Da condannare il Comune che non abbatte le barriere architettoniche
Inibire il transito sulle scale mobili con cani guida concreta atto discriminatorio per il non vedente rispetto all'omologa situazione del normodotato, dacché si traduce nella lesione del diritto alla fruizione del mezzo di trasporto pubblico, che è garantito al non vedente da norma di rango primario (la L. 14 febbraio 1974, n. 37).
(Cassazione Civile, ordinanza, 5 aprile 2023, n. 9384)
Il Comune può rispondere dei danni causati da una buca insistente su strada privata
In tema di responsabilità da negligente manutenzione delle strade, è in colpa la Pubblica Amministrazione che non provveda alla manutenzione o messa in sicurezza delle aree, anche di proprietà privata, latistanti le pubbliche vie, quando da esse possa derivare pericolo per gli utenti delle strade, né ad inibirne l’uso generalizzato; ne consegue che, nel caso di danni causati da difettosa manutenzione d’una strada, la natura privata di questa non è, di per sé, sufficiente ad escludere la responsabilità dell’amministrazione comunale ove, per la destinazione dell’area e per le sue condizioni oggettive, la stessa era tenuta alla sua manutenzione.
(Cassazione Civile, ordinanza, 29 marzo 2023, n. 8879)
Disabile cade dal pulmino: sono responsabili l’Ausl e la Cooperativa
La condizione giuridica dell'interdetto è modellata su quella del minore, sebbene la minore età e la malattia mentale non siano situazioni equiparabili dal punto di vista naturalistico: nello specifico, deve riconoscersi che la giurisprudenza formatasi in merito al trasporto degli alunni delle scuole muove da una considerazione comune a quella delle persone con disabilità, data dal fatto che anche gli alunni sono considerati privi della sufficiente capacità di autodisciplina per età, inesperienza e naturale esuberanza e che, per tale ragione, necessitano di tutte quelle idonee cautele, che, in concreto, si rendano necessarie per la sicurezza del trasporto e del servizio nel suo complesso e della commisurazione nella predisposizione delle misure occorrenti al limitato affidamento che può ragionevolmente farsi sul grado di prudenza e di disciplina degli scolari, comprendendo l'accompagnamento tramite lo scuolabus anche la responsabilità dell'autista del veicolo tutte le volte che non abbia cura di adottare le ordinarie cautele, suggerite dalla normale prudenza, in relazione alle specifiche circostanze di tempo e di luogo senza che possano costituire esimenti della responsabilità le eventuali disposizioni date dai genitori (quale quelle di lasciare il minore in un determinato luogo) potenzialmente pregiudizievoli per il pericolo che da esse può derivare all'incolumità dello stesso minore.
(Cassazione Civile, 20 marzo 2023, n. 7922)
Giornale online: la richiesta inevasa di aggiornare la notizia comporta il risarcimento del danno
La persistenza nel sito web di una testata giornalistica della risalente notizia del coinvolgimento di un soggetto in un procedimento penale - pubblicata nell'esercizio legittimo del diritto di cronaca, ma non aggiornata con i dati relativi all'esito di tale procedimento - non integra, di per sé, un illecito idoneo a generare una pretesa risarcitoria; tuttavia, il soggetto cui la notizia si riferisce ha diritto ad attivarsi per chiederne l'aggiornamento o la rimozione, con la conseguenza che l'ingiustificato rifiuto o ritardo da parte del titolare del sito è idoneo a comportare il risarcimento del danno patito successivamente alla richiesta (fermo l'onere di allegazione e prova del pregiudizio da parte dell'interessato).
(Cassazione Civile, 1 marzo 2023, n. 6116)
Difetti di insonorizzazione del terrazzo: spetta il risarcimento danni a favore degli acquirenti
L’acquirente di un immobile ha diritto al risarcimento del danno anche per il difetto di insonorizzazione del terrazzo. I parametri di insonorizzazione degli edifici erano applicabili a tutte le superfici delle unità immobiliari, sia con riguardo alle terrazze che con riferimento ai locali non abitabili, tenuto conto, per le prime, della propagazione del rumore attraverso le murature su cui appoggiano e si innestano, della circostanza che esse non sono destinate solo all’affaccio e, per i secondi, che essi costituiscono comunque ambienti interni alle abitazioni, destinati alla permanenza delle persone.
