Vizi del consenso

Per produrre l'annullamento del contratto non è sufficiente una qualunque influenza psicologica sull'altro contraente, ma sono necessari artifici o raggiri, o anche semplici menzogne che abbiano avuto comunque un'efficienza causale sulla determinazione volitiva della controparte e, quindi, sul consenso di quest'ultima.

(Cassazione Civile, ordinanza, 24 settembre 2021, n. 25968)


La rimodulazione del contratto originario non sana l’invalidità del contratto quadro

In tema di contratto di interest rate swap concluso senza accordo quadro redatto per iscritto con un intermediario, il quale in seguito sia stato incorporato in altra società intermediaria, già legata al medesimo investitore da un valido contratto quadro, la c.d. rimodulazione del contratto originario di swap – mediante il recesso anticipato dell’investitore e la contestuale conclusione di un nuovo contratto direttamente con l’intermediario incorporante - comporta che il requisito della forma scritta del contratto quadro ex art. 23 t.u.f. sussista solo con riguardo alla nuova operazione, lasciando permanere l’invalidità della prima per difetto di tale requisito.

(Cassazione Civile, 6 settembre 2021, n. 24015)


Risarcimento danni non patrimoniali conseguenti all’impossibilità di utilizzare il telefono fisso

L'inadempimento del gestore telefonico tale da impedire l'uso del telefono fisso, quale che ne sia la durata, non può legittimare alcuna pretesa al risarcimento di danni non patrimoniali in quanto il diritto a comunicare con un solo telefono non è un diritto fondamentale della persona, perché non necessario alla sopravvivenza, e l'impedimento dell'uso del telefono non menoma né la dignità, né la libertà dell'essere umano, né costituisce violazione di alcuna libertà costituzionalmente garantita, tanto meno quella di comunicare.

(Cassazione Civile, ordinanza, 26 luglio 2021, n. 21398)


Fideiussione e foro del consumatore

I requisiti soggettivi di applicabilità della disciplina legislativa consumeristica in relazione ad un contratto di fideiussione stipulato in favore di un professionista devono essere valutati con riferimento alle parti dello stesso e non già del distinto contratto principale. Ne consegue, come chiarito dalla giurisprudenza comunitaria (Corte UE C-74/15 e C-534/15), che ove la prestazione di garanzia non si configuri come esercizio di un’attività professionale anche se resa da un professionista, non viene meno la qualità di consumatore del fideiussore e la fattispecie non si sottrae perciò all’applicazione della disciplina consumeristica ed in particolare all’applicazione del foro del consumatore ex art. 33, co. 2, lett. u) D.lgs. 209/2005.

(Cassazione Civile, 19 luglio 2021, n. 20633)


Risarcimento del danno tra direttore lavori ed appaltatore

Ove il danno risentito dal committente di un contratto di appalto sia conseguenza dei concorrenti inadempimenti dell'appaltatore e del progettista - direttore dei lavori, entrambi ne rispondono solidalmente, essendo sufficiente, per la sussistenza della solidarietà, che le azioni e le omissioni di ciascuno abbiano concorso in modo efficiente a produrre l'unico evento dannoso.

(Cassazione Civile, ordinanza 20 luglio 2021, n. 20704)


Sui limiti delle competenze del geometra e sul suo diritto al compenso

E’ escluso il diritto del geometra ad ottenere il pagamento di prestazioni professionali che non rientrino tra quelle comprese nell’ambito della sua competenza ma riservate, in ragione della loro complessità, a quelle degli ingegneri o architetti.

(Cassazione Civile, 16 giugno 2021, n. 17073)


Morte di un beneficiario della polizza vita antecedente alla morte del contraente

Allorché uno dei beneficiari di un contratto di assicurazione sulla vita premuore al contraente, la prestazione, se il beneficio non sia stato revocato o il contraente non abbia disposto diversamente, deve essere eseguita a favore degli eredi del premorto in proporzione della quota che sarebbe spettata a quest'ultimo.

(Cassazione Civile, Sezioni Unite, 30 aprile 2021, n.11421)


La modifica nel preliminare del termine per la stipula del definitivo non necessita della forma scritta

Nei contratti per i quali è richiesta la forma scritta "ad substantiam" (come nel caso del preliminare di vendita immobiliare), la volontà comune delle parti deve rivestire tale forma soltanto nella parte riguardante gli elementi essenziali (consenso, "res", "pretium"), che devono risultare dall'atto stesso e non possono ricavarsi "aliunde". Ne consegue che, qualora in un contratto preliminare di vendita immobiliare sia previsto un termine per la stipula del definitivo, la modifica di detto elemento accidentale e la rinuncia della parte ad avvalersene non richiedono la forma scritta, non concernendo tale accordo direttamente il diritto immobiliare, né incidendo su alcuno degli elementi essenziali del contratto.

(Cassazione Civile, 30 marzo 2021, n. 8765)


Sulla responsabilità del vettore per dirottamento del volo in uno scalo vicino

Ai sensi degli artt. 5,7,8 paragrafo 3 Regolamento 261/2004/CE, che istituisce norme comuni in materia di risarcimento e assistenza ai passeggeri in caso di negato imbarco e di cancellazione o di ritardo dei voli, il passeggero non ha diritto al risarcimento del danno per il dirottamento del volo in uno scalo vicino a quello di destinazione (stessa città o regione), salvo che il ritardo accumulato dal volo sia pari o superiore a 3 ore. La compagnia aerea, però, deve farsi carico delle spese per il suo trasferimento verso la destinazione prenotata od una più vicina concordata col cliente. Inoltre al fine di sottrarsi al proprio obbligo di compensazione pecuniaria dei passeggeri in caso di ritardo prolungato di un volo all'arrivo, un vettore aereo operativo può avvalersi di una circostanza eccezionale che ha inciso non su detto volo ritardato, bensì su un precedente volo da lui stesso operato col medesimo aeromobile nell'ambito della terzultima rotazione di tale aeromobile, a condizione che esista un nesso di causalità diretta tra la verificazione di tale circostanza e il ritardo prolungato del volo successivo all'arrivo, elemento che spetta al giudice del rinvio valutare, tenendo conto in particolare delle modalità di esercizio dell'aeromobile di cui trattasi da parte del vettore aereo operativo interessato.

(Corte di Giustizia Europea, 22 aprile 2021, n. 826)


Sul cumulo fra indennizzo previsto dalla polizza vita ed il risarcimento del danno

Nel caso di assicurazione sulla vita, l'indennità si cumula con il risarcimento, perché si è di fronte ad una forma di risparmio posta in essere dall'assicurato sopportando l'onere dei premi, e l'indennità, vera e propria contropartita di quei premi, svolge una funzione diversa da quella risarcitoria ed è corrisposta per un interesse che non è quello di beneficiare il danneggiante.

(Cassazione Civile, 8 aprile 2021, n. 9380)