Illegittimo l’obbligo imposto ai distributori di esporre i cartelloni con il prezzo medio del carburante

L'obbligo di esporre cartelli con il prezzo medio del carburante su base regionale, sia settimanalmente che quotidianamente è un onere di pubblicizzazione obiettivamente sproporzionato rispetto al fine perseguito e gravemente ingiusto a danno di operatori che agiscono in regime di libera concorrenza e che già sono sottoposti ad un dovere di informativa completa presso il punto vendita che non dà alcun concreto vantaggio né informazione utile all'homo oeconomicus.

(Consiglio di Stato, 23 febbraio 2024, n. 1806)


Sui diritti spettanti all’acquirente di bene gravato da oneri o da diritti reali o personali non apparenti

Se la cosa venduta è gravata da oneri o da diritti reali o personali non apparenti che ne diminuiscono il libero godimento e non sono stati dichiarati nel contratto, l’acquirente ha diritto oltre alla risoluzione del contratto o alla riduzione del prezzo, secondo quanto stabilito dall’art. 1480 Cod. Civ., anche al risarcimento del danno, fondato sulle norme generali di cui agli artt. 1218 e 1223 Cod. Civ..

(Cassazione Civile, ordinanza, 17 dicembre 2022, n. 37020)


Accesso anticipato all’immobile e garanzia per i vizi non occulti

E’ legittimo il recesso esercitato dai promittenti venditori dal contratto preliminare di compravendita dell’immobile con conseguente diritto a trattenere la caparra confirmatoria già versata dai promissari acquirenti atteso che il rifiuto alla stipula, motivato dalla scoperta di gravi vizi dell’immobile sottaciuti dai promissari venditori veniva smentito dalla circostanza che il promissario acquirente avesse avuto accesso all’immobile promesso in vendita prima della conclusione del preliminare, sicché avendo i vizi lamentati natura immediatamente percepibile, gli stessi non potevano essere occultati dai promissari venditori, con conseguente inapplicabilità della garanzia ex art. 1490 cod. Civ..

(Cassazione Civile, ordinanza, 7 luglio 2022, n. 21582)


Chanel può opporsi all’e-commerce non autorizzato se non in linea con il suo prestigio

Le modalità di vendita, anche attraverso i canali online, di prodotti di lusso da parte di un rivenditore estraneo alla rete di distribuzione selettiva, se non conformi agli standard qualitativi previsti da tale sistema, e dunque lesive del prestigio e dell’immagine dei prodotti di lusso e del relativo marchio, impediscono la normale operatività del principio dell’esaurimento del marchio di cui all’art. 5 c.p.i., riconoscendo pertanto al titolare del marchio il diritto di opporsi a tali vendite.

(Tribunale di Milano, Sez. Impresa, ordinanza, 11 maggio 2021, n. 3755)


Sulla nozione di prodotto difettoso

Deve escludersi che un telefono di colore diverso, consegnato in sostituzione di quello non funzionante, della medesima marca e modello, possa essere qualificato come prodotto difettoso, in quanto idoneo all'uso al quale era destinato, né privo delle qualità promesse ai sensi dell'art. 1497 c.c..

(Cassazione Civile, ordinanza, 24 maggio 2021, n. 14106)


Sulla responsabilità dell’allevatore per la vendita dell’animale malato

L’allevatore del cane non è tenuto né a restituire i soldi per gli interventi né a risarcire il danno al compratore del cucciolo, qualora la malattia risulti congenita ma non ancora diagnosticata al momento della vendita. L’allevatore è però tenuto a restituire parte del prezzo ricevuto.

(Cassazione Civile, ordinanza 16 marzo 2021, n. 7285)


Vendita di un appartamento: quando sorge l'obbligo di contribuzione delle spese per la manutenzione straordinaria dell’edificio condominiale?

Nei rapporti tra alienante e acquirente di una unità immobiliare, deve farsi riferimento non al momento della concreta attuazione dell'attività di manutenzione, quanto alla data di approvazione della delibera assembleare che ha disposto l’esecuzione dell'intervento di riparazione straordinaria, avendo la stessa delibera valore costitutivo della relativa obbligazione.

(Cassazione Civile, 10 settembre 2020, n. 18793)


Per i fabbricati in corso di costruzione si trascrivono i dati catastali del terreno

In tema di trascrizione, anche la vendita di cosa futura, ove abbia per oggetto beni immobili, è soggetta, per opporne gli effetti ai terzi, a trascrizione, che grava inizialmente sul terreno e, in virtù del principio dell'elasticità del dominio, potenzialmente sulla costruzione, non rilevando in contrario che la proprietà del bene oggetto del contratto si trasferisca all'acquirente non alla data dell'accordo, bensì nel momento in cui il bene medesimo sia venuto ad esistenza.

(Cassazione Civile, ordinanza 23 luglio 2019, n. 19824)


L’azione ex art. 1669 Cod. Civ. può essere esperita anche nei confronti del venditore

L’azione ex art. 1669 c.c. può essere esercitata anche dall'acquirente nei confronti del venditore che risulti aver impartito direttamente o tramite il direttore dei lavori dallo stesso nominato indicazioni specifiche all'appaltatore ed esecutore delle opere, gravando sul venditore l’onere della prova di non avere esercitato alcun potere di direttiva o di controllo sull'impresa appaltatrice, in tal modo superando la presunzione di addebitabilità dell’evento dannoso.

(Tribunale di Modena, 7 marzo 2018)


Responsabilità del Direttore Lavori

In materia di appalto, l’eventuale responsabilità del direttore dei lavori ha presupposti, contenuto e natura giuridica del tutto diversi da quelli previsti dall'art. 1490 c.c., fondandosi sulla violazione di specifici obblighi di vigilanza, secondo il parametro della diligentia quam in concreto.

(Cassazione Civile, 17 maggio 2018, n. 12116)