Normale rischio dell'attività sportiva e risarcimento del danno
L'attività agonistica implica l'accettazione del rischio ad essa inerente da parte di coloro che vi partecipano, per cui i danni da essi eventualmente sofferti rientranti nell'alea normale ricadono sugli stessi, onde è sufficiente che gli organizzatori, al fine di sottrarsi ad ogni responsabilità, abbiano predisposto le normali cautele atte a contenere il rischio nei limiti confacenti alla specifica attività sportiva, nel rispetto di eventuali regolamenti sportivi (escluso il risarcimento per l'uomo colpito al naso durante un esame per il conseguimento di un livello superiore di Ju Jitsu, nel corso del quale egli era stato chiamato a fare da "sagoma umana").
(Cassazione Civile, ordinanza, 19 novembre 2021, n. 35602)
Sulla costituzione di una servitù che altera la cosa comune
È illegittima l'apertura di un varco praticata da un condomino nel muro dell'edificio condominiale al fine di mettere in comunicazione l'appartamento di sua proprietà esclusiva con l'andito di una scala destinata a servire un'altra parte del fabbricato, comportando tale utilizzazione l'imposizione sul bene oggetto di condominio parziale di un peso che dà luogo ad una servitù in favore di una unità immobiliare esterna alla limitata contitolarità di esso, con conseguente alterazione della destinazione della cosa comune.
(Cassazione Civile, ordinanza, 22 novembre 2021, n. 35955)
Sui doveri di sollecitazione, dissuasione ed informazione dell’avvocato
Nell'adempimento dell'incarico professionale conferitogli, l'obbligo di diligenza da osservare ai sensi del combinato disposto di cui agli artt. 1176, comma 2, e 2236 c.c. impone all'avvocato di assolvere, sia all'atto del conferimento del mandato che nel corso dello svolgimento del rapporto, (anche) ai doveri di sollecitazione, dissuasione ed informazione del cliente, essendo tenuto a rappresentare a quest'ultimo tutte le questioni di fatto e di diritto, comunque insorgenti, ostative al raggiungimento del risultato, o comunque produttive del rischio di effetti dannosi; di richiedergli gli elementi necessari o utili in suo possesso; di sconsigliarlo dall'intraprendere o proseguire un giudizio dall'esito probabilmente sfavorevole.
(Cassazione Civile, ordinanza, 17 novembre 2021, n. 34993)
Vizi del consenso nell’appalto ed annullabilità del contratto
In tema di vizi del consenso deve essere annullato ex artt. 1427 e 1439 c.c. il contratto di appalto avente ad oggetto il rifacimento della pavimentazione di uno stabilimento industriale ove l’appaltatore, ai fini dell’aggiudicazione dell’appalto, abbia carpito il consenso del committente mediante modalità fraudolente costituite dall’utilizzo durante la prova campione di materiali o prodotti diversi da quelli convenuti per la prova. Il contratto di appalto successivamente stipulato è affetto da dolo determinante dell’appaltatore e deve essere annullato con conseguente onere restitutorio di quanto versato dal committente a titolo di anticipo sull’opera. (Nella specie è stato annullato il contratto di appalto avendo ritenuto provate le circostanze relative all’utilizzo, non dichiarato, da parte dell’appaltatore, nella fase della prova campione, di un materiale ulteriore rispetto al prodotto commerciale che era stato convenuto).
(Tribunale di Milano, 10 novembre 2021)
Sul diritto de genitore di trasferire all’estero la residenza propria e del figlio
Nelle controversie nelle quali si discuta del diritto del genitore affidatario di trasferire la residenza propria e del figlio all’estero, occorre operare un bilanciamento tra il suddetto diritto con il diritto del minore a conservare la bi-genitorialità, impegnando ciascun genitore a garantire la presenza dell’altro nella vita del figlio, salde relazioni affettive e una stabile consuetudine di vita.
(Cassazione Civile, 11 novembre 2021, n. 33608)
Irregolarità c.d. informative o puramente formali
L’intervento del tribunale ex art. 2409 c.c. è ipotizzabile esclusivamente quando l’operato dell’organo amministrativo (o anche di quello di controllo) si profila come gravemente azzardato nello svolgimento dell’attività di amministrazione, con conseguente prevedibile verificarsi di conseguenze fortemente negative per la società (come potrebbe ad esempio accadere in presenza di operazioni che esulano palesemente dall’oggetto sociale o che siano in contrasto con esso, oppure in presenza di sistematiche violazioni di norme, oppure nel caso in cui vengano praticate condizioni di favore che si traducono in un una perdita per la società, essendo prive di reale contropartita).
(Tribunale di Catanzaro, 22 Settembre 2021)
Malfunzionamento della linea telefonica mobile e risarcimento del danno
E’ risibile la richiesta di risarcimento se il malfunzionamento della linea telefonica mobile è avvenuto a macchia di leopardo sul territorio nazionale e in fasce orarie caratterizzate da un uso ridotto dello smartphone, ossia in orario notturno.
(Cassazione Civile, 9 novembre 2021, n. 32812)
Garante Privacy: stop alle ricette mediche appese fuori dalla finestra di studio
Deve essere sanzionato il medico “di famiglia” che ha affisso le ricette mediche con le mollette da bucato fuori dalla finestra dello studio, situato al piano terra, con affaccio su una pubblica via, rendendo così visibili a chiunque il nome degli assistiti e il contenuto delle relative prescrizioni.
(Garante Privacy, provvedimento, 28 ottobre 2021, n. 392)
Sulla liquidazione del danno da perdita del familiare cagionata da errore medico
Al fine di garantire non solo un'adeguata valutazione delle circostanze del caso concreto, ma anche l'uniformità di giudizio a fronte di casi analoghi, il danno da perdita del rapporto parentale deve essere liquidato seguendo una tabella basata sul sistema a punti, che preveda, oltre l'adozione del criterio a punto, l'estrazione del valore medio del punto dai precedenti, la modularità e l'elencazione delle circostanze di fatto rilevanti, tra le quali, da indicare come indefettibili, l'età della vittima, l'età del superstite, il grado di parentela e la convivenza, nonché l'indicazione dei relativi punteggi, con la possibilità di applicare sull'importo finale dei correttivi in ragione della particolarità della situazione, salvo che l'eccezionalità del caso non imponga, fornendone adeguata motivazione, una liquidazione del danno senza fare ricorso a tale tabella.
(Cassazione Civile, 10 novembre 2021, n. 33005)
Legittimo l’affido del minore al Comune in caso di accesa conflittualità genitoriale
Poiché l’art. 337 ter c.c. attribuisce al giudice del merito un potere amplissimo in ordine all’adozione dei provvedimenti più convenienti per la prole, è legittimo l’affidamento del minore al Comune di residenza in presenza di una situazione di conflittualità accesa tra genitori (comportamento prepotente ed aggressivo del padre e oggettiva difficoltà della madre, anche perché soggetto debole, di avere un confronto sereno con il padre, per le decisioni di rilievo riguardanti il minore).
(Cassazione Civile, 8 novembre 2021, n. 32404)