Risarcimento diretto al trasportato anche se l'altro veicolo ha targa estera e l'assicurazione non opera in Italia

La persona trasportata può avvalersi dell'azione diretta nei confronti dell'impresa di assicurazioni del veicolo sul quale viaggiava al momento del sinistro anche se quest'ultimo sia stato determinato da uno scontro in cui sia rimasto coinvolto un veicolo immatricolato all'estero assicurato con una compagnia che non abbia aderito alla convenzione terzi trasportati (cd. CTT), parte della convenzione tra assicuratori per il risarcimento diretto (cd. CARD), atteso che il d.lg. n. 209 del 2005, art. 141, di derivazione comunitaria, assegna una garanzia diretta alle vittime dei sinistri stradali in un'ottica di tutela sociale che fa traslare il "rischio di causa" dal terzo trasportato, vittima del sinistro, sulla compagnia assicuratrice del trasportante.

(Cassazione Civile, 8 maggio 2023, n. 12172)


La revoca della patente può essere adottata nel termine di 5 anni dalla commessa violazione

La revoca della patente può essere autonomamente adottata nel termine di cinque anni dalla commessa violazione - ossia nel rispetto del termine di prescrizione - non essendo imposti termini di decadenza (previsti invece per l'applicazione della sanzione principale) e ciò anche in caso di contestazione differita o di mancato ritiro immediato del documento di guida da parte degli organi accertatori, essendosi ripetutamente esclusa l'applicazione del diverso termine di conclusione dei procedimenti amministrativi di cui alla l. n. 241 del 1990, sull'assunto che la disciplina delle sanzioni amministrative è integralmente contenuta nella l. n. 689 del 1981.

(Cassazione Civile, 5 maggio 2023, n. 11792)


Rilevamento della velocità: le postazioni fisse e mobili devono essere preventivamente segnalate e ben visibili

L'articolo 142, comma 6-bis, del codice della strada, che dispone che le postazioni di controllo sulla rete stradale per il rilevamento della velocità devono essere preventivamente segnalate e ben visibili, va interpretato nel senso che, tanto per le postazioni fisse quanto per quelle mobili, il requisito della preventiva segnalazione della postazione ed il requisito della visibilità della stessa sono distinti ed autonomi e devono essere entrambi soddisfatti ai fini della legittimità della rilevazione della velocità effettuata tramite la postazione.

(Cassazione Civile, 7 aprile 2023, n. 9556)


Autovelox, sanzione illegittima se verbale non indica l’autorizzazione del prefetto

L’indicazione del decreto prefettizio autorizzativo costituisce requisito di legittimità del verbale di accertamento in tema di sanzioni amministrative conseguenti al superamento dei limiti di velocità accertato mediante "autovelox", poiché la sua mancanza – ove si proceda ad una contestazione differita della violazione amministrativa - integra un vizio di motivazione del provvedimento sanzionatorio che pregiudica il diritto di difesa (impedendo, in particolare, al destinatario del verbale di ottenere ogni utile informazione con l’esercizio del diritto di accesso alla documentazione amministrativa garantito dall’art. 22 della legge n. 241/1990) e non è rimediabile nella fase eventuale di opposizione, potendo essere desumibili le ragioni che hanno reso impossibile la contestazione immediata solo dal detto decreto, cui è rimesso, per le strade diverse dalle autostrade o dalle strade extraurbane principali, individuare i tratti ove questa è ammissibile.

(Cassazione Civile, 28 marzo 2023, n. 8690)


Nessuna scriminante per il guidatore che non dimostri lo stato di necessità

Ai fini della sussistenza della scriminante dello stato di necessità, è indispensabile che ricorra un'effettiva situazione di pericolo imminente di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero - quando si invochi detta esimente in senso putativo - l'erronea persuasione di trovarsi in tale situazione, provocata non da un mero stato d'animo, ma da circostanze concrete e oggettive che la giustifichino. In applicazione di tale principio è stato affermato che, in tema di violazione al codice della strada, non vale ad escludere la responsabilità del conducente lo stato di necessità invocato in ragione di un malore lamentato da un passeggero, qualora non si riscontri che egli versasse in una situazione di effettivo pericolo e non risulti l'impossibilità di provvedere diversamente al suo soccorso (confermata la sanzione irrogata al ricorrente che si era messo alla guida nonostante la patente sospesa, sostenendo che tale condotta fosse dovuta alla necessità di fa soccorrere la fidanzata che lamentava un presunto malore).

(Cassazione Civile, ordinanza, 15 marzo 2023, n. 7457)


Nessun indennizzo per l'automobilista ubriaco

Un tasso alcolemico in misura dell'1,88 grammi per litro integra una ipotesi di ubriachezza, sicché è legittima l'esclusione dell'indennizzo dall'assicurazione per l'automobilista risultato ubriaco in occasione di un sinistro che lo aveva reso tetraplegico con invalidità al 100 per cento, atteso che in base alle condizioni di polizza, lo stato di ubriachezza comportava l'esclusione della garanzia assicurativa.

