E’ nulla la promessa di pagamento di un debito altrui
La promessa di pagamento, per il carattere meramente confermativo di un rapporto obbligatorio preesistente, è idonea a determinare l'inversione dell'onere della prova tra le parti del rapporto obbligatorio, ma non è fonte autonoma di obbligazione e non può produrre la modificazione soggettiva dell'obbligazione, con la conseguenza che la promessa unilaterale di pagamento di un debito altrui è da considerarsi assolutamente nulla, in quanto non rientra nello schema di cui all'art. 1988 c.c., che ha per oggetto il debito dello stesso promittente e non quello di altri soggetti.
(Cassazione Civile, ordinanza, 10 novembre 2023, n. 31296)
La cessione del credito risarcitorio all’assicuratore costituisce semplice mezzo di pagamento della prestazione professionale di carrozziere
Il credito da risarcimento del danno da sinistro stradale è suscettibile di cessione ai sensi degli artt. 1260 c.c. e segg., e il cessionario può, in base a tale titolo, domandarne anche giudizialmente il pagamento al debitore ceduto, pur se assicuratore per la r.c.a., costituendo la cessione non già un'operazione di finanziamento, bensì il mero mezzo di pagamento da parte del cedente della prestazione professionale di carrozziere, anche quando il cessionario assume vesti consortili.
(Cassazione Civile, 3 ottobre 2023, n. 27892)
Responsabilità solidale anche se le condotte lesive sono autonome e i titoli diversi
Ai fini della responsabilità solidale di cui all’art. 2055, primo comma, cod. civ., che è norma sulla causalità materiale integrata nel senso dell’art. 41 cod. pen., è richiesto solo che il fatto dannoso sia imputabile a più persone, ancorché le condotte lesive siano fra loro autonome e pure se diversi siano i titoli di responsabilità (contrattuale ed extracontrattuale), in quanto la norma considera essenzialmente l’unicità del fatto dannoso, e tale unicità riferisce unicamente al danneggiato, senza intenderla come identità di norme giuridiche violate; la fattispecie di responsabilità implica che sia accertato il nesso di causalità tra le condotte caso per caso, per modo da potersi escludere se a uno degli antecedenti causali possa essere riconosciuta efficienza determinante e assorbente tale da escludere il nesso tra l’evento dannoso e gli altri fatti ridotti al semplice rango di occasioni.
(Cassazione Civile, Sez. Unite, 27 aprile 2022, n. 13143)
Divieto ai passeggeri di sporgersi dalla sagoma trasversale del veicolo
Il conducente che ha avviato l’alzacristalli elettrico mentre il passeggero si sporgeva per dargli indicazioni sulla manovra di parcheggio causando a quest’ultimo lo schiacciamento del naso è tenuto ad un risarcimento del danno limitato, ciò in ragione del fatto che la persona danneggiata ha contribuito alla verificazione dell’evento dannoso in due modi: sia sporgendosi dal finestrino, senza che ve ne fosse la necessità, e sia per non aver comunque usato maggiore cautela nel momento in cui eseguì tale movimento.
(Cassazione Civile, ordinanza, 23 febbraio 2021, n. 4789)
La cauzione quale garanzia dell’effettiva corresponsione dei premi promessi
La cauzione versata dall’organizzatore di un concorso a premi al Ministero dello Sviluppo Economico ai sensi dell’art. 7 D.P.R. n. 430/2001 ha la funzione di garantire l’effettivo soddisfacimento del vincitore del premio. Nel caso in cui questo non venga consegnato, il MISE deve dunque provvedere a versare la somma incamerata al vincitore.
(Cassazione Civile, ordinanza, 3 novembre 2020, n. 24428)
Preliminare, consegna anticipata e decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi
In tema di contratto preliminare, la consegna dell'immobile, effettuata prima della stipula del definitivo, non determina la decorrenza del termine di decadenza per opporre i vizi noti, né comunque di quello di prescrizione, presupponendo l'onere della tempestiva denuncia l'avvenuto trasferimento del diritto, sicché il promissario acquirente, anticipatamente immesso nella disponibilità materiale del bene, risultato successivamente affetto da vizi, può chiedere l'adempimento in forma specifica del preliminare, ai sensi dell'art. 2932 c.c. e contemporaneamente agire con l'azione quanti minoris per la diminuzione del prezzo, senza che gli si possa opporre la decadenza o la prescrizione.
(Cassazione Civile, 27 maggio 2020, n. 9953)
Produzione della fattura elettronica e decreto ingiuntivo
Poiché il Sistema di Interscambio (SDI), che gestisce la fatturazione elettronica, genera documenti informatici autentici ed immodificabili, che non sono semplici “copie informatiche di documenti informatici” bensì “duplicati informatici”, assolutamente indistinguibili dai loro originali, potendo essere scaricati da “fonte / terzo qualificato”, come l’Agenzia delle Entrate le fatture elettroniche in formato “.xml” ed esse devono ritenersi equipollenti all'estratto autentico delle scritture contabili previsto dall'art. 634, comma 2, c.p.c..
(Tribunale di Verona, 29 novembre 2019)
Sui limiti della transazione
A norma dell'art. 1364 c.c., il contratto di transazione, per quanto generali siano le espressioni in esso usate, comprende soltanto gli oggetti sui quali le parti si sono proposte di statuire; pertanto qualora rispetto ad un medesimo rapporto siano sorte o possano sorgere tra le parti più liti in relazione a numerose questioni controverse, l'avere esse dichiarato di non aver più nulla a che pretendere in dipendenza del rapporto non implica necessariamente che la transazione investa tutte le controversie potenziali o in atto ma solo quelle rientranti nell'oggetto dell'accordo transattivo il quale va determinato attraverso una valutazione degli elementi di fatto inerenti alla controversia.
(Tribunale di Piacenza, 10 giugno 2020, n. 280)
Emergenza Covid-19 e presentazione degli assegni all'incasso
Va sospesa o cancellata con provvedimento d’urgenza la pubblicazione del protesto di assegni bancari presentati per il pagamento tra il 31/3/2020 ed il 17/4/2020 e protestati dal notaio in data successiva al 30/4/2020 sul presupposto difficoltà-impossibilità di far fronte ai pagamenti dei titoli emessi nel periodo di sospensione del commercio e compressione dei diritti costituzionali.
(Tribunale di Lecce, 29 maggio 2020)
Sul danno da viaggio travagliato
Un travagliato viaggio di quasi 24 ore continuative in condizioni di carenza di cibo, necessario riscaldamento e possibilità di riposare, costituiscono un'offesa effettivamente seria e grave, tale da non tradursi in meri e frammentati disagi, fastidi, disappunti, ansie o altro tipo di generica insoddisfazione.
(Cassazione Civile, 8 aprile 2020, n. 7754)