Legittimo il sequestro preventivo delle quote di una società appartenenti a persona estranea al reato

È legittimo il sequestro preventivo delle quote di una società appartenenti a persona estranea al reato, qualora sussista un nesso di strumentalità tra detti beni ed il reato contestato ed il vincolo cautelare sia destinato ad impedire, sia pure in modo mediato e indiretto, la protrazione dell'ipotizzata attività criminosa, ovvero la commissione di altri fatti penalmente rilevanti, attraverso l'utilizzo delle strutture societarie. Quando si procede per reati tributati commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, è legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, dei beni dell'imputato sul presupposto dell'impossibilità di reperire il profitto del reato nel caso in cui dallo stesso soggetto non sia stata fornita la prova della concreta esistenza di beni nella disponibilità della persona giuridica su cui disporre la confisca diretta.

(Cassazione Penale, 12 novembre 2018, n. 51345)


Rimborso finanziamento soci e bancarotta fraudolenta per distrazione

In tema di reati societari, qualora il socio creditore si identifichi con l’amministratore della società, la condotta di quest’ultimo, volta alla restituzione, in periodo di dissesto, di finanziamenti precedentemente concessi, integra il reato di bancarotta fraudolenta per distrazione e non quello di bancarotta preferenziale, poiché la restituzione assume un significato diverso e più grave, in un simile contesto, rispetto alla mera volontà di privilegiare un creditore in posizione paritaria rispetto a tutti gli altri creditori.

(Cassazione Penale, 7 novembre 2018, n. 50495)