Prescrizione della servitù di passaggio

La servitù di passaggio è, per sua natura, una servitù discontinua in relazione alla quale ogni episodio di transito costituisce esercizio del diritto; ne consegue che, qualora la servitù sia stata costituita in virtù di titolo idoneo, ai fini della prescrizione non assumono rilievo, ove la situazione dei luoghi lo permetta, né la mancanza del requisito dell’apparenza, né il carattere sporadico dell’esercizio.

(Tribunale di Brescia, 22 gennaio 2021, n. 156)


Indispensabile l'apparenza delle opere per la costituzione della servitù per destinazione del padre di famiglia

La prova della servitù per destinazione del padre di famiglia postula che, al momento in cui i due fondi cessano di appartenere ad unico proprietario, le opere destinate all'esercizio della servitù preesistano alla divisione o all'alienazione del fondo e siano state poste o lasciate nello stato dal quale risulta la servitù, ovvero in una situazione oggettiva di subordinazione o di servizio, che integri, de facto il contenuto della servitù; l'apparenza è indispensabile per poter ritenere costituita questa servitù e non la volontà dei condividenti, desumibile dall'atto negoziale, di asservire un fondo ad un altro fondo.

(Cassazione Civile, 4 luglio 2019, n. 18028)


Nuda proprietà e legittimazione passiva all'azione di riduzione in ripristino

Quando le opere edilizie illegittime sono eseguite su un immobile concesso in usufrutto, il legittimato passivo all'azione di riduzione in ripristino ex art. 872 c.c. non è l’usufruttuario bensì il nudo proprietario, cui spetta il potere di intervento modificativo o additivo sul bene.

(Cassazione Civile, 19 febbraio 2019, n. 4829)


Occupazione dell’immobile e risarcimento del danno: parametro equitativo sul valore reddituale

La privazione del possesso conseguente all'occupazione di un immobile altrui costituisce un fatto potenzialmente causativo di effetti pregiudizievoli ed idoneo a legittimare la pronunzia di condanna generica al risarcimento del danno, ben potendo il giudice successivamente liquidare in concreto il detto danno per mezzo di una valutazione equitativa ex art. 1226 c.c. che tenga conto, quale parametro di quantificazione, del valore reddituale del bene.

(Cassazione Civile, 4 dicembre 2018, n. 31353)


Posa di cavi telefonici senza l’assenso del proprietario: obbligo di rimozione

La posa di cavi da parte della compagnia elettrica senza autorizzazione è lesiva dei diritti del proprietario dell'immobile e cagiona il diritto alla rimozione e al risarcimento per l'illegittima occupazione.

(Tribunale di Napoli, 9 gennaio 2018, n. 197)