Abbandono del figlio minore in tenera età

L’abbandono del figlio minore, protrattosi ininterrottamente dopo i diciotto mesi di vita del bambino, configura una condotta in violazione dei doveri di educazione e mantenimento del minore, che integra una ipotesi di illecito endofamiliare (cassata, nella specie, la decisione dei giudici del merito che avevano negato il risarcimento in favore del figlio abbandonato dal padre, atteso che avevano omesso di valutare qualsivoglia conseguenza dannosa cagionata dalla condotta dell’uomo nei confronti del figlio, sia circa il cd. danno morale subiettivo – la sofferenza ingiusta, ovvero il turbamento interiore, arrecata al minore perché privato della figura del padre -, sia in ordine all’evoluzione fisio-psichica del figlio, anche considerando l’intensità dell’elemento soggettivo dell’illecito, atteso che il padre aveva deliberatamente deciso di trascurare il bambino per dedicarsi esclusivamente ai figli nati in costanza del suo matrimonio, con evidente grave ed iniqua discriminazione).

(Cassazione Civile, 6 ottobre 2021, n. 27139)