La P.A. risponde come il privato per i fatti del dipendente
Lo Stato o l’ente pubblico rispondono del danno subìto dal terzo per l’illecito del dipendente, anche quando agisce solo per scopi personali, estranei ai fini dell’amministrazione. La corresponsabilità scatta purché l’azione illecita sia legata da un nesso di occasionalità necessaria con le funzioni svolte dal dipendente infedele. E dunque se questa non sarebbe stata possibile senza l’esercizio del ruolo, per quanto svolto in modo illecito.
(Cassazione Civile, Sez. Unite, 16 maggio 2019, n. 13246)
Risarcimento del danno al dipendente tardivamente assunto
Il lavoratore subordinato, che, uscito vittorioso da un concorso pubblico per l'assegnazione di posti di lavoro presso enti di pubblica rilevanza, non sia stato assunto o sia stato tardivamente assunto in ragione di un provvedimento illegittimo della pubblica amministrazione, ha diritto ad un risarcimento del danno corrispondente alle retribuzioni perdute, detratte le somme dallo stesso percepite nel periodo di disoccupazione, la prova delle quali grava interamente sul datore di lavoro.
(Cassazione Civile, ordinanza, 13 aprile 2018, n. 9193)
Responsabilità dell’Ente per violazione delle norme di prudenza
A prescindere da ogni obbligo legale, l'Ente pubblico proprietario e gestore della strada deve rispondere per violazione delle norme di comune prudenza (colpa generica), non potendo disinteressarsi della sicurezza degli utenti dell'arteria in presenza di evidenti situazioni di pericolo (come quella rappresentata nella specie da un palo di cemento posto a poco più di tre metri dal ciglio stradale all'uscita di una curva, sia pure ad ampio raggio).
(Tribunale di Taranto, 6 settembre 2017, n. 2261)
Condotte delittuose dei dipendenti pubblici ed occasione necessaria della funzione
È configurabile la responsabilità civile della pubblica amministrazione anche per le condotte delittuose dei dipendenti pubblici dirette a perseguire finalità esclusivamente personali, purché l’adempimento delle funzioni pubbliche costituisca un’occasione necessaria che l’autore del reato sfrutta per il compimento degli atti penalmente illeciti.
(Cassazione Civile, ordinanza 5 novembre 2018, n. 28079)
Responsabilità della P.A. ex art. 2043 Cod. Civ.
In caso di danni provocati da animali randagi, il danneggiato deve specificamente dimostrare che la cattura e la custodia di quello specifico animale che ha provocato il danno era possibile ed esigibile in concreto da parte della pubblica amministrazione competente e che l'omissione di tali condotte sia riconducibile ad un comportamento colposo dell'ente stesso.
(Cassazione Civile, 14 maggio 2018, n. 11591)
Temporale estivo: il Comune risponde degli allagamenti
L'eccezionalità e imprevedibilità delle precipitazioni atmosferiche possono configurare caso fortuito o forza maggiore idonei ad escludere la responsabilità del custode per il danno verificatosi solo quando costituiscano causa sopravvenuta autonomamente sufficiente a determinare l'evento, nonostante la più scrupolosa manutenzione e pulizia da parte del medesimo dei sistemi di smaltimento delle acque piovane.
(Cassazione Civile, 28 luglio 2017, n. 18856)