Rumori, difficile vivibilità della casa e risarcimento

Va risarcito il danno correlato al pregiudizio al diritto al riposo, che ridonda sulla qualità della vita di un individuo e conseguentemente sul diritto alla salute costituzionalmente garantito (riconosciuto il risarcimento per i disagi sofferti in dipendenza della difficile vivibilità della casa da una coppia di coniugi dovuto ai rumori provenienti dallo scarico del bagno dei vicini).

(Cassazione Civile, 28 luglio 2021, n. 21649)


Fideiussione e foro del consumatore

I requisiti soggettivi di applicabilità della disciplina legislativa consumeristica in relazione ad un contratto di fideiussione stipulato in favore di un professionista devono essere valutati con riferimento alle parti dello stesso e non già del distinto contratto principale. Ne consegue, come chiarito dalla giurisprudenza comunitaria (Corte UE C-74/15 e C-534/15), che ove la prestazione di garanzia non si configuri come esercizio di un’attività professionale anche se resa da un professionista, non viene meno la qualità di consumatore del fideiussore e la fattispecie non si sottrae perciò all’applicazione della disciplina consumeristica ed in particolare all’applicazione del foro del consumatore ex art. 33, co. 2, lett. u) D.lgs. 209/2005.

(Cassazione Civile, 19 luglio 2021, n. 20633)


Sulla salvaguardia della stabilità del minore in ambito scolastico

In caso di contrasto tra i genitori circa le modalità di prosecuzione del percorso scolastico dei minori (la madre, intendendo far loro continuare gli studi presso una scuola privata, di impostazione religioso cristiana e da questi già frequentata negli anni precedenti; il padre, preferendo, invece, dar loro un’educazione di ispirazione laica e pluralista, con correlata iscrizione a una scuola pubblica) è certamente rispondente al preminente interesse dei minori quello di rimanere nell’istituto scolastico frequentato negli anni passati, al fine di garantire loro – quantomeno sino alla conclusione dei rispettivi anni scolastici – la stabilità e la continuità delle quali hanno bisogno, tenuto conto della recente separazione dei genitori.

(Cassazione Civile, 27 luglio 2021, n. 21553)


Sugli effetti della rinuncia all'eredità e sulla sua opponibilità all’Erario

Il chiamato all'eredità, che abbia ad essa validamente rinunciato, non risponde dei debiti tributari del "de cuius", neppure per il periodo intercorrente tra l'apertura della successione e la rinuncia, neanche se risulti tra i successibili "ex lege" o abbia presentato la dichiarazione di successione (che non costituisce accettazione), in quanto, avendo la rinuncia effetto retroattivo ex art. 521 c.c., egli è considerato come mai chiamato alla successione e non deve più essere annoverato tra i successibili" di cui all'art. 5.

(Cassazione Civile, 22 luglio 2021, n. 21006)


Registrazioni fonografiche e prova nel giudizio disciplinare

La registrazione di un colloquio all’interno di uno studio legale, effettuata di nascosto dal cliente che vi ha partecipato o comunque è stato ammesso ad assistervi, è utilizzabile come prova in giudizio, anche nel procedimento disciplinare promosso a carico dell’avvocato per le espressioni denigratorie pronunciate nei confronti di un ex collega.

(Cassazione Civile, Sezioni Unite, 6 luglio 2021, n. 20384)


Sulla responsabilità del titolare di un locale pubblico

In tema di disturbo alla quiete pubblica, l'accertata esposizione di cartelli informativi nello spazio esterno al bar non è sufficiente ad assolvere all'obbligo di adottare tutte le misure idonee a contenere il disturbo della quiete, né l'eventuale presenza di collaboratori con funzione di controllo è sufficiente. Per escludere la responsabilità del titolare del locale, invece, sono necessari altri comportamenti quali l'aver chiamato le forze dell'ordine e l'essersi avvalso dello ius excludendi nei confronti dei clienti che non si attengono alla condotta richiesta dalla tutela della pubblica quiete.

(Cassazione Civile, 22 luglio 2021, n. 21097)


La rinuncia al compenso dell'amministratore deve essere esplicita

La rinuncia al compenso da parte dell'amministratore può trovare espressione in un comportamento concludente del titolare che riveli in modo univoco una sua volontà dismissiva del relativo diritto; a tal fine è pertanto necessario che l'atto abdicativo si desuma non dalla semplice mancata richiesta dell'emolumento, quali che ne siano le motivazioni, ma da circostanze esteriori che conferiscano un preciso significato negoziale al contegno tenuto.

(Cassazione Civile, 23 luglio 2021, n. 21172)


L’utente della strada deve rispettare il minimale e generale obbligo di prudenza e diligenza

Accertato il carattere colposo della condotta tenuta dal danneggiato e l'imprevedibilità / inevitabilità di tale condotta da parte del custode, si assiste ad un'interruzione del nesso causale tra cosa in custodia ed evento dannoso: l'iniziale (apparente) riconducibilità dell'evento alla cosa in custodia provata (già) dal danneggiato, qualora venga successivamente provato dal custode il caso fortuito, regredisce a mera occasione o “teatro” della vicenda produttiva di danno, atteso che la condotta colposa del danneggiato assume efficacia causale autonoma e sufficiente per la determinazione dell'evento lesivo, così da escludere qualunque rilevanza alla situazione preesistente (nella specie il Tribunale ha rigettato la domanda perché in presenza di una cosa connotata da pericolosità manifesta e visibile, quale è la pavimentazione in pavé che per sua natura è disconnessa e non uniforme, l'utente non aveva rispettato il minimale e generale obbligo di prudenza e diligenza, che consiste nel guardare dove posa i piedi, così da evitare il pericolo derivante dalla pavimentazione irregolare).

(Tribunale di Milano, 6 luglio 2021)


Marchi UE, sì alla registrazione del rossetto cilindrico di Guerlain

E’ possibile registrare come marchio UE il segno tridimensionale della forma di un rossetto di Guerlain. Esso infatti ha un carattere distintivo perché si discosta in modo significativo dalla norma e dalle consuetudini del settore rossetti. Guerlain cylindrique è in grado di generare un effetto visivo oggettivo sulla percezione del pubblico di riferimento, indipendentemente dall’aspetto estetico. La forma particolare richiama lo scafo di una barca e differisce significativamente da quelle tradizionali, cilindriche o a parallelepipedo. Inoltre, la piccola forma ovale in rilievo è insolita e contribuisce all’aspetto non comune del marchio. Da ultimo, questo rossetto non può essere posizionato in posizione verticale elemento che rafforza l’aspetto visivo non comune, sorprendendo il consumatore, e rende possibile risalire all’origine dei prodotti interessati.

(Tribunale UE, 14 luglio 2021, causa T-488/20)


Sul fallimento in estensione di una società di fatto ex art. 147 L.F.

Ai fini della dichiarazione di fallimento di una società di fatto occorre avere riguardo all’indebitamento della società di fatto in sé e per sé e non all’indebitamento pregresso di una delle socie di fatto, perché il fallimento in estensione opera seguendo la direzione società di fatto - socio e non viceversa; tuttavia occorre considerare che proprio perché la società di fatto non ha una contabilità sua propria, appunto perché non esiste una società formalizzata, per stabilire se esiste un indebitamento della società di fatto che determini poi il fallimento in estensione, occorre considerare se successivamente alla costituzione di detta società vi siano debiti insorti iscritti nella contabilità delle società socie e di quale entità sia il suddetto indebitamento.

(Corte d’Appello di Firenze, 6 luglio 2021)