Sull’obbligo dell’istituto scolastico di vigilare sulla sicurezza e l’incolumità degli allievi

L'ammissione dell'allievo a scuola determina l'instaurazione di un vincolo negoziale dal quale sorge, a carico dell'istituto, l'obbligazione di vigilare sulla sicurezza e l'incolumità dell'alunno nel tempo in cui questi fruisce della prestazione scolastica. In virtù di detto principio sussiste quindi la responsabilità dell'amministrazione scolastica ed il conseguente diritto al risarcimento danno subito da un alunno che, durante lo svolgimento dell'orario scolastico, in conseguenza di uno spintonamento da parte di un altro alunno cadeva a terra urtando con la schiena il piedistallo in legno di supporto alla lavagna.

(Cassazione Civile, ordinanza, 8 novembre 2021, n. 32377)


Pagamento del premio ed effetti sulla copertura assicurativa

In tema di mancanza di copertura assicurativa, il pagamento del premio non ha effetti retroattivi (confermata la decisione dei giudici del merito secondo cui non poteva riconoscersi effetto sanante al fatto che il premio fosse stato pagato con retrodatazione della decorrenza della copertura assicurativa).

(Cassazione Civile, 5 novembre 2021, n. 32191)


La scuola cattolica paga i danni all'insegnante discriminata per l'orientamento sessuale

Deve essere riconosciuto il danno morale in favore di un'insegnante a cui non è stato rinnovato il contratto da un istituto religioso a causa del suo presunto orientamento sessuale. Il danno spetta perché la discriminazione getta discredito sulla persona lesa e la umilia.

(Cassazione Civile, Sezione Lavoro, ordinanza, 2 novembre 2021, n. 31071)


Preliminare di preliminare e diritto del mediatore alla provvigione

Al fine di riconoscere al mediatore il diritto alla provvigione, l'affare deve ritenersi concluso quando, tra le parti poste in relazione dal mediatore medesimo, si sia costituito un vincolo giuridico che abiliti ciascuna di esse ad agire per la esecuzione specifica del negozio, nelle forme di cui all'art. 2932 c.c., ovvero per il risarcimento del danno derivante dal mancato conseguimento del risultato utile del negozio programmato. Va, invece, escluso il diritto alla provvigione qualora tra le parti non sia stato concluso un 'affare' in senso economico-giuridico, ma si sia soltanto costituito un vincolo idoneo a regolare le successive articolazioni del procedimento formativo dell'affare, come nel caso in cui sia stato stipulato un cd. 'preliminare di preliminare'.

(Cassazione Civile, ordinanza, 5 novembre 2021, n. 32066)


Linee guida, protocolli e responsabilità medica

Non può considerarsi esclusa la responsabilità del medico riguardo l'evento lesivo subito dal paziente per il solo fatto di aver seguito le linee guida o di protocollo, avendo il medico il dovere di curare utilizzando i presidi e le conoscenze di cui la scienza dispone al momento.

(Cassazione Penale, 30 settembre 2021 n. 37617)


Nuova convivenza dell’ex coniuge

Allo stato attuale, l’instaurazione della nuova convivenza non comporta la perdita automatica ed integrale del diritto all’assegno. La scelta di intraprendere un nuovo percorso di vita insieme ad un’altra persona non è però irrilevante: l’ex coniuge, in virtù del suo nuovo progetto di vita e del principio di autoresponsabilità, non può continuare a pretendere la corresponsione della componente assistenziale dell’assegno. Tuttavia, non perde il diritto alla liquidazione della componente compensativa dell’assegno, che verrà quantificata tenendo anche in conto la durata del matrimonio, purché provi il suo apporto alla realizzazione del patrimonio familiare, o del patrimonio personale dell’ex coniuge, nonché le eventuali rinunce concordate ad occasioni lavorative e di crescita professionale in costanza di matrimonio.

(Cassazione Civile, Sezioni Unite, 5 novembre 2021, n. 32198)


Sull’obbligo di potatura delle piante poste a confine tra i due fondi

In base alla formulazione dell’art. 898 c.c., il vicino può agire per invocare la condanna del proprietario dell'essenza ad eseguirne la potatura, esercitando in tal modo una domanda di tutela in forma specifica; ma può anche agire per essere autorizzato dal giudice ad eseguire la potatura predetta, a spese del vicino che non vi provveda, formulando in tal guisa un'istanza di tutela per equivalente.

(Cassazione Civile, ordinanza, 27 ottobre 2021, n. 30188)


La donazione immobiliare tra i promessi sposi decade se il matrimonio poi non si celebra più

I doni tra fidanzati, di cui all'art. 80 c.c., non essendo equiparabili né alle liberalità in occasione di servizi, né alle donazioni fatte in segno tangibile di speciale riconoscenza per i servizi resi in precedenza dal donatario, né alle liberalità d'uso, ma costituendo vere e proprie donazioni, come tali soggette ai requisiti di sostanza e di forma previsti dal codice, possono essere integrati anche da donazioni immobiliari, ivi comprese le donazioni indirette; anche in questa eventualità, ai fini dell'azione restitutoria, occorre accertare sempre e soltanto che i doni siano stati fatti "a causa della promessa di matrimonio", e che si giustifichino per il sol fatto anzidetto, al punto da non trovare altra plausibile giustificazione al di fuori di questo; tale circostanza opera nel contesto di una presupposizione, sicché ove sia accertato il sopravvenuto venir meno della causa donandi (in caso di donazione indiretta immobiliare fatta in previsione di un futuro matrimonio poi non celebrato) si determina la caducazione dell'attribuzione patrimoniale al donatario senza incidenza, invece, sull'efficacia del rapporto fra il venditore e il donante, il quale per effetto di retrocessione viene ad assumere la qualità di effettivo acquirente.

(Cassazione Civile, 25 ottobre 2021, n. 29980)


Trattative e responsabilità precontrattuale: il limite dell’interesse negativo

In materia di responsabilità precontrattuale il pregiudizio risarcibile è circoscritto nei limiti dello stretto interesse negativo (contrapposto all'interesse all'adempimento), rappresentato sia dalle spese inutilmente sopportate nel corso delle trattative in vista della conclusione del contratto, sia dalla perdita di ulteriori occasioni per la stipulazione con altri di un contratto altrettanto o maggiormente vantaggioso, e dunque non comprende, in particolare, il lucro cessante risarcibile se il contratto non fosse stato poi adempiuto o fosse stato risolto per colpa della controparte.

(Cassazione Civile, 27 ottobre 2021, n. 30186)


Sono gravi difetti i vizi che influiscono negativamente ed in modo considerevole sul godimento dell’opera

In tema di appalto privato, configurano gravi difetti dell'edificio, a norma dell'art. 1669 c.c., anche le carenze costruttive dell'opera che pregiudicano o menomano in modo grave il normale godimento o la funzionalità o l'abitabilità della medesima, come allorché la realizzazione sia avvenuta con materiali inidonei o non a regola d'arte ed anche se incidenti su elementi secondari ed accessori dell'opera, purché tali da influire negativamente ed in modo considerevole sul suo godimento e da comprometterne la normale utilità in relazione alla sua destinazione economica e pratica, e per questo eliminabili solo con lavori di manutenzione, ancorché ordinaria, e cioè mediante opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici.

(Cassazione Civile, ordinanza, 19 ottobre 2021, n. 28859)