(Cassazione Civile, ordinanza, 22 febbraio 2023, n. 5487)
Il risarcimento del danno è dovuto anche se al momento del sinistro l’erede si trova ancora nel grembo materno
Il danno parentale si configura anche in presenza di mera lesione del danno da perdita del rapporto parentale; esso rappresenta un peculiare aspetto del danno non patrimoniale, e consiste non già nella mera perdita delle abitudini e dei riti propri della quotidianità, bensì nello sconvolgimento dell'esistenza, rivelato da fondamentali e radicali cambiamenti dello stile di vita, nonché nella sofferenza interiore derivante dal venir meno del rapporto e/o dall'inevitabile atteggiarsi di quel rapporto in modo differente si tratta infatti di danno non patrimoniale iure proprio del congiunto, il quale, se ritenuto spettante in astratto, può essere allegato e dimostrato ricorrendo a presunzioni semplici, a massime di comune esperienza, al fatto notorio, dato che l'esistenza stessa del rapporto di parentela fa presumere la sofferenza del familiare (nel caso in esame il risarcimento è dovuto per la lesione del diritto al godimento del rapporto parentale anche se al momento del sinistro l’erede si trova nel grembo materno).
(Cassazione Civile, 14 febbraio 2023, n. 4571)
Si applica la disciplina della responsabilità civile al contenuto diffamatorio degli articoli inseriti nell'archivio storico digitale di un quotidiano
Nell'ipotesi in cui il contenuto diffamatorio degli articoli di stampa cartacea inseriti nell'archivio storico digitale di un quotidiano risulti già accertato con sentenza passata in giudicato, l'inserimento e il mantenimento nel suddetto archivio di quelle stesse informazioni integra una nuova e autonoma fattispecie illecita, ove sussista la lesione di diritti costituzionalmente garantiti (all'immagine, anche sociale, alla reputazione personale e professionale o alla vita di relazione), essendo differenti sia il tempo, sia la forma, sia la finalità della veicolazione di dette notizie, e la successiva lesività diffusiva deve valutarsi in concreto, avuto riguardo a tutte le peculiarità del singolo caso, secondo gli ordinari criteri di cui all'art. 2043 c.c., con onere probatorio a carico del soggetto leso, anche, se del caso, in via di presunzioni, di tutti gli elementi costitutivi della fattispecie (condotta, elemento soggettivo, nesso causale, danno), la cui sussistenza necessita di apposita indagine del giudice di merito".
(Cassazione Civile, 11 gennaio 2023, n. 479)
Caduta nella buca: il Comune ne risponde anche se c’è stata condotta imprudente
La eterogeneità tra i concetti di «negligenza della vittima» e di «imprevedibilità» della sua condotta da parte del custode ha per conseguenza che la condotta negligente, distratta, imperita, imprudente, della vittima, ferma la sua rilevanza ai sensi e per gli effetti di cui all'art. 1227, comma primo, cod. civ., non è di per sé sufficiente ad escludere del tutto la responsabilità del custode, occorrendo anche che si tratti di condotta non prevedibile né prevenibile (confermato il risarcimento a una donna, vittima di un sinistro durante una passeggiata tra le bancarelle di un mercato rionale. Il fatto che quest'ultima avrebbe dovuto, con una maggiore diligenza ed attenzione, avvedersi della sconnessione, tra l'altro evidente, esistente sul tratto stradale percorso, non è dato sufficiente per escludere ogni responsabilità dell'ente locale).
(Cassazione Civile, 2 dicembre 2022, n. 35558)
Per la perdita di chance occorre indicare l’evento incerto
La domanda di risarcimento del danno da perdita di chance – che è diversa da quella di risarcimento del mancato raggiungimento del risultato sperato – deve considerarsi non proposta se l'illecito prefigurato, sul piano strutturale, non è costituito da un nesso causale certo a fronte di un evento (la guarigione o altro) incerto, ma è costituito da un nesso causale incerto (di cui si invoca l'accertamento) a fronte di un evento di danno (l'evento ischemico) certo.
(Cassazione Civile, ordinanza, 4 novembre 2022, n. 32623)
Il rimborso delle spese di assistenza stragiudiziale ha natura di danno emergente
Le spese sostenute per attività legale stragiudiziale, diversamente dalle spese legali, vanno liquidate come una componente del danno emergente e sono soggette agli stessi oneri di allegazione e prova.
(Cassazione Civile, ordinanza, 17 maggio 2022, n. 15732)