(Cassazione Civile, 28 febbraio 2023, n. 5859)


La doppia striscia non è sufficiente a qualificare la strada come “urbana di scorrimento”

Il provvedimento prefettizio di individuazione delle strade lungo le quali è possibile installare apparecchiature automatiche per il rilevamento della velocità senza obbligo di fermo immediato del conducente, previsto dal D.L. n. 121 del 2002, art. 4 può includere soltanto le strade del tipo imposto dalla legge mediante rinvio alla classificazione di cui all'art. 2, commi 2 e 3, C.D.S., e non altre, dovendo ritenersi necessaria l'esistenza delle caratteristiche minime per la configurazione di una strada urbana come "a scorrimento veloce" per rendere legittimo il posizionamento dell'apparecchio fisso di rilevazione elettronica della velocità (nella specie la Corte ha escluso che l'esistenza di una doppia striscia fosse sufficiente per qualificare la strada come strada a due carreggiate).

(Cassazione Civile, 17 febbraio 2023, n. 5078)


Lo Scout speed deve essere presegnalato, in difetto il verbale di accertamento è nullo

Il d.m. n. 15 agosto 2007, art. 3, nella parte in cui esonera dall'obbligo di presegnalazione l'uso di strumenti (quale lo "Scout speed") di rilevamento della velocità con modalità dinamica ovvero ad inseguimento, è in contrasto con l'art. 142, comma 6-bis cod. strada, norma primaria, di rango superiore, che al contrario contempla tale obbligo per tutte le postazioni presenti sulla rete stradale dedicate a siffatti controlli, rimettendo al citato decreto ministeriale la mera individuazione delle relative modalità attuative (quale, ad esempio, l'installazione sulle autovetture di messaggi luminosi visibili frontalmente e da tergo, contenenti l'iscrizione sintetica "controllo velocità" o "rilevamento velocità"), senza facoltà di derogarvi; conseguentemente, questa disposizione deve essere disapplicata, in conformità al principio per cui la possibilità di deroga alla legge è consentita soltanto se espressamente prevista dalla legge stessa, con l'individuazione delle ipotesi e delle fonti secondarie; nel caso di specie, l'art. 142, comma 6-bis C.d.S. rimette al decreto ministeriale la sola individuazione delle modalità di impiego di cartelli o di dispositivi di segnalazione luminosi al fine di presegnalare la postazione di controllo, conformemente alle norme stabilite nel regolamento di esecuzione, senza alcuna possibilità di derogare alla generale previsione dell'obbligo di preventiva segnalazione; il d.m. n. 15 agosto 2007, artt. 1 e 2, peraltro, distinguono secondo le differenti tipologie di strumentazione le modalità di impiego e di segnalazione della postazione di controllo, individuandole in segnali stradali di indicazione, temporanei o permanenti, in segnali stradali luminosi a messaggio variabile, in dispositivi di segnalazione luminosi installati sui veicoli; l'art. 1 prevede specificamente, al comma 4, che le iscrizioni dei dispositivi di segnalazione luminosa installati sulle autovetture possono essere contenute su una sola riga nella forma sintetica: "controllo velocità" ovvero "rilevamento velocità" e tale previsione è certamente applicabile anche alle ipotesi di autovetture dotate del dispositivo Scout speed.

(Cassazione Civile, 26 gennaio 2023, n. 2384)


Responsabilità della società di autonoleggio per le infrazioni stradali del conducente

In tema di sanzioni da circolazione stradale, va ribadita l'inammissibilità dell'opposizione, non potendo configurarsi l'avvenuta comunicazione, da parte della società di noleggio, del nominativo dei propri clienti quale fatto sopravvenuto "estintivo" della pretesa creditoria di cui alla cartella di pagamento, costituendo, piuttosto, circostanza da farsi valere mediante opposizione ai verbali di contestazione dell'infrazione stradale.

(Cassazione Civile, 11 gennaio 2022, n. 510)


E’ obbligatoria l’RC auto per il veicolo sosta in un parcheggio privato aperto alla circolazione

È legittima la sanzione irrogata al proprietario del veicolo privo di assicurazione lasciato in sosta in un parcheggio privato allorché sia emerso che il parcheggio era comunque aperto alla circolazione, ragione per cui non era seriamente contestabile l'obbligo assicurativo, la cui ratio risiede nella esigenza che il veicolo, per quanto in sosta, possa essere coinvolto in sinistri stradali o possa essere causa o concausa degli stessi.

(Cassazione Civile, 28 dicembre 2022, n. 37851)