La morte di un familiare che presta la propria attività nell’impresa di famiglia costituisce un danno patrimoniale
Per ottenere il risarcimento della ‘perdita subita’ ai sensi dell’art. 1223 c.c. non occorre che il danneggiato si sia preventivamente attivato per ripianare detta perdita così da dimostrare di avere sostenuto le spese allo scopo necessarie, non sussistendo alcuna obbligazione in tal senso (cassata, nella specie, la decisione della Corte d’appello che aveva errato nell’affermare che la morte di un familiare lavorante nell’impresa di famiglia non integrava un danno patrimoniale, poiché tale lavoro costituiva un dovere e non una facoltà e che per ottenere il risarcimento del danno occorreva provare il costo del rimpiazzo dell’utilità perduta).
(Cassazione Civile, ordinanza, 18 gennaio 2023, n. 1386)