Danno morale e prova presuntiva

Il danno non patrimoniale consistente nella sofferenza morale patita dal prossimo congiunto di una persona lesa dall’altrui illecito può essere dimostrato ricorrendo alla prova presuntiva, tipicamente integrata dalla gravità delle lesioni quali la perdita di un arto inferiore in uno alla convivenza familiare strettissima, propria del rapporto filiale (riconosciuto, nella specie, il danno subito dai genitori a causa della sofferenza morale patita in seguito ad un incidente che aveva coinvolto il loro figlio, a cui era stata amputata una gamba).

(Cassazione Civile, 24 gennaio 2020, n. 1640)