Responsabilità dei sindaci: il dovere di vigilanza deve avere ad oggetto il controllo di tutta la gestione sociale
Il dovere di vigilanza imposto ai sindaci dall'art. 2403 c.c. non è circoscritto all'operato degli amministratori ma si estende al regolare svolgimento dell'intera gestione sociale per la tutela non solo dell'interesse dei soci ma anche di quello dei creditori sociali.
(Cassazione Civile, 24 gennaio 2024, n. 2350)
Inapplicabile al credito derivante dal recesso del socio la disciplina della postergazione
Il credito derivante da recesso non presenta alcuna "parentela" ontologica e "vicinanza" funzionale con il credito da finanziamento soci, e ciò per l'evidente ragione che, nel primo caso, il credito conseguirebbe allo scioglimento del rapporto sociale e in quell'evento troverebbe fondamento, mentre, nel secondo caso, la costanza del rapporto sociale costituirebbe il presupposto per l'insorgenza del credito. Da ciò l'inapplicabilità, al credito derivante dal recesso del socio, della disciplina della postergazione per la restituzione dei finanziamenti del socio alla stregua dell'art. 2467 c.c..
(Cassazione Civile, ordinanza, 6 novembre 2023, n. 30725)
Esclusa la responsabilità del socio se il recesso è portato a conoscenza dei terzi
La responsabilità del socio di società di persone verso i terzi per le obbligazioni della stessa deve ritenersi temporalmente correlata alla durata del rapporto sociale e, conseguentemente, esclusa oltre la data dello scioglimento del rapporto tra il socio e la società, a condizione che lo scioglimento sia stato portato con mezzi idonei a conoscenza dei terzi che lo hanno incolpevolmente ignorato.
(Cassazione Civile, 23 ottobre 2023, n. 29306)
Aumento di capitale della srl: il termine per l’impugnativa decorre dall’iscrizione della deliberazione nel registro imprese
Ai sensi del combinato disposto degli artt. 2479-ter, comma 4, e 2379-ter, comma 1, c.c., il termine per l'impugnativa dell'aumento di capitale sociale decorre, per le s.r.l., dall'iscrizione della relativa deliberazione nel registro delle imprese e non già dalla trascrizione nel libro delle decisioni dei soci.
(Cassazione Civile, 24 maggio 2023, n. 14469)
I finanziamenti di società tramite fiduciaria non sono esercizio abusivo del credito
Difettano tutti i presupposti caratterizzanti l'esercizio abusivo di una attività creditizia, se le operazioni di finanziamento oggetto di accertamento vengono effettuate da società fiduciarie, comunque, riconducibili alla proprietà di un soggetto nei confronti di società sempre riferibili al medesimo soggetto (e non anche di una generalità di soggetti) e sono prive di finalità speculative, non essendo stata data la prova di rimborsi, con aggravio di interessi.
(Cassazione Civile, ordinanza, 21 marzo 2023, n. 8071)
Sanzionabile la società che rileva la presenza dei dipendenti tramite impronta digitale
L'esimente della buona fede, prevista dalla l. n. 689 del 1981, art. 3, in tema di sanzioni amministrative, non trova applicazione quando l'affidamento relativo alla liceità della condotta, dipende proprio dalla colpa consistita nella mancata verifica degli adempimenti richiesti in qualità di datore di lavoro titolare del trattamento dei dati personali dei propri dipendenti, cui competono, ai sensi del d.lg. n. 196 del 2003, art. 4-e dal reg. Ue 679/2016, entrato in vigore nel maggio 2018, non applicabile alla fattispecie -, le decisioni "in ordine alle finalità, alle modalità di trattamento ed agli strumenti utilizzati, ivi compreso il profilo della sicurezza" (confermata la sanzione ad una società che aveva utilizzato un sistema di rilevamento biometrico dell'impronta digitale per registrare le presenze dei propri dipendenti).
(Cassazione Civile, 6 marzo 2023, n. 6642)
La clausola compromissoria è applicabile anche se è stata abolita dopo la cessazione dell’amministratore dalla carica
La controversia tra l'amministratore e la società resta soggetta alla competenza arbitrale convenuta, per tale lite, con la clausola compromissoria, ove la soppressione di questa sia stata deliberata dopo la cessazione dalla carica del detto amministratore e non sia intervenuto un accordo tra lo stesso e la società volto a privare di effetti la clausola stessa.
(Cassazione Civile, 2 marzo 2023, n. 6221)
Società di capitali: revocatoria non esercitabile su delibere di modifica dello statuto
L'azione pauliana di cui agli art. 2901 ss. c.c. non può essere esercitata nei confronti di atti endosocietari posti in essere da società di capitali, anche consortili, rappresentati da delibere modificative dello statuto, tali atti non avendo effetti esterni in termini di incidenza sulla garanzia patrimoniale generale, bensì essendo compiuti unicamente per la gestione dell'attività del soggetto giuridico, e sussistendo d'altronde nella normativa societaria strumenti specifici che ne presidiano la legittimità, mentre l'azione pauliana è comunque esercitabile nei confronti degli atti esterni delle suddette società giuridicamente personalizzate.
(Cassazione Civile, 3 marzo 2023, n. 6384)
La comunicazione dei bilanci prescinde dalla necessità di una richiesta in tal senso avanzata dai soci
Secondo l'art. 2320, 3 comma, cod. civ., la comunicazione dei bilanci ai soci accomandanti – a prescindere dalle disposizioni dello statuto societario – costituisce un adempimento doveroso, come tale imposto all'amministratore e che prescinde dalla necessità di una richiesta in tal senso avanzata dai soci.
(Cassazione Civile, ordinanza, 5 settembre 2022, n. 26071)
Sulla portata della clausola statutaria di gradimento
La clausola di gradimento, prevista dallo statuto di una società a responsabilità, limitata nel caso di cessione delle quote, non è applicabile anche nella diversa ipotesi del conferimento di quote. Con la cessione il cedente aliena al cessionario le partecipazioni sociali ed esce dalla società; il conferimento, invece, comporta uno scambio di partecipazioni, all’esito del quale il conferente rimane comunque vincolato alla società conferita, seppure in via indiretta, poiché arriva a detenere quote o azioni di una società partecipante della conferita.
(Tribunale di Torino, ordinanza, 4 luglio 2022)