La cauzione quale garanzia dell’effettiva corresponsione dei premi promessi

La cauzione versata dall’organizzatore di un concorso a premi al Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell’art. 7 D.P.R. n. 430/2001 ha la funzione di garantire l’effettivo soddisfacimento del vincitore del premio. Nel caso in cui questo non venga consegnato, il MISE deve dunque provvedere a versare la somma incamerata al vincitore.

(Cassazione Civile, ordinanza, 3 novembre 2020, n. 24428)


Il rimborso delle spese di assistenza stragiudiziale

Le spese legali dovute dal danneggiato/cliente al proprio avvocato in relazione ad attività stragiudiziale seguita da attività giudiziale non possono formare oggetto di liquidazione con la nota di cui all’art. 75 disp. att. c.p.c.. Il danneggiato deve infatti farne oggetto della domanda di risarcimento del danno emergente nei confronti dell’altra parte con le preclusioni processuali ordinarie nei confronti delle nuove domande.

(Cassazione Civile, ordinanza 4 novembre 2020, n. 24481)


Urgente e impreveduto bisogno del comodante di ottenere la restituzione del bene dato in comodato

Lo squilibrio patrimoniale determinato dalla pandemia da Covid-19 sulle attività del settore turistico-alberghiero è di carattere temporaneo e, pertanto, inidoneo a configurare la sussistenza di un urgente e impreveduto bisogno del comodante, requisito necessario per richiedere la restituzione immediata della casa concessa in comodato, vieppiù quando il comodato sia stato stipulato, nell’ambito del procedimento di separazione personale tra coniugi, nell’interesse della prole.

(Tribunale di Ivrea, 15 settembre 2020)


Sulla nullità del patto di maggiorazione del canone locatizio

In tema di locazioni non abitative l’accordo integrativo concluso tra locatore e conduttore, a latere del contratto di locazione, volto a far ottenere al locatore un canone maggiorato rispetto a quello previsto nel contratto di locazione, deve ritenersi nullo per contrarietà a norme imperative ex art. 1418, comma 1, c.c. e 79, comma 1, L. n. 392/1978, in quanto volto ad eludere la normativa di natura tributaria che deve ormai ritenersi norma imperativa.

(Cassazione Civile, 13 ottobre 2020, n. 22126)


Sulla responsabilità civile conseguente ai danni riportati dai bambini all'interno di un parco giochi

In tema di danni da cose in custodia, segnatamente attrezzature di gioco per bambini, sussiste la responsabilità della PA tutte le volte che le normative Uni En 1176 e 1177 sulla sicurezza per le attrezzature di gioco riservate ai bambini non siano rispettate (nella specie, l'attività istruttoria ha evidenziato che alla base dei giochi dai quali era caduto il minore vi era una superficie di prato sintetico adatta a tenere indenni i bambini dalle cadute verificatesi dall'altezza massima di un metro; quindi, poiché il bambino era caduto da una panca ad un'altezza maggiore, il Comune avrebbe dovuto collocare sul posto un diverso materiale in grado di ammortizzare la caduta, materiale che non c'era).

(Cassazione Civile, 8 luglio 2020, n. 14166)


Il deposito presso l’autofficina è normalmente gratuito

Allorché il veicolo venga affidato ad un'officina al fine di effettuare alcune riparazioni, il contratto in oggetto va qualificato come di prestazione d'opera sulla base del fatto che il veicolo sia stato affidato all'officina per effettuare alcune riparazioni, e non per essere solo custodito, atteso che in tali casi la prestazione di deposito ha natura accessoria rispetto a quella principale di riparazione. Pertanto il meccanico e l’autofficina sono tenuti a custodire gratuitamente la vettura del cliente fino a quando la riparazione è stata effettuata, salvo possano provare un’espressa pattuizione di onerosità del deposito.

(Cassazione Civile, ordinanza 27 agosto 2020 n. 17918)


Risarcimento danni per inadempimento al contratto preliminare

Deve essere qualificata come penale la clausola di contenuto speculare per l'inadempimento dell'una o dell'altra parte che presuppone l'addebitabilità della risoluzione del preliminare e/o del recesso dal preliminare a carico di una parte per fatto addebitabile all'altra, regolando le sorti dei pagamenti effettuati dal promettente acquirente sino al momento del recesso o della risoluzione.

(Cassazione Civile, ordinanza 12 ottobre 2020, n. 21967)


L’automobilista è fermo al semaforo .. ma è al telefonino!

E’ legittima la sanzione comminata all’automobilista sorpreso ad utilizzare il telefonino, senza auricolare né vivavoce, mentre aveva fermato la macchina in attesa che scattasse il semaforo verde. Infatti, anche in caso di interruzione della marcia del veicolo dovuta ad esigenze della circolazione, permane il divieto di usare far uso del cellulare.

(Cassazione Civile, ordinanza 23 ottobre 2020, n. 23331)


Feto nato morto e relazione affettiva potenziale tra tabelle milanesi e criterio equitativo

Nel caso di "feto nato morto" è ipotizzabile solo il venir meno di una relazione affettiva potenziale (che, cioè, avrebbe potuto instaurarsi, nella misura massima del rapporto genitore figlio, ma che è mancata per effetto del decesso anteriore alla nascita), rispetto alla quale non vi è una tabellazione espressa da parte del tribunale di Milano. Questo consente al giudice di merito di operare sulla base di un criterio equitativo.

(Cassazione Civile, 20 ottobre 2020, n. 22859)


Sulle molestie poste in essere dal conduttore

La condotta del conduttore è motivo di abuso di bene locato, se rinviene da atti molesti volti a recare danno agli altri abitanti dello stabile. E' oltremodo ravvisabile l'inadempimento contrattuale qualora, anche in assenza di modificazione di fatto dell'immobile o cambio della destinazione d'uso, l'utilizzo possa comunque pregiudicare il valore dell'immobile stesso, ciò in applicazione dell'art. 1587 c.c..

(Cassazione Civile, 20 ottobre 2020, n. 22860)