Sul diritto del nato da parto anonimo ad accedere ad alcune informazioni sulle proprie origini

Il diritto a conoscere l’identità della madre deve essere contemperato con la persistenza della volontà di questa di rimanere anonima e deve essere esercitato secondo modalità che ne proteggano la dignità, tenendo dunque in considerazione la salute della donna e la sua condizione personale e familiare (nella fattispecie, è stata così confermata la sentenza di merito che aveva escluso il diritto del figlio a conoscere l’identità della propria madre, in quanto la donna era in età molto avanzata e versava in gravi condizioni di salute anche psichica); dall’altro lato, ha precisato che tale diritto va tenuto distinto da quello ad accedere alle informazioni sanitarie sulla salute della madre, al fine di accertare la sussistenza di eventuali malattie ereditarie trasmissibili, che può essere esercitato indipendentemente dalla volontà della donna e anche prima della sua morte, purché ne sia garantito l’anonimato “erga omnes”, anche dunque nei confronti del figlio.

(Cassazione Civile, 9 agosto 2021, n. 22497)


La costruzione realizzata in costanza di matrimonio da uno dei coniugi sul suo fondo

In tema di separazione tra coniugi, nel caso di costruzione di un immobile in comunione legale su suolo di esclusiva proprietà di uno di due, al coniuge non proprietario, che abbia contribuito all'onere della costruzione spetta, previo assolvimento dell'onere della prova di aver fornito il proprio sostegno economico, il diritto di ripetere nei confronti dell'altro coniuge le somme spese a tal fine.

(Cassazione Civile, ordinanza, 3 agosto 2021, n. 22193)


La regia di un’opera lirica è opera dell’ingegno

La regia, invero, quale "reggenza" o "direzione", per definizione "tiene insieme" l'intero spettacolo: sia esso cinematografico, teatrale o lirico, si tratta della decisione ultima su tutte le componenti che contribuiscono al risultato definitivo, dall'a scenografia ai costumi, dal ritmo ai movimenti sul palco, dai toni alle pause, dai colori alle luci. Come tale essa è suscettibile del più alto contenuto creativo, secondo la fattispecie normativa del diritto d’autore.

(Cassazione Civile, ordinanza 18 giugno 2021 n. 17565)


Indipendenza economica ed assegno divorzile

Se moglie e marito sono stati indipendenti, da un punto di vista economico, anche a matrimonio in corso, allora non è ipotizzabile il riconoscimento dell'assegno divorzile a corredo della chiusura definitiva del legame coniugale.

(Cassazione Civile, ordinanza, 4 agosto, n. 22241)


Esclusa la prededucibilità del credito dell’avvocato per l’attività a favore della società ma contro il concordato

In tema di prededuzione in sede fallimentare, l’art. 111, comma 2, l. fall. considera prededucibili i crediti sorti in occasione o in funzione delle procedure concorsuali individuandoli dunque sulla base di un doppio criterio, cronologico e teleologico. Ciò posto, non è comunque sufficiente che un credito sorga durante la pendenza della procedura concorsuale, dovendo il professionista fornire la prova di adeguatezza finalistica dell’attività espletata rispetto ai compiti della procedura.

(Cassazione Civile, ordinanza, 10 agosto, n. 22604)


La nozione di circolazione è estesa a qualunque uso di un veicolo che sia conforme alla sua funzione abituale (anche su area privata).

Ai fini dell'operatività della garanzia r.c.a., è necessario che il veicolo, nel trovarsi sulla strada di uso pubblico o sull'area ad essa parificata, mantenga le caratteristiche che lo rendano tale in termini concettuali e, quindi, in relazione alle sue funzionalità, non solo sotto il profilo logico, ma anche delle eventuali previsioni normative, risultando invece indifferente l'uso che in concreto se ne faccia, sempreché essa rientri nelle caratteristiche del veicolo medesimo, la copertura assicurativa dovendo riguardare tutte le attività cui il veicolo è destinato e per cui lo stesso circola su strada, a prescindere dalla natura pubblica o privata dell'area di relativa collocazione. Pertanto, l'assicurazione copre il danno da uso dell'auto anche in zone private, quale è, ad esempio, la rampa di accesso ad un garage.

(Cassazione Civile, Sez. Unite, 30 luglio 2021, n. 21983)


Risarcimento danni non patrimoniali conseguenti all’impossibilità di utilizzare il telefono fisso

L'inadempimento del gestore telefonico tale da impedire l'uso del telefono fisso, quale che ne sia la durata, non può legittimare alcuna pretesa al risarcimento di danni non patrimoniali in quanto il diritto a comunicare con un solo telefono non è un diritto fondamentale della persona, perché non necessario alla sopravvivenza, e l'impedimento dell'uso del telefono non menoma né la dignità, né la libertà dell'essere umano, né costituisce violazione di alcuna libertà costituzionalmente garantita, tanto meno quella di comunicare.

(Cassazione Civile, ordinanza, 26 luglio 2021, n. 21398)


Sul contributo al mantenimento del figlio portatore di handicap

Ai fini del riconoscimento di un assegno di mantenimento ai figli maggiorenni portatori di handicap grave, la cui condizione giuridica è equiparata, sotto tale profilo, a quella dei figli minori dall'art. 337-septies c.c., il giudice di merito è tenuto ad accertare se il figlio che richieda la contribuzione sia portatore di un handicap grave, ai sensi della L. n. 104 del 1992, art. 3, comma 3, richiamato dall'art. 37-bis disp. att. c.c., ossia se la minorazione, singola o plurima, della quale il medesimo sia portatore, abbia ridotto la sua autonomia personale, correlata all'età, "in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione", essendo, in caso contrario, la condizione giuridica del figlio assimilabile, non a quella a quella dei minori, bensì allo status giuridico dei figli maggiorenni.

(Cassazione Civile, ordinanza, 29 luglio 2021, n. 21819)


Retroversione degli utili e risarcimento del danno da lucro cessante per violazione di un diritto di proprietà industriale

In tema di proprietà industriale, il titolare del diritto di privativa che lamenti la sua violazione ha facoltà di chiedere, in luogo del risarcimento del danno da lucro cessante, la restituzione (cd. retroversione) degli utili realizzati dall'autore dell'illecito, con domanda proposta ai sensi dell'art. 125 c.p.i., senza che sia necessario allegare specificamente e dimostrare che, agli utili realizzati dal contraffattore, sia corrisposto un mancato guadagno da parte sua.

(Cassazione Civile, 29 luglio 2021, n. 21832)


Sulla desistenza del creditore procedente in sede di reclamo

In tema di revoca della sentenza di fallimento, qualora l'unico creditore istante desista dalla domanda, occorre distinguere la desistenza dovuta al pagamento del credito da quella non accompagnata dall'estinzione dell'obbligazione: in questo secondo caso la desistenza, quale atto di natura meramente processuale rivolto, al pari della domanda iniziale, al giudice, che ne deve tenere conto ai fini della decisione, è inidonea a determinare la revoca della sentenza di fallimento, ove prodotta soltanto in sede di reclamo.

(Cassazione Civile, ordinanza, 27 luglio 2021, n. 21503)