L’assegno di mantenimento non persegue una funzione assistenziale incondizionata
Deve escludersi che l’assegno di mantenimento persegua una funzione assistenziale incondizionata dei figli maggiorenni disoccupati, di contenuto e durata illimitata, dovendo il relativo obbligo di corresponsione venire meno nel caso in cui il mancato raggiungimento dell’indipendenza economica si possa ricondurre alla mancanza di un impegno effettivo verso un progetto formativo rivolto all’acquisizione di competenze professionali o dipenda esclusivamente da fattori oggettivi contingenti o strutturali legati all’andamento dell’occupazione e del mercato del lavoro.
(Cassazione Civile, ordinanza 2 luglio 2021, n. 18785)
Risarcimento del danno tra direttore lavori ed appaltatore
Ove il danno risentito dal committente di un contratto di appalto sia conseguenza dei concorrenti inadempimenti dell'appaltatore e del progettista - direttore dei lavori, entrambi ne rispondono solidalmente, essendo sufficiente, per la sussistenza della solidarietà, che le azioni e le omissioni di ciascuno abbiano concorso in modo efficiente a produrre l'unico evento dannoso.
(Cassazione Civile, ordinanza 20 luglio 2021, n. 20704)
Caparra restituita e diritto a richiedere ugualmente il doppio della caparra
In tema di caparra confirmatoria, nel caso in cui la parte inadempiente restituisca la somma versatale a titolo di caparra dall'altra parte contrattuale (nella specie, a mezzo assegno bancario), non viene meno il diritto della parte adempiente a pretendere il doppio della caparra, da far valere, ove non emerga in senso contrario un'univoca volontà abdicativa del suo diritto da parte del creditore, mediante l'esercizio del recesso, anche con la proposizione di apposita domanda giudiziale in caso di mancata conformazione spontanea dell'inadempiente al relativo obbligo.
(Cassazione Civile, 12 luglio 2021, n. 19801)
Donazione e bene parzialmente personale
In tema di comunione legale tra i coniugi, in presenza di un accertamento di fatto che confermi la provenienza donativa non di tutto, ma soltanto di una parte del denaro utilizzato per l’acquisto di un bene, quest’ultimo deve ritenersi di proprietà esclusiva del donatario soltanto per la parte del suo valore effettivamente corrispondente all’entità della donazione ricevuta, e non invece per l’intero, restando la residua parte del valore del cespite, non acquistata con denaro personale dell’intestatario, soggetta al regime della comunione legale tra coniugi.
(Cassazione Civile, 16 luglio 2021, n. 20336)
Anche la zona non asfaltata posta a livello tra i margini della carreggiata e i limiti della sede stradale è sottoposta al controllo del gestore/proprietario della strada
È configurabile la responsabilità per cosa in custodia a carico del proprietario o concessionario della strada, stante la disponibilità e la possibilità effettiva di controllo della situazione della circolazione stradale, delle carreggiate e delle zone pertinenti, riconducibile ad un rapporto di custodia. Con l'obbligo per tali soggetti di mantenere, gestire e pulire le strade nonché di prevenire e segnalare qualsiasi situazione di pericolo, non solo sulla strada ma anche in prossimità della stessa, o meglio nella zona posta tra il margine della carreggiata e la banchina (fattispecie relativa al sinistro occorso al conducente di una autovettura che a causa del manto stradale usurato e bagnato dalla pioggia era finito fuori strada, urtando contro la roccia lavica che si trovava a margine della carreggiata).
(Cassazione Civile, 9 luglio 2021, n. 19610)
Sull'incapacità educativa materna
Va confermata la decadenza dalla potestà genitoriale della madre che tiene condotte del tutto inadempienti agli obblighi genitoriali, non curando l'adempimento degli obblighi scolastici del minore.
(Cassazione Civile, 15 luglio 2021, n. 20246)
Sull’appropriazione di pregi altrui
La condotta di "appropriazione di pregi", contemplata dall'art. 2598 c.c., comma 1, n. 2, è integrata dal vanto operato da un imprenditore circa le caratteristiche della propria impresa, mutuate da quelle di un altro imprenditore, tutte le volte in cui detto vanto abbia l'attitudine di fare indebitamente acquisire al primo meriti non posseduti, realizzando una concorrenza sleale per c.d. agganciamento, quale atto illecito di mero pericolo: tale situazione si verifica allorché un'agenzia pubblicitaria, con la quale pur abbia iniziato a collaborare un soggetto che aveva realizzato campagne pubblicitarie per un'altra impresa, vanti sul proprio sito internet il carnet di clienti di quest'ultima, lasciando intendere di avere curato essa stessa le precedenti campagne pubblicitarie.
(Cassazione Civile, 13 luglio 2021, n. 19954)
Il creditore che comunica a terzi (familiari, coabitanti, colleghi di lavoro o vicini di casa) l'inadempimento del debitore viola il codice della privacy
In tema di trattamento dei dati personali, di cui al d.l.g. n. 196/2003, integra una violazione del diritto alla riservatezza e dell'art. 11 del codice privacy, il comportamento di un creditore il quale, nell'ambito dell'attività di recupero credito, svolta direttamente ovvero avvalendosi di un incaricato, comunichi a terzi (familiari, coabitanti, colleghi di lavoro o vicini di casa), piuttosto che al debitore, le informazioni, i dati e le notizie relative all'inadempimento nel quale questo versi oppure utilizzi modalità che palesino a osservatori esterni il contenuto della comunicazione senza rispettare il dovere di circoscrivere la comunicazione, diretta al debitore, ai dati strettamente necessari all'attività recuperatoria.
(Cassazione Civile, 2 luglio 2021, n. 18783)
Sull’inconciliabilità tra la convivenza more uxorio e l'azione di arricchimento senza causa
Un'attribuzione patrimoniale a favore del convivente more uxorio può configurarsi come adempimento di un'obbligazione naturale allorché la prestazione risulti adeguata alle circostanze e proporzionata all'entità del patrimonio e alle condizioni sociali del solvens.
(Cassazione Civile, 1 luglio 2021, n. 18721)
Sull’opponibilità al terzo del diritto reale di servitù
Nel sistema tavolare vigente nelle province dei territori già appartenuti al dissolto Impero austro-ungarico, ferma la possibilità di chiedere l'accertamento dell'usucapione nei confronti di coloro contro i quali si è verificato l'acquisto per il decorso del tempo, un diritto reale sorto su un fondo per usucapione non è opponibile al terzo che abbia acquistato il fondo con atto intavolato in buona fede prima dell'iscrizione della sentenza o della domanda di usucapione, quand'anche si tratti di un diritto reale limitato e, quindi, compatibile con il diritto di proprietà.
(Cassazione Civile, 6 luglio 2021, n. 19054)