Legittimo il sequestro preventivo delle quote di una società appartenenti a persona estranea al reato

È legittimo il sequestro preventivo delle quote di una società appartenenti a persona estranea al reato, qualora sussista un nesso di strumentalità tra detti beni ed il reato contestato ed il vincolo cautelare sia destinato ad impedire, sia pure in modo mediato e indiretto, la protrazione dell’ipotizzata attività criminosa, ovvero la commissione di altri fatti penalmente rilevanti, attraverso l’utilizzo delle strutture societarie. Quando si procede per reati tributati commessi dal legale rappresentante di una persona giuridica, è legittimo il sequestro preventivo, funzionale alla confisca per equivalente, dei beni dell’imputato sul presupposto dell’impossibilità di reperire il profitto del reato nel caso in cui dallo stesso soggetto non sia stata fornita la prova della concreta esistenza di beni nella disponibilità della persona giuridica su cui disporre la confisca diretta.

(Cassazione Penale, 12 novembre 2018, n. 51345)