L’abuso di dipendenza economica

La dipendenza economica è valutata tenendo conto anche della reale possibilità per la parte che abbia subìto l’abuso di reperire sul mercato alternative soddisfacenti. L’abuso può consistere nella imposizione di condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose o discriminatorie, nel rifiuto di vendere o di comprare, nella interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto, con risarcimento del danno contrattuale.

(Tribunale di Roma, 2 luglio 2019, n. 13840)


Responsabilità per mala gestio degli amministratori

In caso di azione di responsabilità esercitata ex art. 146 L. Fall. dal Curatore, anche a seguito di sentenza di patteggiamento a carico dell'amministratore convenuto, spetta a quest'ultimo l'onere di provare quale sia la data anteriore, diversa dalla dichiarazione di fallimento, da considerarsi quale dies a quo per la decorrenza della prescrizione per l'esercizio dell'azione di responsabilità, nonché l'insussistenza dei fatti addebitati ed oggetto di patteggiamento in sede penale.

(Cassazione civile, 19 giugno 2019, n. 16505)


Bene fa la società a rifiutare al socio il rimborso del finanziamento in presenza di una situazione di difficoltà economico-finanziaria

La postergazione disposta dall’art. 2467 c.c. opera già durante la vita della società e non solo nel momento in cui si apra un concorso formale con gli altri creditori sociali, integrando una condizione di inesigibilità legale e temporanea del diritto del socio alla restituzione del finanziamento, sino a quando non sia superata la situazione prevista dalla norma.
La società è tenuta a rifiutare al socio il rimborso del finanziamento, in presenza della situazione di difficoltà economico-finanziaria indicata dalla legge, ove sussistente sia al momento della concessione del finanziamento, sia al momento della richiesta di rimborso, che è compito dell’organo gestorio riscontrare mediante la previa adozione di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile della società.

(Cassazione Civile, 15 maggio 2019, n. 12994)


Nudo proprietario delle partecipazioni: si al diritto di informativa

Il diritto di informativa sulla gestione sociale e l'ulteriore diritto di impugnare la delibera assembleare trovano piena attuazione indipendentemente dalla partecipazione all'assemblea, essendo attribuito al socio sia il diritto di informazione e consultazione di cui all'art. 2476, comma II, c.c. sia, in ipotesi, il diritto di impugnazione della delibera.

(Tribunale di Firenze, 27 aprile 2019)


Azione di responsabilità contro l'amministratore di s.r.l.

Ove sia stata promossa, nei riguardi degli amministratori di una s.r.l. e su iniziativa d’un socio, l’azione sociale di responsabilità (per la reintegrazione del patrimonio sociale), e la società, nel corso del giudizio, sia stata cancellata d’ufficio dal Registro delle imprese (art. 2490 ultimo comma c.c.), trovano applicazione i principi statuiti in Cass. s.u. 6070, 6071 e 6072 del 2013; ne deriva che, se la società, che si professa titolare di un diritto di credito, si lascia cancellare d’ufficio dal Registro delle imprese nel corso del procedimento nel quale è in discussione proprio l’accertamento di un diritto di credito ancora illiquido, ciò è interpretabile come atto di rinuncia al predetto accertamento e all'eventuale diritto, sicché il tribunale deve dichiarare l’improcedibilità della domanda per cessata materia del contendere.

(Tribunale di Vicenza, 17 aprile 2019)


Deducibilità delle perdite su crediti

Le perdite su crediti, in relazione ai quali sia stato calcolato l’importo deducibile, possono essere dedotte soltanto per la parte eccedente l’ammontare dell’accantonamento dei rischi su crediti dedotti nei precedenti esercizi.

(Cassazione Civile, 3 aprile 2019, n. 9237)


Collegio sindacale e reato di bancarotta

La responsabilità, a titolo di concorso nel reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale, del presidente e dei componenti del collegio sindacale non può fondarsi sulla sola posizione di garanzia, come ricavabile dall'insieme delle norme civilistiche, e discendere, tout court, dal mancato esercizio dei doveri di controllo, ma postula l'esistenza di puntuali elementi sintomatici, dotati del necessario spessore indiziario, dimostrativi di un'omissione dei poteri di controllo e di vigilanza espressiva di una volontaria partecipazione alle condotte distrattive degli amministratori, pur nella forma del dolo eventuale, vale a dire per la consapevole accettazione del rischio che l'omesso controllo avrebbe potuto consentire la commissione di illiceità da parte degli amministratori.

(Cassazione Penale, 19 marzo 2019, n. 12186)


Durata della società, aspettativa di vita del socio e diritto di recesso

L’art. 2473, comma 2, c.c., che consente il recesso ad nutum del socio nell'ipotesi di s.r.l. contratta a tempo indeterminato deve ritenersi applicabile anche all'ipotesi in cui la durata statutaria della società, pur essendo determinata, sia assimilabile a una durata a tempo indeterminato, in quanto così lontana nel tempo da oltrepassare la ragionevole data di compimento del progetto imprenditoriale, mentre non assume rilevanza l’aspettativa di vita, o la durata media di vita, del socio stesso: non può ritenersi legittimo il recesso esercitato da un socio se la durata della società superi la sua aspettativa di vita.

(Cassazione Civile, ordinanza 29 marzo 2019, n. 8962)


Azione di responsabilità contro gli amministratori

Il socio può agire come sostituto processuale in nome proprio ma nell’interesse della società, la quale è e rimane titolare del diritto al risarcimento del danno sofferto a causa della mala gestio del proprio amministratore ed è pienamente legittimata ad agire per il relativo risarcimento.

(Tribunale di Catanzaro, 4 dicembre 2018)


Sul potere collegiale di impugnare le delibere dei soci

In caso di Consiglio di Amministrazione di S.p.A., l’attribuzione della facoltà di impugnativa della deliberazione assunta dai soci avviene non in favore dei singoli componenti, ma dell’organo amministrativo nel suo complesso, trattandosi di un potere collegiale e non individuale dei singoli componenti dell’organo attribuito all'organo nel suo complesso.

(Tribunale di Roma, Sez. Specializzata, 13 aprile 2018)