Limiti all'esecuzione sui beni facenti parte del fondo patrimoniale
Se il credito per cui si procedere è anche solo indirettamente destinato alla soddisfazione di esigenze familiari del debitore essendo riferito all'attività professionale di quest’ultimo, non è consentita la sua soddisfazione sui beni costituiti in fondo patrimoniale.
(Cassazione Civile, ordinanza 27 aprile 2020, n. 8201)
La convivenza more uxorio e la pensione di reversibilità
Ove sia il coniuge divorziato che quello superstite abbiano i requisiti per percepire la pensione di reversibilità, la ripartizione del trattamento va effettuata, oltre che sulla base del criterio della durata dei matrimoni, anche tenendo conto di ulteriori elementi correlati, tra i quali la durata delle convivenze prematrimoniali.
(Cassazione Civile, ordinanza 26 febbraio 2020, n. 5268)
Immobile adibito a residenza familiare concesso in comodato
Il comodato gratuito con destinazione a residenza familiare va qualificato come comodato a termine ex art. 1809 c.c. e "sopravvive" alla cessazione del vincolo matrimoniale, il comodante quindi è tenuto a consentire la continuazione del godimento anche oltre l’eventuale crisi coniugale.
(Corte d’Appello di Napoli, 27 febbraio 2019, n. 1004)
Sulla pignorabilità del reddito di cittadinanza
In tema di mantenimento dei figli minorenni è ammissibile il pignoramento del reddito di cittadinanza nei confronti del coniuge inadempiente all'ordinanza presidenziale. Il reddito di cittadinanza può essere utilizzato per i bisogni primari delle persone delle quali il titolare ha l’obbligo di prendersi cura, anche se non fa più parte dello stesso nucleo familiare. Il reddito di cittadinanza, essendo una misura contro la povertà, la diseguaglianza e l’esclusione sociale, non ha natura alimentare e non è soggetta alle disposizioni che prevedono divieti di pignorabilità.
(Tribunale di Trani, 30 gennaio 2020)
L’ingiustificato arricchimento nel caso di convivenza more uxorio
In tema di convivenza more uxorio è configurabile un indebito arricchimento ed è pertanto possibile proporre il relativo rimedio giudiziale, nel caso in cui le prestazioni rese da un convivente e convertite a vantaggio dell’altro esorbitano dai limiti di proporzionalità e adeguatezza, ossia esulano dal mero adempimento delle obbligazioni nascenti dal rapporto di convivenza, il cui contenuto va parametrato sulle condizioni sociali e patrimoniali dei componenti della famiglia di fatto.
(Cassazione Civile, 3 febbraio 2020, n. 2392)
Il genitore deve vigilare ed educare il minore al corretto utilizzo di whatsapp
I pericoli cui è esposto il minore nell'uso della rete telematica rendono necessaria una sua tutela, che comporta un dovere di vigilanza e controllo da parte dei genitori al fine di evitare che tali strumenti possano essere utilizzati in modo non adeguato (un minore, utilizzando la chat istantanea di whatsapp, minacciava una sua coetanea con messaggi continui tanto da generarle uno stato di ansia e di preoccupazione e indurla di conseguenza a modificare le sue abitudini di vita, pertanto è stata disposta un’attività di monitoraggio e supporto del giovane e della madre al fine di verificare le effettive capacità educative e di vigilanza da parte della stessa).
(Tribunale di Caltanissetta, 8 ottobre 2019)
Sorte del denaro dato da un convivente per realizzare la casa familiare
L’ex convivente che ha versato all'altro del denaro a titolo di concorso alle spese di costruzione di quella che doveva diventare la casa familiare ha diritto al rimborso delle somme date se, terminata la convivenza, il conferimento non si concretizza nell'acquisto della proprietà del bene.
(Cassazione Civile, ordinanza 3 ottobre 2019, n. 24721)
Testamento biologico immateriale ricostruibile attraverso i racconti di amici e familiari
Legittima la decisione dell’amministratore di sostegno che dice stop alle terapie mediche praticate alla persona a lui affidata, così mettendo in pratica i desiderata da lei espressi, in passato, a parole con parenti e amici in una sorta di “testamento biologico verbale”.
(Tribunale di Roma, decreto 23 settembre 2019)
Il curatore speciale del minore
Allorquando i genitori siano in conflitto tra loro ed incapaci di leggere realmente il disagio dei figli minori e il rischio evolutivo cui i figli sono esposti, si impone la nomina di un curatore speciale nell'interesse dei minori. Il curatore speciale, che può essere nominato d'ufficio dal giudice, è garante dell'interesse e della posizione sostanziale e processuale dei minori. Egli è chiamato a gestire i rapporti con gli operatori sociali, i terapeuti e i professionisti che stanno seguendo i minori e a garantire l'effettività e il coordinamento degli interventi di supporto disposti a favore di questi.
(Tribunale di Milano, 25 febbraio 2019)
Autodeterminazione del minore nei rapporti con il genitore
Il diritto di visita del genitore non collocatario e, quindi, il diritto a mantenere il legame con il proprio figlio non ha carattere assoluto e deve procedere avendo sempre come parametro principale di riferimento il superiore interesse del minore, da determinarsi avuto riguardo alle circostanze del caso concreto, quali anche la pregressa esistenza e consistenza dei rapporti familiari e l’età del figlio.
(Cassazione civile, 13 agosto 2019, n. 21341)