Non è lesione della privacy la videosorveglianza per tutelarsi dagli atti vandalici
Il vicino di casa che lamenta come la videosorveglianza violi il proprio diritto alla privacy deve fornire prove idonee a dimostrare tale violazione al fine del bilanciamento con le esigenze di installazione dell’impianto (fattispecie relativa all’installazione di una telecamera di videosorveglianza all’esterno dell’abitazione della convenuta al fine di disincentivare i ripetuti danneggiamenti che l’automobile della stessa aveva subito ad opera di vandali, individuati grazie alle registrazioni. A tale installazione si era però opposta parte attorea, lamentando come la medesima interferisse con la propria vita privata, registrando i movimenti della sua porta di ingresso ed essendo altresì puntata verso una sua finestra).
(Cassazione Civile, 15 settembre 2022, n. 27223)