Insorgenza del credito litigioso da legittima

Ai fini dell'esperibilità dell'azione revocatoria ordinaria, il credito derivante dalla legittima, quale credito litigioso, sorge al momento dell'apertura della successione e non già al momento in cui, con l’atto di citazione, l'erede necessario lo faccia valere.

(Cassazione Civile, ordinanza 24 gennaio 2020, n. 1593)


Vendita sottocosto ed atti di concorrenza sleale parassitaria

La vendita sottocosto o comunque a prezzi non immediatamente remunerativi, è contraria ai doveri di correttezza ex art. 2598, comma 1, n. 3), c.c. solo se si connota come "illecito antitrust", in quanto posta in essere da un'impresa in posizione dominante e praticata con finalità predatorie di soppressione della concorrenza, traducendosi così in un danno per i consumatori ed il mercato, realizzandosi in tale ipotesi l'illecito concorrenziale da "dumping" interno.

(Cassazione Civile, 7 febbraio 2020, n. 2980)


Sulla pre-deducibilità del credito del subappaltatore di opere pubbliche

In caso di fallimento dell'appaltatore di opera pubblica, il meccanismo delineato dal d.lgs. n. 163 del 2006, art. 118, comma 3 - che consente alla stazione appaltante di sospendere i pagamenti in favore dell'appaltatore, in attesa delle fatture dei pagamenti effettuati da quest'ultimo al subappaltatore deve ritenersi riferito all'ipotesi in cui il rapporto di appalto sia in corso con un'impresa in bonis e, dunque, non è applicabile nel caso in cui, con la dichiarazione di fallimento, il contratto di appalto si scioglie; ne consegue che al curatore è dovuto dalla stazione appaltante il corrispettivo delle prestazioni eseguite fino all'intervenuto scioglimento del contratto e che il subappaltatore deve essere considerato un creditore concorsuale dell'appaltatore come gli altri, da soddisfare nel rispetto della par condicio creditorum e dell'ordine delle cause di prelazione.

(Cassazione Civile, Sez. Un., 2 marzo 2020, n. 5685)


Apertura di un varco nel muro perimetrale condominiale

In tema di uso della cosa comune, è illegittima l'apertura di un varco praticata nel muro perimetrale dell'edificio condominiale da un comproprietario al fine di mettere in comunicazione un locale di sua proprietà esclusiva, ubicato nel medesimo fabbricato, con altro immobile pure di sua proprietà ma estraneo al condominio, comportando tale utilizzazione la cessione del godimento di un bene comune in favore di soggetti non partecipanti al condominio, con conseguente alterazione della destinazione, giacché in tal modo viene imposto sul muro perimetrale un peso che dà luogo a una servitù, per la cui costituzione è necessario il consenso scritto di tutti i condomini.

(Cassazione civile, ordinanza 25 febbraio 2020, n. 5060)


La convivenza more uxorio e la pensione di reversibilità

Ove sia il coniuge divorziato che quello superstite abbiano i requisiti per percepire la pensione di reversibilità, la ripartizione del trattamento va effettuata, oltre che sulla base del criterio della durata dei matrimoni, anche tenendo conto di ulteriori elementi correlati, tra i quali la durata delle convivenze prematrimoniali.

(Cassazione Civile, ordinanza 26 febbraio 2020, n. 5268)


Contratto di patrocinio e procura "ad litem"

In tema di attività professionale svolta da avvocati, mentre la procura "ad litem" è un negozio unilaterale con il quale il difensore viene investito del potere di rappresentare la parte in giudizio, il mandato sostanziale costituisce un negozio bilaterale (cd. contratto di patrocinio) con il quale il legale viene incaricato, secondo lo schema negoziale che è proprio del mandato, di svolgere la sua opera professionale in favore della parte; conseguentemente, ai fini della conclusione del contratto di patrocinio, non è indispensabile il rilascio di una procura "ad litem", essendo questa richiesta solo per lo svolgimento dell'attività processuale, né rileva il versamento di un fondo spese o di un anticipo sul compenso, atteso che il mandato può essere anche gratuito e che, in ipotesi di mandato oneroso, il compenso ed il rimborso delle spese possono essere richiesti dal professionista durante lo svolgimento del rapporto o al termine dello stesso.

(Cassazione civile, ordinanza 2 agosto 2019, n. 20865)


Immobile adibito a residenza familiare concesso in comodato

Il comodato gratuito con destinazione a residenza familiare va qualificato come comodato a termine ex art. 1809 c.c. e "sopravvive" alla cessazione del vincolo matrimoniale, il comodante quindi è tenuto a consentire la continuazione del godimento anche oltre l’eventuale crisi coniugale.

(Corte d’Appello di Napoli, 27 febbraio 2019, n. 1004)


Registrazione di domain name con marchio altrui

La registrazione di un domain name che riproduca o contenga il marchio altrui costituisce una contraffazione del marchio poiché permette di ricollegare l'attività a quella del titolare del marchio, sfruttando la notorietà del segno e traendone, quindi, un indebito vantaggio. Ne consegue che solo il titolare di un marchio registrato potrebbe legittimamente usarlo sul proprio sito o come nome di dominio.

(Cassazione civile, 21 febbraio 2020, n. 4721)


Sulla pignorabilità del reddito di cittadinanza

In tema di mantenimento dei figli minorenni è ammissibile il pignoramento del reddito di cittadinanza nei confronti del coniuge inadempiente all'ordinanza presidenziale. Il reddito di cittadinanza può essere utilizzato per i bisogni primari delle persone delle quali il titolare ha l’obbligo di prendersi cura, anche se non fa più parte dello stesso nucleo familiare. Il reddito di cittadinanza, essendo una misura contro la povertà, la diseguaglianza e l’esclusione sociale, non ha natura alimentare e non è soggetta alle disposizioni che prevedono divieti di pignorabilità.

(Tribunale di Trani, 30 gennaio 2020)


La diligenza del direttore dei lavori

In tema di responsabilità conseguente a vizi o difformità dell'opera appaltata, il direttore dei lavori per conto del committente, essendo chiamato a svolgere la propria attività in situazioni involgenti l'impiego di peculiari competenze tecniche, deve utilizzare le proprie risorse intellettive ed operative per assicurare, relativamente all'opera in corso di realizzazione, il risultato che il committente-preponente si aspetta di conseguire, onde il suo comportamento deve essere valutato non con riferimento al normale concetto di diligenza, ma alla stregua della "diligentia quam in concreto"; rientrano, pertanto, nelle obbligazioni del direttore dei lavori l'accertamento della conformità sia della progressiva realizzazione dell'opera al progetto, sia delle modalità dell'esecuzione di essa al capitolato e/o alle regole della tecnica, nonché l'adozione di tutti i necessari accorgimenti tecnici volti a garantire la realizzazione dell'opera senza difetti costruttivi.

(Cassazione Civile, ordinanza 17 febbraio 2020, n. 3855)