I prelievi "indebiti" dei soci dalle casse sociali rilevanti ai fini dell'attivo patrimoniale

Posto che le obbligazioni sociali costituiscono debiti che stanno in capo alla società pur nel caso delle società di persone, non concorre a formare l'"attivo patrimoniale", che viene preso in considerazione dalla norma della l. fall., art. 1, comma 2, lett. a), il fatto che i soci illimitatamente responsabili siano tenuti, quali garanti ex lege, a rispondere degli stessi. Concorrono invece a formare l'attivo patrimoniale i prelievi di somme dalle casse sociali da parte dei soci, che non trovino la loro esatta giustificazione in utili effettivamente conseguiti, dato che le somme così percepite sono soggette ad azione di ripetizione di indebito da parte della società.

(Cassazione Civile, 20 gennaio 2021, n. 979)


Designazione di una persona fisica

È ammissibile la nomina di una persona giuridica ad amministratore di una società in nome collettivo, purché la prima designi per l’esercizio della funzione amministrativa della società amministrata un componente persona fisica della propria organizzazione, non necessariamente coincidente con il proprio legale rappresentante.

(Tribunale di Roma, Giudice del Registro, 1 giugno 2020)


Le valutazioni del giudice ai fini della dichiarazione di fallimento

In tema di fallimento, quando la società è in liquidazione, la valutazione del giudice, ai fini dell'applicazione dell'art. 5 l.f., deve essere diretta unicamente ad accertare se gli elementi attivi del patrimonio sociale consentano di assicurare l'eguale ed integrale soddisfacimento dei creditori sociali, e ciò proprio perché, non proponendosi l'impresa in liquidazione di restare sul mercato, ma avendo come esclusivo obiettivo quello di provvedere al soddisfacimento dei creditori previa realizzazione delle attività e alla distribuzione dell'eventuale residuo tra i soci, non è più richiesto che essa disponga, come invece la società in piena attività, di credito e di risorse, e quindi di liquidità, necessari per soddisfare le obbligazioni contratte.

(Cassazione Civile, ordinanza, 10 dicembre 2020, n. 28193)


La segnalazione dei soci di s.n.c. alla Centrale Rischi presso la Banca d’Italia

L'indicazione dei nominativi dei soci illimitatamente responsabili di una s.n.c. nella centrale rischi è legittima in quanto indicati non a titolo personale ed anche se non è precisato che i crediti sono contestati.

(Cassazione Civile, 16 dicembre 2020, n. 28720)


Erogazioni dei soci a favore della società

La legittimità di un finanziamento soci - opponibile al Fisco - richiede la regolarità formale delle delibere assembleari e delle scritture contabili, in tempi coerenti con l’andamento finanziario del periodo, diversamente l’erogazione finanziaria deve ritenersi re-immissione in azienda di utili occulti.

(Cassazione Civile, ordinanza, 5 novembre 2020, n. 24746)


Sull’opponibilità ad una S.p.A. del patto parasociale sottoscritto dal suo azionista di maggioranza

Il patto parasociale stipulato del socio di maggioranza non ha efficacia nei confronti della società, operando su di un terreno esterno a quello dell’organizzazione sociale, non potendosi ritenere che l’azionista di maggioranza possa impegnare la società in sostituzione dell’organo gestorio.

(Tribunale di Napoli, 8 ottobre 2020)


Impugnazione delibera di esclusione del socio di cooperativa

L’esclusione del socio di una cooperativa per grave inosservanza degli obblighi imposti dallo statuto integra un atto di carattere negoziale che il socio escluso può contestare attraverso il rimedio dell’opposizione di cui all’art. 2533, comma 3, c.c.; nel corso di tale giudizio contenzioso, la società cooperativa, in quanto parte richiedente la risoluzione del contratto sociale, è assoggettata all’onere di dimostrare la sussistenza dei fatti allegati a fondamento della delibera di esclusione.

(Corte d’Appello di Salerno, 29 giugno 2020, n. 770)


Sulle ragioni della revoca dell’amministratore di società di capitali

Le ragioni che integrano la giusta causa di revoca dell'amministratore di società di capitali, ai sensi dell'art. 2383, comma 3, c.c., devono essere specificamente enunciate nella delibera assembleare senza che sia possibile una successiva deduzione in sede giudiziaria di ragioni ulteriori.

(Cassazione Civile, 6 ottobre 2020, n. 21495)


Rientra nei poteri dell'amministratore sottoscrivere una fideiussione se lo prevede l’oggetto sociale

L'amministratore di una società di persone ha il potere di sottoscrivere una fideiussione quando nell'oggetto sociale è prevista la possibilità di rilascio di garanzie a favore di terzi, non essendo necessario verificare la strumentalità della stessa rispetto all'oggetto sociale.

(Cassazione Civile, 8 luglio 2020, n. 14254)


Diritti di informazione dei soci di S.r.l.

I soci di srl, sforniti di cariche gestorie, hanno facoltà di accedere alla documentazione ritenuta utile per verificare l’andamento della società, senza limiti specifici, se non quelli desumibili dal comportamento seconda buona fede e, in genere, dalle esigenze di tutela della società medesima; all'esercizio di tale facoltà attengono anche la possibilità di estrarre copia della documentazione sociale nonché di operare l’esame attraverso professionisti appositamente incaricati.

(Tribunale di Bologna, sez. spec. in materia di imprese, ordinanza 18 giugno 2020)