Tutela del made in Italy: l’origine estera di un prodotto deve essere ben visibile
L’apposizione del marchio aziendale con nome e cognome italiani, registrato, sulle confezioni, in assenza di diversa indicazione di origine e provenienza estera (precisamente cinese), integra l’ipotesi di fallace indicazione di origine e provenienza, trattandosi di condotta idonea a trarre in inganno il consumatore circa l’esatta origine geografica del prodotto (nella specie, l’indicazione ‘Made in China’ era poco visibile e sull’etichetta delle scarpe che raffigurava il marchio italiano, segno evocativo di una realizzazione che si era avvalsa del rinomato know-how italiano, non c’era alcuna indicazione che facesse intendere l’importazione da un paese estero delle calzature).
(Cassazione Civile, ordinanza, 23 giugno 2022, n. 20226)