

(Cassazione Civile, 18 marzo 2022, n. 8940)


Cosa accade quando l’impresa di pulizie non consegna il Durc al Condominio

L'amministratore di condominio è tenuto a chiedere alle aziende tutti i documenti necessari a dimostrare la loro regolarità a livello legale e di tutela della sicurezza dei dipendenti e il DURC è proprio uno dei documenti principali da esigere per capire se un'impresa di pulizie è idonea ad operare all'interno del condominio. Se quest’ultima non consegna il DURC commette inadempimento contrattuale per cui IL condominio può rifiutarsi di pagare le fatture, a norma dell’art. 1460 c.c..

(Cassazione Civile, ordinanza, 9 febbraio 2022, n. 4079)


Condotta imprudente della vittima e perdita del diritto al risarcimento

La condotta della vittima che, in stato di alterazione provocato dall’alcool, scavalca un guard-rail per poi precipitare nel sottostante strapiombo è idonea a interrompere il nesso eziologico tra la situazione di fatto rappresentata dallo stato dei luoghi sotto il profilo dell'omessa custodia ex art. 2051 c.c., da parte dell'Ente custode, ovvero del comportamento colposo dell'Ente ex art. 2043, sia pur sotto il profilo del concorso alla produzione dell'evento di danno.

(Cassazione Civile, ordinanza, 14 marzo 2022, n. 8098)


Sull’estensione territoriale del contrassegno invalidi

Il cosiddetto “contrassegno invalidi”, che autorizza la circolazione e la sosta del veicolo adibito al trasporto di una persona con capacità di deambulazione sensibilmente ridotte anche all'interno delle zone urbane a traffico limitato e delle aree pedonali urbane, è rilasciato alla persona disabile in quanto tale, in modo che questa se ne possa servire esponendolo su qualsiasi veicolo adibito in quel momento al suo servizio e, perciò, la sua validità non è limitata al territorio del Comune che abbia rilasciato tale contrassegno, ma è estesa a tutto il territorio nazionale.

(Cassazione Civile, ordinanza, 14 marzo 2022, n. 8226)


Superbonus 110%: delibera annullabile se non è previsto nell’ordine del giorno

É annullabile per violazione dell’art. 66 disp. att. c.c. la delibera condominiale se contiene la discussione di un argomento non previsto nell’ordine del giorno indicato nella lettera di convocazione. Nello specifico, l’omessa individuazione nella predetta del punto relativo allo studio di fattibilità sui lavori oggetto di super bonus comporta un’irregolarità che inficia in modo significativo il processo di formazione della volontà dell’assemblea, da un lato impedendo in capo ai condomini una scelta consapevole in ordine alla partecipazione all’assemblea, e dall’altro non consentendo agli stessi la possibilità di approfondire, in fase precedente all’assemblea, tale aspetto.

(Tribunale di Pavia, 24 febbraio 2022, n. 234)


Natura e criteri di determinazione dell’assegno in favore dell’ex coniuge

Il riconoscimento dell'assegno di divorzio in favore dell'ex coniuge, cui deve attribuirsi una funzione assistenziale ed in pari misura compensativa e perequativa, ai sensi dell'art. 5, comma 6, l. n. 898/1970, richiede l'accertamento dell'inadeguatezza dei mezzi dell'ex coniuge istante, e dell'impossibilità di procurarseli per ragioni oggettive, applicandosi i criteri equiordinati di cui alla prima parte della norma, i quali costituiscono il parametro cui occorre attenersi per decidere sia sulla attribuzione sia sulla quantificazione dell'assegno. Il giudizio dovrà essere espresso, in particolare, alla luce di una valutazione comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti, in considerazione del contributo fornito dal richiedente alla conduzione della vita familiare ed alla formazione del patrimonio comune, nonché di quello personale di ciascuno degli ex coniugi, in relazione alla durata del matrimonio ed all'età dell'avente diritto.

(Cassazione Civile, 11 marzo 2022, n. 8057)


Mediazione immobiliare: quando sorge il diritto alla provvigione?

Non sussiste il diritto alla provvigione in capo al mediatore quando una prima fase delle trattative avviate con il suo intervento non dia risultato positivo e la conclusione dell'affare, cui le parti siano successivamente pervenute, è indipendente dall'intervento del mediatore che le abbia poste originariamente in contatto, ove la ripresa delle trattative sia intervenuta per effetto di iniziative nuove assolutamente non ricollegabili alle precedenti né da queste condizionate.

(Tribunale di Milano, 5 gennaio 2022, n. 30)


Sui diritti del promissario acquirente in caso di mancata cancellazione delle ipoteche

Il promissario acquirente di un immobile, garantito libero da ipoteche ma, in realtà, da esse gravato, può, infatti, legittimamente rifiutare di stipulare il contratto definitivo se, come accertato nel caso in esame, alla data fissata per la relativa stipulazione, tali formalità pregiudizievoli non siano cancellate dal promittente venditore, avendo, in tale ipotesi, solo la facoltà, non l'obbligo, ai sensi dell'art. 1482, comma 1°, c.c. (applicabile al contratto preliminare), di chiedere al giudice la fissazione di un termine per la liberazione dal vincolo da parte del promittente venditore.

(Cassazione Civile, ordinanza, 9 marzo 2022, n. 7612)