Sulla modifica delle condizioni di affidamento e di mantenimento dei figli
E’ legittima la riduzione del contributo di mantenimento, in favore delle due figlie nate da una relazione more uxorio, accordata al padre istante, con rimodulazione relazionata alla diminuzione del reddito dello stesso genitore, nonché del contestuale ampliamento del diritto di visita e di frequentazione.
(Cassazione Civile, ordinanza 10 febbraio 2021, n. 3203)
Violazione degli obblighi di custodia nell’esercizio dell’attività alberghiera e furto della biciletta in hotel
La possibilità di usufruire del deposito dell’albergo, sito in un garage esterno alla struttura, per il posteggio della bicicletta, l’esistenza di spazi nel garage contrassegnati con un numero, il fatto che l’ospite sia stato accompagnato da personale dell’hotel, che vi sia una chiave per accedere e che il posto occupato sia stato comunicato alla reception, costituiscono elementi sufficienti per affermare l’esistenza di un contratto di posteggio tra albergo e cliente, autonomo rispetto a quello alberghiero, avente ad oggetto la collocazione e la custodia della bicicletta. Inoltre la pubblicità nella quale l’hotel viene descritto come munito di posteggio/garage e l’elevato formalismo per accedere al deposito inducono il cliente a confidare nella custodia del bene. Ne consegue che l’hotel risponde dei danni in caso di furto della bicicletta data in custodia.
(Corte d’Appello di Torino, 29 dicembre 2020, n. 1289)
Rinuncia alla servitù ed atto scritto
L'estinzione del diritto di servitù per rinuncia del titolare deve risultare da atto scritto, ex art. 1350 c.c., e non può essere desunta indirettamente da fatti concludenti.
(Cassazione Civile, 2 febbraio 2021, n. 2316)
Sull’insinuazione al passivo dei crediti sorti nel corso della procedura fallimentare
L'insinuazione al passivo dei crediti sorti nel corso della procedura fallimentare successivamente alla declaratoria di fallimento non è soggetta al termine di decadenza previsto dall'art. 101, comma 1 e 4, l.fall. ma incontra il limite temporale di un anno decorrente dal momento in cui si verificano le condizioni di partecipazione al passivo fallimentare o dalla maturazione del credito.
(Cassazione Civile, 9 febbraio 2021, n. 3165)
Figli maggiorenni e perdita del diritto al mantenimento
L'eventuale perdita dell'occupazione o il negativo andamento della stessa non comporta la riviviscenza dell'obbligo del genitore al mantenimento (nella specie, la Corte ha ritenuto che il figlio sessantaduenne disoccupato da vent'anni non avesse diritto agli alimenti; perdere il lavoro, infatti, non fa sorgere il diritto al mantenimento).
(Cassazione Civile, 10 febbraio 2021, n. 3163)
Sull’autoriduzione del canone
In applicazione del principio di correttezza e buona fede, la condotta della parte inadempiente deve incidere sulla funzione economico-sociale del contratto, influire sull’equilibrio sinallagmatico dello stesso, in rapporto all’interesse perseguito dalla parte, e, perciò, deve legittimare causalmente e proporzionalmente la sospensione dell’adempimento dell’altra parte, in ottemperanza del principio di autotutela sancito dall’art. 1460 c.c..
(Cassazione Civile, ordinanza, 29 gennaio 2021, n. 2154)
Preliminare di vendita immobiliare e Codice del Consumo
Gli artt. 33 e ss. del codice del consumo sono applicabili anche ad un contratto preliminare di compravendita di bene immobile, allorquando venga concluso tra un professionista, che stipuli nell'esercizio dell'attività imprenditoriale, o di un professionista intellettuale, ed altro soggetto, che contragga per esigenze estranee all'esercizio della propria attività imprenditoriale o professionale, non risultando decisivo, in senso contrario, che le parti abbiano espressamente richiamato in contratto la disciplina del d.lgs. n. 122 del 2005 in tema di tutela degli acquirenti di immobili da costruire, atteso che quest'ultima concorre, in presenza dei relativi presupposti applicativi, con le disposizioni a tutela del consumatore, almeno in difetto di un rapporto di reciproca incompatibilità o esclusione.
(Cassazione Civile, 14 gennaio 2021, n. 497)
Mancanza di autorizzazione a stare in giudizio e possibile sanatoria
La mancanza di autorizzazione del giudice delegato al curatore perché intraprenda un giudizio, concernendo un'attività svolta nell'esclusivo interesse del fallimento procedente, è suscettibile di sanatoria con effetto ex tunc, anche mediante successiva autorizzazione nel corso del processo, purché l'inefficacia degli atti non sia stata nel frattempo già accertata e sanzionata dal giudice. La sopravvenuta sanatoria con effetto ex tunc comporta il venir meno della condizione di carenza di autorizzazione ad assumere l'iniziativa processuale e ne determina, comunque, l'infondatezza, a prescindere dalla condivisibilità o meno delle ragioni addotte a suo suffragio.
(Cassazione Civile, ordinanza 2 febbraio 2021, n. 2280)
La rappresentanza nella manifestazione del voto concordatario
Nella procedura di concordato preventivo, la manifestazione di voto del creditore, che è prevista nella Legge Fall., art. 178, comma 4, può essere data anche per mezzo di un rappresentante. Per tale riguardo, è richiesto che la procura sia conferita nel rispetto delle forme prescritte da questa norma per l'esercizio del voto; non è richiesto, invece, che la stessa sia attribuita con "mandato speciale".
(Cassazione Civile, 25 gennaio 2021, n. 1518)
Concordato preventivo in bianco e vendita di immobili conferiti in fondo patrimoniale
La vendita di immobili posta in essere dal debitore dopo il deposito della domanda di concordato “in bianco” e prima del decreto di ammissione ex art. 163 l.f. costituisce atto di straordinaria amministrazione soggetto ai limiti posti dall’art. 161 co. 7 l.f., senza che rilevi in contrario la circostanza del conferimento degli immobili in fondo patrimoniale, perché l’art. 169 l.f. in tema di concordato non richiama l’art. 46 l.f., disposizione la quale ultima esclude dal compendio dei beni del fallito quelli costituiti in fondo patrimoniale.
(Corte d’Appello di Milano, 30 dicembre 2020)