Ufficialmente ancora sposati, ma separati di fatto: niente risarcimento alla vedova
Il risarcimento del danno non patrimoniale può essere riconosciuto al coniuge separato a condizione che si accerti che il fatto illecito del terzo abbia provocato quel dolore e quelle sofferenze morali che di solito si accompagnano alla morte di una persona cara, previa dimostrazione che, nonostante la separazione, anche se solo di fatto, e non giudizialmente o consensualmente raggiunta, vi sia ancora un vincolo affettivo particolarmente intenso (escluso il risarcimento in favore di un donna per il sinistro mortale occorso al marito; nella specie, infatti, tra i coniugi era in atto una separazione di fatto, a testimoniarlo la rottura della convivenza e il fatto che lui aveva una nuova compagna, a cui peraltro è stato riconosciuto il risarcimento).
(Cassazione Civile, 4 novembre 2019, n. 28222)