Il disinteresse della madre legittima l’adozione dei figli

Deve ritenersi legittima l'adozione disposta allorché il comportamento di disinteresse della madre possa provocare danni gravi e irreversibili alla equilibrata crescita dei minori (nella specie era emerso che la madre trascurava perfino le primarie esigenze connesse alla salute dei figli e che neppure la nonna era in grado di assicurare le cure necessarie).

(Cassazione Civile, 10 gennaio 2023, n. 363)


E’ escluso l’obbligo alimentare in favore del figlio disoccupato che non chiede di usufruire di misure sociali come il reddito di cittadinanza

Va escluso il diritto agli alimenti per il figlio che, pur non avendo trovato lavoro nonostante il titolo di studio - una laurea breve -, non si è adoperato per usufruire di misure sociali come il reddito di cittadinanza.

(Cassazione Civile, 20 dicembre 2021, n. 40882)


Mantenimento figli: le spese universitarie non sono spese straordinarie

È necessario operare un distinguo tra esborsi relativi ai bisogni ordinari della prole e le spese straordinarie, ossia esborsi imprevedibili, imponderabili ed economicamente rilevanti, che richiedono, per la loro azionabilità, l’esercizio di un’autonoma azione di accertamento. Le spese universitarie non possono qualificarsi come straordinarie, poiché mancano dei requisiti di imponderabilità e imprevedibilità.

(Cassazione Civile, ordinanza, 12 novembre 2021, n. 34100)


Sul diritto al mantenimento del figlio maggiorenne che non studia e non lavora

Secondo il principio di autoresponsabilità, il figlio maggiorenne non deve abusare del diritto di essere mantenuto dal genitore oltre ragionevoli limiti di tempo o di misura, perché l’obbligo dei genitori si giustifica nei limiti del perseguimento di un progetto educativo e di un percorso di formazione e, nella valutazione degli indici di rilevanza, la sussistenza dei requisiti per il mantenimento va ponderata con rigore crescente con il crescere dell’età del figlio.

(Cassazione Civile, 8 novembre 2021, n. 32406)


Il minore costituisce una parte sostanziale del procedimento diretto a stabilire le modalità di affidamento

E’ illegittima la mancata audizione della figlia undicenne di una coppia in assenza di adeguata motivazione sulla sua capacità di discernimento (l’esclusione è stata fondata sullo stato di estrema tensione dei rapporti tra le parti, contrapposizione ed elevata conflittualità), dovendosi ritenere contraddetto il principio secondo cui «il minore costituisce una parte sostanziale del procedimento diretto a stabilire le modalità di affidamento, per cui, essendo portatore di interessi contrapposti e diversi da quelli dei genitori, ha diritto di esporre le proprie ragioni nel corso del processo, a contatto diretto con l’organo giudicante».

(Cassazione Civile, 25 gennaio 2021, n. 1474)