Sull’inconciliabilità tra la convivenza more uxorio e l’azione di arricchimento senza causa

Un’attribuzione patrimoniale a favore del convivente more uxorio può configurarsi come adempimento di un’obbligazione naturale allorché la prestazione risulti adeguata alle circostanze e proporzionata all’entità del patrimonio e alle condizioni sociali del solvens.

(Cassazione Civile, 1 luglio 2021, n. 18721)