Revoca del fondo patrimoniale
L'accordo in sede di separazione personale tra i coniugi che richiami un precedente atto di costituzione di fondo patrimoniale nel quadro della complessiva regolamentazione dei loro rapporti, non è in grado di mutare la natura gratuita dell'atto costitutivo e la derivazione da un atto in danno delle ragioni del creditore compiuto all'origine da uno dei due coniugi, di tal che l'atto di costituzione del fondo è suscettibile di revocatoria ordinaria ai sensi dell'art. 2901 c.c., ricorrendone gli altri presupposti di legge.
(Cassazione Civile, ordinanza, 9 aprile 2019, n. 9798)
Assegno all'ex coniuge: natura e criteri di determinazione
L'assegno divorzile, appurata la sua funzione assistenziale, compensativa e perequativa, deve essere determinato alla luce di una valutazione comparativa delle condizioni economico-patrimoniali delle parti, in relazione alla durata del matrimonio e all'età dell'avente diritto.
(Cassazione civile, 21 giugno 2019, n.16796)
Accertamento della paternità
L'accertamento immuno-ematologico per l'accertamento della paternità non è subordinato alla prova dell'esistenza di una relazione, e il rifiuto ingiustificato a sottoporvisi, ai sensi dell'art. 116 c.p.c., è suscettibile di essere valutato come ammissione.
(Cassazione civile, 14 giugno 2019, n. 16128)
Diritti dei nonni in caso di adozione della nipote
Il mancato esame in giudizio della domanda di un nonno di conservare i rapporti con la nipote successivamente alla pronuncia dell'adozione della nipote stessa, integra una violazione del diritto alla vita familiare di cui all'art. 8 CEDU (Convenzione Europea per la Salvaguardia dei Diritti dell'Uomo).
(Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, 7 marzo 2019, n. 38201)
Sindrome da allontanamento parentale ed onere di verifica
Se un genitore denuncia l'esistenza della PAS (sindrome da allontanamento parentale), non essendo detta patologia accertata definitivamente dalla scienza ufficiale, il giudice di merito deve verificarne attentamente l'esistenza, con i comuni mezzi di prova ed ascoltando il minore.
(Cassazione Civile, 16 maggio 2019, n. 13274)
Perdita dell’assegnazione della casa coniugale
Posto che, ai fini dell’assegnazione della casa familiare in favore di un genitore, il figlio deve avere uno stabile collegamento con l’abitazione e deve risiedervi in maniera prevalente, la madre perde il diritto all'assegnazione della casa familiare anche se la figlia, trasferitasi all'estero, fa ritorno a casa con frequenza. In questo ultimo caso, infatti, si configura un rapporto di mera ospitalità.
(Cassazione Civile, ordinanza 6 maggio 2019, n. 11844)
La funzione assistenziale e quella compensativa-perequativa dell’assegno divorzile
L'assegno divorzile ha funzione non solo assistenziale ma anche perequativa e compensativa. Pertanto, per la sua determinazione e quantificazione il giudice non utilizzerà né il parametro del pregresso tenore di vita familiare, né quello dell'autosufficienza economica, bensì dovrà tener conto di eventuali rinunce di aspettative professionali del coniuge richiedente e del contributo che questi ha fornito alla formazione del patrimonio comune e personale dell'altro coniuge, al fine di garantire all'avente diritto un livello reddituale adeguato a tale contribuzione. Ne consegue che ai fini del riconoscimento dell'assegno divorzile non rileva il compendio ereditato dall'altro coniuge, in difetto della prova del contributo fornito dal richiedente alla formazione del predetto patrimonio.
(Tribunale di Prato, ordinanza 16 gennaio 2019)
Padre, madre e bigenitorialità
Nell'interesse superiore del minore, va assicurato il rispetto del principio della bigenitorialità, da intendersi quale presenza comune dei genitori nella vita del figlio, idonea a garantirgli una stabile consuetudine di vita e salde relazioni affettive con entrambi, nel dovere dei primi di cooperare nell'assistenza, educazione ed istruzione. (Nel caso concreto, vista anche la forte conflittualità tra i genitori, nella gravata pronuncia mancava del tutto una specifica motivazione in ordine alle ragioni che avevano indotto la Corte di merito ad escludere una frequentazione infrasettimanale con il padre, in violazione del principio della doppia genitorialità).
(Cassazione Civile, ordinanza 8 aprile 2019, n. 9764)
Trasferimento di residenza del genitore ed interesse della prole
Nel caso in cui la madre si trasferisca in un comune diverso da quello in cui si trova la casa coniugale (ove la figlia ha sempre vissuto, frequenta la scuola, ha le sue amicizie e si dedica allo sport), l'affidamento a settimane alterne a ciascun genitore potrebbe non rivelarsi la soluzione più idonea a tutelare la minore, quando ciò dovesse comportare tempi di spostamento troppo lunghi per frequentare la scuola e rendere difficoltosa la pratica dello sport che, se gradita, deve essere incentivata, in quanto produce effetti positivi sulla stato di salute e dell'interazione sociale con i coetanei.
(Tribunale di Civitavecchia, 9 aprile 2018)
Assegno divorzile e inerzia colpevole del coniuge
A prescindere dal divario reddituale e patrimoniale fra i coniugi, non vi può essere spazio per l’attribuzione dell’assegno divorzile quando non si ravvisa un apprezzabile sacrificio di un coniuge, durante la vita coniugale, che abbia contribuito alla formazione e all'aumento del patrimonio dell’altro e quando l’età e il titolo di studio della parte consente un reinserimento nel mondo del lavoro e si ravvisa una inerzia colpevole nel reperire una occupazione.
(Tribunale di Treviso, 8 gennaio 2019)